Popolo della Libertà - Lodi
lunedì, dicembre 12, 2011
Tasse, tasse e ancora tasse...grazie Prof. Monti
Popolo della Libertà - Lodi
mercoledì, novembre 30, 2011
Povera Italia!!!
Quando si sente dire che questo è il governo del Presidente, molti fatti confortano l’affermazione. Certo è che al rientro da una missione all’estero, Monti aggiorna Napolitano senza riferire in Parlamento. Altro passo negativo è stata la riunione “carbonara” con Pdl, Pd e Udc senza convocare tutti gli altri partiti.
Il duo "Merkozy" adesso sta pensando di rivedere i trattati e di dividere l’Europa mettendo l’Italia in serie B. Per questo ci troveremo sotto l’albero di natale un bel regalo: tasse tasse tasse.
Povera Europa dei Popoli!! La moneta non funziona e la crisi dello spread è nelle mani del Rag. Filini, il miope collega di Fantozzi...
venerdì, novembre 25, 2011
Dopo l'assoluzione di un mese fa dal processo "Mediatrade", Berlusconi ancora prosciolto per "Alitalia"
A chi giova spendere così inutilmente risorse umane e finanziarie per il nulla, laddove ci sono in giro assassini e delinquenti che non si è riusciti a tenere dentro per decorrenza dei limiti di detenzione preventiva? Con “mafiosi innocenti” cui si è dovuto sospendere la pena (strage Borsellino) perchè estranei ai fatti e quelli che dei fatti son responsabili non si ha la più pallida idea di chi siano? Vabbé, lasciamo perdere con le domande retoriche.
Saluti azzurri
Giuseppe Sagliocco
www.giuseppesagliocco.blogspot.com
martedì, novembre 22, 2011
Crisi: ma i giornalisti hanno capito quello che sta succedendo?
Resto sconcertato nel vedere i giornalisti italiani, di certi giornali in particolare, legati ad ambienti che si rivedono in posizioni di sinistra; giornalisti italiani schierati, così come il più grande quotidiano italiano, a godere delle disgrazie dell’Italia in un’ottica in cui tutto fa brodo come per esempio l’aver visto cadere il governo grazie alle dimissioni date dal Presidente Berlusconi.
Egli infatti si è dimesso, non essendo tenuto a farlo, per un segno di discontinuità e con un atto di responsabilità che è stato evidente agli occhi di chi abbia un minimo di onestà intellettuale…Il Presidente Berlusconi e quindi il suo governo non sono mai caduti ma si sono dimessi che è diverso. Sottolineo inoltre come Berlusconi si sia dimesso pur non essendo mai stato sfiduciato in Parlamento, e pur avendo una solida maggioranza al Senato…tutto il resto è demagogia, i fatti sono questi.
Dimissioni quindi, che hanno portato alla sua “sostituzione” con il Prof. Monti, autorevole figura di tecnico voluto fortissimamente da Napolitano e che dovrebbe fare adesso, con il tramite di un nuovo governo esclusivamente composto da tecnici il cosiddetto ”lavoro sporco” per cercare di portarci fuori dalle secche di questa crisi globale, mondiale ed europea non certo italiana e non certo dovuta a Berlusconi o al governo di centrodestra.
E secondo voi questi novelli “scienziati” fino ad ora da tutti dimenticati e che qualcuno non a torto giudica essere parte dei cosiddetti “poteri forti” in Italia, improvvisamente dovrebbe fare ciò che la politica, i politici non sono stati in grado di fare? Bah…Ma i giornalisti italiani (ed alcuni politici) sono consapevoli di quello che sta succedendo? Dove vogliono arrivare i giornalisti italiani? La cosa importante era per loro unicamente poter dimostrare che Berlusconi non è stato capace di gestire la crisi? E adesso Monti, frettolosamente investito della onorificenza di senatore a vita dal solito Napolitano, dovrebbe fare miracoli?
Meglio dire che farà un mazzo tanto a tutti gli italiani, sarebbe più onesto e corretto! Ma si sa…basta che non sia Berlusconi………………….Se affonda l’Italia non ci sarà tempo per salire sui campanili e gridare a tutti che Berlusconi è stato «sconfitto».Se affonda l’Italia, affondiamo tutti noi, giornalisti compresi. Basta quindi con la solita cantilena... o credete forse che Casini, Bersani, Di Pietro, abbiano la bacchetta magica? Non ce l’hanno loro e non ce l’ha il neo senatore a vita Monti, nuovo capo del governo espressione chiara e diretta del Presidente della Repubblica Napolitano e non espressione della democrazia e del popolo sovrano...
