Il clima politico è pervaso da una serie infinite di chiacchiere (cui contribuisco anch’io con questo blog e questo post). Siamo “tutti contro tutti”. A sinistra come nel Centro Destra. Ormai abbiamo appurato che aspirare ad un bipartitismo è una corbelleria, infatti il referendum è sostenuto da personaggi appartenenti alla marginalità politica come Mario Segni. Nessuno rinuncia alla propria bandiera, come alla propria rendita di posizione. Solo il Presidente Berlusconi ha tentato un colpo d’ala con il Partito del Popolo della Libertà, tentativo che ritengo vada sostenuto, nonostante le resistenze che esistono anche nella sua cerchia, come ultima speranza di risveglio della coscienza nazionale. Almeno ha messo in luce l’estrema fragilità caratteriale di Gianfranco Fini che prima si lascia andare a reazioni umorali, poi rilascia una intervista nella quale si propone di riaprire con il Presidente Berlusconi quel dialogo che lo stesso Fini ha interrotto con la sua fuga in avanti, stoppata dall’iniziativa di Piazza San Babila. E’ triste affermarlo, ma la “pancia” di questa nazione è meglio rappresentata dalle dichiarazioni estreme dei Caruso (da un lato) e dei Bettio (sul versante opposto) anche se, almeno, quest’ultimo si scusa. Ogni giorno ha la sua lunga fila di dichiarazioni, risposte, precisazioni. Ogni rappresentante eletto si sente in dovere di far conoscere la sua opinione … esattamente come ogni blogger, incluso chi scrive. Ma sono solo parole. I fatti li fanno i finanzieri d’assalto. Dopo cinque anni in cui erano evidentemente tenuti a freno, da un anno e mezzo si sono realizzate tre grandi fusioni bancarie, è stata acquisita da una di queste banche la Telecom ed a buon punto anche l’Alitalia. In compenso i treni continuano ad arrivare in ritardo, l’inflazione cresce come la benzina, il gasolio e i tassi dei mutui. Gli ecoambientalisti continuano a raccontarci i film catastrofici di sempre, ipotizzando scenari da fine del mondo che non arriva mai (e magari sarebbe salutare pure un trauma ambientale). Gli islamici continuano ad arrivare indisturbati in Italia e l’Iran si fa beffe degli allarmi sul suo programma nucleare riuscendo, chissà come, anche ad ingannare la CIA. Già, non c’è più neppure la CIA dei miei venti anni … Sento palpabile la voglia di agire e mi piacerebbe essere un tassista romano che, con l’azione, ha obbligato alla resa Veltroni. Dovremmo tutti imparare dai tassisti romani, perché di troppe chiacchiere muore una democrazia ma, soprattutto, muore una nazione. Non si può discutere all’infinito, trattare, blaterare, senza un “gong” che ponga fine all’inutile pecoreccio e obblighi a passare all’azione. Il Presidente Berlusconi non resti insensibile al grido di dolore che da tante parti d’Italia si leva verso di lui. Le chiacchiere stanno a zero, è ora di agire...Saluti azzurri
http://it.youtube.com/watch?v=Cm_zJZZ-x5g
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