Di positivo registro finalmente che sono cessati, per il momento, gli attacchi tanto faziosi quanto continui al precedente governo; la fiducia a Monti sarà anche illimitata e scelta da tutti o quasi, ma essa deve essere sicuramente “a tempo”, per far si che questo nuovo governo possa non appena il programma che la Ue ci ha richiesto di portare a termine sarà portato a compimento, andare a casa e lasciare spazio alla democrazia e alla Costituzione che prevedono scioglimento delle Camere e indizione di nuove elezioni, sì da lasciare finalmente e nuovamente la parola al popolo sovrano.Possibile che l’accanimento politico abbia preso il sopravvento anche sulla ragione?
Saluti azzurri
giovedì, novembre 17, 2011
Se a sinistra dicono che il governo non ha fatto nulla...
Ecco l’elenco dei principali provvedimenti del IV Governo Berlusconi (8 maggio 2008-12 novembre 2011).
SOSTEGNO AL REDDITO: Per sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti, dal primo luglio 2008 è partita la detassazione degli straordinari e dei premi di produttività. Un altro provvedimento concreto, il cui fine è quello di rendere meno leggera la busta paga di operai ed impiegati, per ridare potere d’acquisto a milioni di lavoratori dipendenti.
LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE: Da lunedì 9 febbraio 2009 i Comuni, attraverso un canale telematico, hanno accesso – in modalità protetta e tracciata – ai dati dell’anagrafe tributaria che riguardano i contratti di somministrazione di luce, gas e acqua, quelli di locazione, i bonifici bancari e postali per ristrutturazioni edilizie e le informazioni sulle denunce di successione di immobili. L’attività anti evasione fiscale dei comuni è incentivata e premiata con il riconoscimento di una congrua percentuale sui tributi recuperati. A queste misure, va aggiunta la realizzazione del federalismo fiscale che, con il coinvolgimento sempre più stretto degli enti locali, renderà ancora più complicato evadere
LOTTA ALL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA: Le nuove norme contenute nel “Pacchetto sicurezza” (legge 94/2009) ampliano i casi di espulsione degli immigrati clandestini e prevedono l’espulsione anche per i cittadini comunitari, attraverso la misura dell’allontanamento di chi non ha reddito o di chi delinque. Il limite della pena per applicare l’espulsione è stato ridotto a due anni (prima era di dieci).
EMERGENZA RIFIUTI: Il 21 maggio 2008, nella prima riunione operativa del Consiglio dei Ministri (tenutasi a Napoli come da impegno preso in campagna elettorale), attraverso il decreto legge 90/2008 il governo ha stabilito una serie di interventi che in soli 58 giorni hanno messo fine all’emergenza rifiuti in Campania. Erano ben 551 i Comuni della Campania interessati dall’emergenza. Questi centri producono circa 7.200 tonnellate di rifiuti al giorno: l’uscita dall’emergenza ha permesso di raccogliere e avviare a smaltimento la produzione quotidiana di immondizia insieme con le migliaia di tonnellate accumulatesi nei mesi precedenti.
RINEGOZIAZIONE MUTUI: Chi può accedere alla rinegoziazione? Tutti coloro che hanno acceso un mutuo a tasso variabile per acquisto, costruzione e ristrutturazione dell’abitazione principale. Le banche sono libere di aderire o meno alla Convenzione ma, se aderiscono, sono obbligate a rinegoziare qualora il cliente lo chieda. Nell’accordo tra Abi ed esecutivo rientra anche la istituzione di un Osservatorio sulla trasparenza dei mutui cui parteciperanno rappresentanti del Ministero dell’Economia, delle banche e dei consumatori. Costi portabilità azzerati.
STALKING: Introdotto nel codice penale il reato di «atti persecutori», il cosiddetto stalking che riguarda le molestie insistenti, che scatta quando c’è una ripetitività di azioni contro una persona. Per chi compie molestie insistenti, con l’inserimento del reato di stalking nel codice penale e il patrocinio gratuito per le vittime di stupri.
ALITALIA: Il 13 gennaio 2009, CAI, la nuova compagnia di bandiera, ha ufficialmente aperto i battenti, completando un lungo e faticoso percorso di molti mesi, nei quali la “cordata italiana” ha saputo superare molti ostacoli e raggiungere l’obiettivo di mantenere all’Italia una compagnia di bandiera. I possessori di azioni Alitalia sono stati indennizzati con le risorse provenienti dai “conti dormienti”. La legge sul salvataggio Alitalia (legge 111/2008) è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale il 23 giugno 2008.
lunedì, novembre 14, 2011
Monti: "Lacrime e sangue"...ma poi si vada presto al voto!!
Mi chiedo, ma abbiamo dato forse noi il nostro voto a Mario Monti ? NO, mi rispondo, la maggioranza di noi ad Aprile del 2008 ha votato per una coalizione che aveva in lista come presidente del consiglio, Silvio Berlusconi .
Da parte dei soliti noti si racconta una storiella: che l’Italia si trova finanziariamente alla deriva; in estate Buttiglione disse che l’Italia è “tecnicamente fallita” per colpa di Berlusconi e del suo Governo; qualche giorno fa la Mercegaglia diceva che siamo sull’orlo del baratro. Sarà proprio così?
Io non credo che Berlusconi sia il problema: dalla notizia delle voci di dimissioni il mercato azionario ha perso, in due giorni il 5,5% e lo spread BTP/Bund è arrivato ad oltre 500 punti. Poi si è abbassato sotto i 500, ma nel frattempo a livello politico nulla è cambiato. La Mercegaglia aveva detto che Monti è l’uomo giusto. Giusto per cosa?
Per avere chiaro ciò di cui si parla chiarisco i significati di tre parole:
Debito pubblico: è l’ammontare di quanto lo Stato deve ai suoi creditori e consiste per circa l’80% in titoli di Stato (BOT, BTP, CCT etc) ed il restante in altro. Al momento somma circa 1900 mld.
Deficit pubblico, è invece l’ammontare della spesa pubblica non coperto da entrate e ad oggi per l’Italia è del 3,6% circa ed in Europa solo la Germania ne ha uno migliore.
Spread: differenziale di rendimento a parità di durata.
Bene. C'era ieri chi sosteneva che fosse opportuno comprare e che la borsa italiana sarebbe schizzata in avanti. C'era anche chi sosteneva che fosse giunto il momento di aiutare l'Italia comprando titoli pubblici.
Oggi si, ieri no!
Di stupidi nel nostro Paese ce ne sono in quantità, come in quantità ci sono individui pronti ad affossare la nostra economia solo per pregiudizio ideologico e per odio politico.
Non c 'è bisogno di chiamarsi Bersani o Franceschini, nè Fini e Casini per essere avvoltoi.
Chi si aspettava un balzo della borsa, e per i BTP a 10 anni un deciso calo dello spread coi bund tedeschi, dopo l'affidamento dell'incarico a Monti, dovrà ricredersi.
La Borsa ha aperto bene, come le altre piazze in Europa, ma sta ripiegando sul neutro, in attesa che i mercati ci capiscano qualcosa di più. Senza fatti nuovi nelle economie europee, i mercati restano in attesa delle indicazioni di apertura di Wall Street.
Come accade di solito!
Ma vorrei discutere partendo da una leggenda: il debito pubblico è una colpa di Berlusconi.
Un qualsiasi soggetto che abbia un minimo di conoscenza della storia politica italiana e un minimo di correttezza e onestà intellettuale, comprende benissimo quando è stato creato e chi ha creato il debito pubblico; molti dei personaggi che oggi strepitano erano presenti in Parlamento quando si stava formando ma non risultano loro voti contrari all’aumento della spesa pubblica; quando nel ’94 Berlusconi divenne Presidente del Consiglio la frittata era stata fatta, mangiata e digerita.
Ora, però c’è stato il piano di risanamento, che è stato giudicato valido dall’Europa, anzi pare propri che lo abbia quasi dettato; allora, perché proprio ora sta succedendo tutto questo?
Nuove e antiche tasse con Monti? Fa nulla è per il bene del Paese. Ma come non era diventato il governo delle tasse quello appena defunto? Eh no. Quelli erano balzelli volgari e berlusconiani, questi sono nobili sacrifici per il riscatto della nazione…Misteri di quell’Italia un po’ cialtrona per la quale il concetto di bene comune ha un significato a dir poco fazioso. Si faccia brevemente quanto possibile da parte del neogoverno Monti, sperando di limitare le lacrime e sangue che ci attendono, ma poi si torni a dare, a stretto giro, voce al Popolo con indizione di elezioni democratiche.
Giuseppe Sagliocco
http://www.giuseppesagliocco.blogspot.com
mercoledì, novembre 09, 2011
Da Cesare in poi.... La Storia si ripete!!
domenica, novembre 06, 2011
Licenziamenti: I "resistenti" e la cultura ottocentesca.
La polemica sui “licenziamenti facili” è figlia di una cultura ottocentesca che ignora i cambiamenti del mercato mondiale ed è oltraggiosa per l’intelligenza degli italiani: già ora nelle aziende con meno di 15 dipendenti, dove lavora circa la metà degli occupati, non vige la giusta causa. Purtroppo oggi, ma già da qualche anno come sappiamo, si va dipanando una campagna fatta di ipocrisie e falsità, che tende a rovesciare come un guanto il senso delle cose...
E se ora il governo si propone di intervenire sui contratti di lavoro, seguendo la strada indicata dal disegno di legge presentato dal senatore dell’opposizione Pietro Ichino, è solo per aumentare la competitività del Paese, aprire nuovi spazi occupazionali per le donne e per i giovani, e garantire a chi perde il lavoro l’aiuto della cassa integrazione per trovare una nuova occupazione.
Il problema è di ridurre le cattive abitudini, scongiurare un’estensione abnorme del lavoro precario, offrire un futuro qualificato ai giovani e alle donne rimuovendo solo e soltanto le rigidità improprie che impediscono l’allargamento della base occupazionale e produttiva, per avvicinarci agli obiettivi del Trattato di Lisbona sulla partecipazione al mercato del lavoro, purtroppo ancora lontani.
Il lavoro è cambiato. Sono cambiati i bisogni e le aspettative sociali. Il lavoro socialmente tutelato ha le sue ragioni, ma gli investimenti in ricerca e in sviluppo, il rischio d’impresa e il ruolo delle politiche pubbliche si misurano con la capacità di competere produttivamente in una dimensione infinitamente più grande e varia che nel passato, di rendere il lavoro un’utilità sociale di cui andare orgogliosi, una scala da salire per vedere meglio l’orizzonte, non un buco in cui ripararsi.
Abbiamo un orizzonte stretto e ravvicinato per varare alcuni provvedimenti in favore del lavoro e dello sviluppo, capaci di rimettere in moto la produzione di ricchezza nel manifatturiero e nei servizi, in particolare capace di restituire orgoglio e fiducia al Mezzogiorno italiano, e diciotto mesi di serio e responsabile lavoro prima del compimento della legislatura.
Rimettere in moto la macchina demagogica del catastrofismo e del pessimismo può essere l’istinto politicista di pochi, ma non deve essere la pratica dei molti, nella maggioranza e perfino nell’opposizione, che si rendono conto della necessità di crescere. Possiamo farcela...io ci credo!!
Saluti azzurri
mercoledì, novembre 02, 2011
Dall'Ue giudizio positivo sulla lettera di intenti. Tremonti si è defilato
Dopo il grande successo riscosso dal Premier in Europa, sfido qualsiasi Istituzione , sindacato o partito, compresa la Lega, a criticare le misure necessarie sui licenziamenti facili e l'esigenza di innalzare l'età pensionabile a 67 anni, perché sono le stesse misure che ci ha "ordinato" l' Europa.
Sono impegni precisi, importanti per il presente e per il futuro del nostro Paese. Tutti dovrebbero fare il tifo perché vengano realizzati ma anche stavolta sembra che l'ostilità contro il proponente, vale a dire Berlusconi, prevalga sul contenuto della proposta.
Pertanto i partiti e le caste che intendono combattere il Governo Berlusconi su questa serie di provvedimenti "combatterebbero" contro le massime Istituzioni Europee! E l' Europa difenderà il nostro Governo a spada tratta! I sindacati dovranno abbassare un pò la coda, altrimenti il Governo sarà costretto non solo a modificare l'art. 18 ma a modificare costituzionalmente la disciplina sul diritto di sciopero. Un diritto spesso abusato, perché solo in Italia, così come il sistema giudiziario, il diritto a scioperare è usato come un vero e proprio strumento politico-ideologico e anche, diciamola tutta, per non fare un bel nulla. L’Italia ha regole troppo rigide sui licenziamenti.
venerdì, ottobre 28, 2011
Pdl, rifondare il partito guardando al mondo cattolico
Stiamo portando avanti l’idea di un partito che dia spazio e sostegno ai giovani. Ma i giovani hanno bisogno anche di valori che scaldino i cuori. E non possono essere il relativismo etico o peggio il nichilismo. Le nuove generazioni hanno bisogno di avere una visione della società, capire dove si sta andando, cosa si sta costruendo. Ecco allora l’importanza dei cattolici nel Pdl a dare linfa e sostanza alla politica del fare. Guardiamo al futuro nel solco della migliore tradizione, quella di Don Sturzo e De Gasperi.
Giuseppe Sagliocco Pdl - Lodi
lunedì, ottobre 24, 2011
Bisogna sconfiggere la strategia della paralisi
martedì, ottobre 11, 2011
Questo è il momento di difendere Berlusconi
Tutti gli elettori del Pdl adesso devono trovare l’orgoglio ed il coraggio di non abbandonare al suo destino chi ha dato molto della sua vita per il bene dell’Italia. E’ un vigliacco traditore chi pensa di abbandonarlo per salire sul carro del nuovo vincitore. Ci ha dato, tra le altre cose in tutti questi anni, il bipolarismo e con esso una nuova trasparenza nelle scelte dei cittadini.
Il suo sogno resta di fare del Pdl un partito simile al Ppe (Partito Popolare Europeo), guidato dal suo delfino Angelino Alfano. L’Italia intera gli deve riconoscenza per avere evitato la catastrofe con la sua discesa in campo nel 1994. Per questo le “lobby” ed i “poteri forti occulti” gli si sono schierati ferocemente contro boicottando con ogni mezzo il “rinnovamento” dell’Italia. Questa avventura politica gli e’ costata carissima anche in termini di soldi: circa un miliardo di euro pagati ai suoi avvocati per difendersi dai numerosi “forsennati assalti” della magistratura e per quanto pagato “ingiustamente” a Carlo De Benedetti. E’ stato persino spiato dal buco della serratura della sua camera da letto da guardoni che poi hanno fatto scempio della sua vita privata.
Giuseppe Sagliocco
Componente direttivo cittadino P.D.L.
Popolo della Libertà - Lodi
giuseppe.sagliocco@gmail.com
giovedì, ottobre 06, 2011
Referendum sulla legge elettorale? Una truffa!!
Il referendum sulla legge elettorale è una truffa perché viene venduto per ciò che non è.
Dalle urne deve uscire una maggioranza vera, in grado di governare. Allora serve il premio di maggioranza su base nazionale, alla Camera come al Senato. La coalizione che prende un voto in più a livello nazionale ha i numeri per governare (per esempio ottiene il 55% dei seggi). Per ora resta l’indicazione del premier, ma in prospettiva si dovrebbe arrivare all’elezione diretta del capo del governo, portando a coerenza il sistema elettorale inaugurato dai sindaci.
I cittadini scelgono i loro rappresentanti, magari tornando all’uninominale, ma devono poter votare persone abbinate a partiti e non partiti e basta. Anzi per migliorare la rappresentanza, sarebbe auspicabile prevedere il diritto di tribuna, ovvero una piccola quota del Parlamento (esempio, il 5 per cento) suddiviso tra piccoli e irriducibili partiti minori. Garantito il premio di maggioranza, non c’è da temere se ci saranno tre quattro partiti, con una minima soglia, fuori dal bipolarismo.
E poi sfiducia costruttiva, ovvero puoi sfiduciare un governo solo se hai un’alternativa di maggioranza in Parlamento. Dunque si resta nel maggioritario e in un sistema bipolare, non bipartitico. Ma la priorità da tutelare è avere governi stabili e duraturi, non il bipolarismo, che semmai è una conseguenza.
Va infine approvata in via definitiva una legge che dimezzi o perlomeno tagli drasticamente il numero dei parlamentari. Il progetto finale è di eliminare il doppione bicamerale; intanto però tagliare i costi, i peones e le relative pesantezze della casta. Per poi procedere allo stesso modo in tutto il paese, a livello locale.
Queste proposte, che accolgono anche proposte di legge delle opposizioni, andrebbero portate presto in Parlamento dal partito di maggioranza relativa, il Pdl, e aperte al voto di tutti. Certo, spaccano le coalizioni, avranno l’ostilità di proporzionalisti, doppioturnisti, malpancisti di ogni risma. Ma è l’unica via per sbloccare il sistema e lanciare un messaggio forte al paese.
Saluti azzurri
lunedì, ottobre 03, 2011
Si parla di...referendum e legge elettorale
Siamo infatti perche' venga salvaguardato il piu' grande risultato della Seconda Repubblica, quello della democrazia trasparente, con i cittadini che sanno chi sara' il premier quando votano una determinata coalizione.
Anche il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo nel dibattito sulla riforma elettorale ha, in merito alla proposta della Lega di tornare all'uninominale del Mattarellum, ha evidenziato come: ''Il collegio uninominale non fa scegliere perche' hai un solo candidato per quel partito: o mangio quella minestra o mi butto dalla finestra. La sua proposta e' semplice: introduciamo le preferenze e l'attuale sistema da porcellum diventa 'perfettellum'. C'e' gia' il premio di maggioranza e la scelta del premier. Ed evitiamo il referendum….
Grazie
COMPONENTE DIRETTIVO CITTADINO P.D.L.
POPOLO DELLA LIBERTA’ – LODI
giuseppe.sagliocco@gmail.com
martedì, settembre 27, 2011
La vera origine del debito pubblico italiano.
Quindi il primo passo verso la normalità sarebbe restaurare l’art. 81 della Costituzione.
In base a questa sentenza, il rapporto Debito Pubblico/Pil è passato in 20 anni dal 54% al 121,8% ed esattamente ciò è accaduto dal 1976 al 1994.
Quelli che parteciparono al saccheggio delle finanze pubbliche furono una decina, di cui cinque ancora in vita e cioè parliamo dei vari Andreotti, Cossiga, Forlani, Spadolini, Fanfani, Craxi, Gava, De Mita, Amato e Ciampi.
Per la verità, Forlani e Gava non ebbero il tempo materiale di avviare una politica economica. Tra quelli che fecero crescere di più il debito pubblico troviamo Andreotti e Craxi con il 23,6% in più, seguiti da Amato (+ 10,4%), Fanfani (+9%), Ciampi (+6,2).
Espansione della spesa pubblica e recessione economica, scala mobile, aumenti contrattuali e spese enormi per le aziende di stato (Iri, Eni, Enel, Efim) furono le cause politico-economiche del deficit finanziato in parte con il ricorso al debito pubblico tramite Bot, Btp, Cct che furono “inventati” proprio alla fine degli anni 70.
Svalutando la lira per favorire l’export si ebbe una inflazione a doppia cifra, mal vista dalla Comunità Economica Europea e dal Fondo Monetario Internazionale. La spesa non servì a finanziare la crescita economica frenata pure da tassi di assenteismo nelle fabbriche straordinario (Fiat circa al 10%!!).
La limitazione dei punti di contingenza, fatta dal governo Craxi limitò solo in parte la caduta.
Il colpo finale lo diede la riforma delle pensioni del 1989 che previde che lo Stato dovesse finanziare la previdenza.
Quindi, il debito pubblico attuale è quasi tutto una eredità di quel ventennio. Grazie, cari politici della Prima Repubblica….
P.S. Meditate, cornacchie del malaugurio sinistre, poichè per una volta non potrete addebitare "qualsiasi cosa" come usate fare, al Presidente del Consiglio in carica. O si?
Saluti azzurri
giovedì, settembre 22, 2011
Italia e mondo, Italy and World, Italia y Mundo: ITALIANI NEL MONDO, FINALMENTE E' NATO UN GRUPPO A...
giovedì, settembre 15, 2011
Manovra finanziaria 2011: verità e strumentalizzazioni
Componente direttivo cittadino
Popolo della Libertà – Lodi
giuseppe.sagliocco@gmail.com
mercoledì, settembre 07, 2011
Sciopero del 6 Settembre: Flop della CGIL
Scherzi a parte...Il flop non è stata la partecipazione allo sciopero, ma la scelta di seguire questa garibaldina del nuovo millennio che ha perso il traghetto Genova-Marsala più di centocinquan'anni fa!
Saluti azzurri
domenica, agosto 28, 2011
Anche Casini sostiene “gli obiettivi nobili della sinistra”?
Rispondo a una incauta lettrice che dimostra di avere le idee confuse quanto il suo capo Casini, e si mette a sostenere come fa Casini “gli obiettivi nobili della sinistra”:
occorre premettere che prima della discesa di Berlusconi in politica, avvenuta circa 16 anni fa, furono invitati a mettersi alla testa delle residue “forze democratiche” (dc, pli, psdi, psi, pri) l'ex Dc, On.le Mario Segni sull'onda del successo del Referendum abrogativo del 1991 con il movimento dei Popolari per la Riforma, per promuovere i referendum per la modifica della legge elettorale da proporzionale in maggioritaria.
Segni abbandonò la DC, indebolita dall'inchiesta Mani Pulite, per promuovere un referendum che cambiasse la legge elettorale. Grazie all'appoggio di alcuni leader del centrosinistra italiano, tra cui Achille Occhetto, la consultazione del '93 superò il quorum e si concluse con la vittoria del sì. In breve tempo Mario Segni divenne uno dei leader politici più amati ed apprezzati dall'elettorato italiano; secondo alcuni avrebbe potuto facilmente candidarsi come Presidente del Consiglio dei ministri.
Tuttavia Segni non seppe sfruttare il momento favorevole. Dopo questa autorevole personalità entro in gioco Silvio Berlusconi, spinto anche dalla quasi totalità degli industriali.
Il Cavaliere impedì che il Partito Comunista Italiano andasse al potere e costrinse in pochi mesi alla disfatta le armate di Occhetto; l’italia aveva bisogno di un capo (Cesare) che si occupasse di politica per respingere le forze comuniste che tramite l’operazione di una parte della magistratura, stavano per impadronirsi del potere, laddove il comunismo andava scomparendo in tutto il mondo, tranne in poche realtà.
Il Presidente del Consiglio si è occupato della Polis tanto è vero che è sulla scena politica da moltissimi anni e con risultati numerici e di consenso eccezionali, seppur come è normale che sia, con modi e tempi altalenanti.
Ma perchè prima di entrare in politica non aveva avuto nessun avviso di garanzia, invece successivamente è stato subissato da richieste di procedimenti?
Probabilmente perchè aveva sparigliato le carte che dovevano portare il PCI al potere...guarda caso l’unico partito non spazzato via da una piccola ma agguerrita e faziosa parte della magistratura.
Quando mai il capo del governo si è avvicinato alla eucarestia, essendo divorziato? Chi lo dice come fa ad affermarlo con certezza? Per farlo dovrebbero venire a mancare le due ex consorti da cui è separato!
Ma qual’è la politica che tanto piace alla sua lettrice, Egregio Direttore?
Quella di Casini non si riesce a capire: parla di allearsi con Fini e Rutelli ex radicale, che sostengono l’eutanasia e la omosessualità. E proprio di questi giorni un richiamo del cardinale Ruini sulla questione...dice che non intende allearsi con Pd Idv e Sel di Vendola (ma l’autrice della lettera “Ammirazione che sconfina nell’adorazione”....lo farebbe).
Puo’ arrivare a costruire questa “terza gamba” del 12% circa in tutto, ma certo Casini si accomodi pure.
Ma poi, con questa terza gamba dove pensa di andare?
La rincorsa del potere per il potere è un male comune di Fini e Casini, come già scritto in altra occasione, ma il Casini dei “due forni” è in giunta regionale in Campania Calabria e Sicilia e da buon pavone, si pavoneggia dicendo di essere all’opposizione.
Quando si è alleato con Berlusconi è entrato al governo e in tanti enti locali, cosa che non è avvenuta in Piemonte, da alleato con la ex Bresso del Pd, o come in Veneto, venendo sconfitto sonoramente.
Troppo comodo affermare che attuare la politica dei due forni, cioè stare di qua o di la, voglia dire riconoscere ciò che c’è di bene e di male in ogni schieramento politico. L’Udc non è stata sempre all’opposizione in questi ultimi 4 anni semplicemente perchè il potere e le poltrone lo ha cercato (e trovato) un po qui, un po la...elemosinando a destra e a manca; Del resto Casini, ex allievo di Forlani, uno che per la ricerca di una politica con la sinistra assieme a Moro Zaccagnini ecc, porto’ i residui della Dc sconfitta dai giudici della sinistra, in buona parte ad allearsi con gli ex avversari di una volta, il Pci.
La Dc ha contribuito alla “ricostruzione” dell’italia, assieme a partiti come Pli, Pri Psdi e Psi ma molti dei suoi eredi secondo me, hanno tradito i padri fondatori, quali Sturzo De Gasperi ecc.
La deteriore politica dei due forni (o del tenere il piede in entrambe le scarpe) ebbe un fautore straordinario in Andreotti, che da par suo riusciva anche a spiegare, si fa per dire, quel tipo di politica, ma i due forni per Casini sono solo bassa politica o meglio non politica, al seguito della sinistra o della destra per questioni di opportunita’ (potere).
Spero di non dover tornare piu su questi argomenti, perchè non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, ne peggior cieco di chi non non vuol vedere.
giovedì, agosto 04, 2011
Lettera aperta al Segretario Alfano
Caro Segretario Alfano, noi tutti abbiamo fiducia in Lei e crediamo che non ci sarebbe potuta essere scelta più felice e condivisa nel Pdl. Il Presidente Berlusconi, assieme a Lei riscriva le regole del gioco. Lei è l’unico in grado di rilanciare in questo sistema paralizzato di coordinamenti, burocrazia e segreterie di partito. Noi moderati del centrodestra, liberali laici ma anche cattolici in più della sinistra abbiamo I VALORI....come lei ha detto benissimo nel suo discorso di insediamento. Senza il costante riferimento e approfondimento di questi valori e della loro possibile declinazione in concreta attività di governo, la politica degenera in mera gestione del potere, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Lei è l’unico che può buttare lo sguardo ed il cuore oltre l’ostacolo. Lei Segretario Alfano è l’unico in grado di ridare speranza a tanti giovani, ma anche a chi come me ha ormai superati i 40, e si impegna di più e sempre nelle piazze tra la gente, nei consigli comunali delle diverse città italiane, nelle scuole da sempre "rivolte" a sinistra e pur tra gli estremismi e gli ostacoli di ogni genere. Abbiamo bisogno che lei ci faccia amare questo PDL e Il primo passo per organizzare il PDL consiste nel dotarlo di regole che siano in grado di farne una casa accogliente, aperta a tutti.
Ci siamo dati da qui a fine legislatura l’obiettivo di approvare tre grandi riforme: istituzionale, fiscale e della giustizia, nonché il Piano per il Sud? Bene.
Queste riforme si uniscono a quelle già in essere e in via di completamento: scuola, università, federalismo fiscale, pubblica amministrazione e servizi on line, pensioni, giustizia civile, codice antimafia, codice del turismo. A questo sommario elenco vanno aggiunte tutte le misure anticrisi messe in campo per le famiglie, i lavoratori e le imprese e, fondamentale, la messa in sicurezza dei conti pubblici, senza la quale il nostro paese avrebbe rischiato il fallimento.
Di questo tutti noi del Popolo della Libertà dobbiamo essere consapevoli e orgogliosi.
Questo partito caro Segretario, così com' era non ci piaceva più; non ci piace il sistema delle tessere che ci fa fare un salto all'indietro come quando chi "comandava" nei vari partiti era quello che aveva più soldi da spendere per "fare le tessere". Di questo partito non ci piace nemmeno il criterio della selezione della classe dirigente. Non può essere che un coordinatore scelga arbitrariamente questa candidatura o quella. Passione, valori, organizzazione, governo sono le fondamenta sulle quali edificare un PDL forte, coeso, aperto e al servizio di tutti gli italiani. Valori, organizzazione e attività di governo sono le fondamenta sulle quali dobbiamo costruire e preparare la vittoria alle elezioni politiche del 2013.
Una vittoria che non vale per se stessa ma è lo strumento attraverso il quale completare le tante riforme che stiamo attuando in questi anni, gli interventi per superare compiutamente la crisi globale della quale siamo stati e siamo colpiti, superare definitivamente alcuni storici ritardi accumulati dal nostro Paese.
Grazie per quanto farà, auguri per il duro lavoro che l'attende e saluti affettuosi di vera stima.
Componente direttivo cittadino
Popolo della Libertà Lodi
giovedì, luglio 28, 2011
Urgenze e priorità per le riforme
sabato, luglio 23, 2011
Scuola ed educazione, io la penso così...
Egregio Direttore, mi conceda un pò di spazio per dire la mia su tante pretestuose lettere ed opinioni giunte in redazione e qui pubblicate, di cittadini come me, chiaramente di parte.
Come al solito anche le parole pronunciate sulla scuola pubblica sono state travisate e rovesciate da una sinistra alla ricerca, pressoché ogni giorno e su ogni questione possibile, di polemiche infondate, strumentali e pretestuose.
Desidero chiarire senza possibilità di essere frainteso, la mia posizione sulla scuola: il Governo Berlusconi ha avviato una profonda e storica riforma della scuola e dell'Università, proprio per restituire valore alla scuola pubblica e dignità a tutti gli insegnanti che svolgono un ruolo fondamentale nell'educazione dei nostri figli in cambio di stipendi ancora oggi assolutamente inadeguati.
Questo non significa non poter ricordare e denunciare l'influenza deleteria che nella scuola pubblica hanno avuto e hanno ancora oggi culture politiche, ideologie e interpretazioni della storia che non rispettano la verità e al tempo stesso espropriano la famiglia dalla funzione naturale di partecipare all'educazione dei figli. Le parole del premier, perciò non possono essere in alcun modo interpretate come un attacco alla scuola pubblica, ma al contrario come un richiamo al valore fondamentale della scuola pubblica, che presuppone libertà d'insegnamento ma anche ripudio dell'indottrinamento politico e ideologico.
Educare i figli liberamente vuol dire non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato dove ci sono degli insegnanti (in stragrande maggioranza di sinistra, come è del resto da tutti risaputo...)che vogliono inculcare dei principi che sono il contrario di quelli che i genitori magari vogliono inculcare ai loro figli educandoli nell'ambito della loro famiglia. Si tenga conto che non tutti hanno piacere che ai propri figli siano inculcati valori che, vivaddio, non sono stati dalla famiglia stessa "scelti" come valori di riferimento ma da insegnanti che fanno politica...
Cordialmente
Giuseppe Sagliocco
Popolo della Libertà - Lodi
giuseppe.sagliocco@gmail.com