Non riesco a non vedere tutte
le contraddizioni che hanno caratterizzato i primi passi del movimento guidato
da Grillo. Anche a Lodi tutto esattamente uguale, ci sarà un candidato sindaco,
il quale rappresenterà il M5S e anche qui lorsignori cercheranno di cavalcare
la tigre del malcontento, inveendo contro tutto e contro tutti gli altri
ergendosi a risolutori di tutti i problemi…come? Ma certo…..mandando tutti a
casa!
I militanti del Movimento 5 Stelle sembrano zombies,
persone a cui hanno fatto un vero e proprio lavaggio del cervello. Essi parlano
come se quanto detto da Beppe Grillo e dal suo "guru" Gianroberto
Casaleggio fosse la parola di una divinità…e non vogliono il confronto!! Che in
ogni caso non è loro consentito dal dittatore del Movimento 5 stelle, il quale
decide se, come e quando possono aprire bocca! Heil Hitler docet…
Ora
vediamo i fatti più conosciuti: si insediano i Parlamentari eletti nelle liste
del Movimento 5 Stelle; si deve decidere se e come dare un Governo stabile a
quest’Italia che ne ha tanto bisogno e cosa fa Grillo? Indice un referendum,
come, per altro, qualche attivista del movimento chiede dalla rete? No, chiude
tutti gli eletti in un albergo e cala la sua linea di condotta: niente accordi,
né con Bersani, né con nessun altro. Forse i referendum si indicono solo quando
si è certi che il loro risultato non potrà che confermare quel che pensa e
vuole il capo? Andiamo avanti.
Grillo
dice
che i Parlamentari si devono ridurre lo stipendio del 50% e che i suoi lo hanno
già fatto. Tuttavia un servizio di Ballarò dimostra che, di fatto, quel che
prendono i grillini è di poco inferiore a quel che prendono gli altri
Parlamentari, non avendo rinunciato i grillini né alla diaria, né alla somma
destinata al collaboratore, né a tante altre voci, tanto che, se ben ricordo le
cifre, 13.000 € circa è quel che prende un Parlamentare, 10.000-11.000 euro è
quel che prende un grillino. Sono questi i tagli che Grillo ha promesso alle
folle?
Grillo
tuona contro i partiti che costringono i propri eletti a votare seguendo “la
linea del partito”, ma una volta scelto
il Presidente del Senato, inveisce dal blog contro i grillini traditori che
hanno votato Grasso cadendo nel
trappolone architettato da PD e PDL (???). Chiede la testa dei traditori e
vuole che rassegnino le
dimissioni perché non hanno rispettato il contratto che avevano firmato prima
di essere messi in lista (poi, però,
come un buon padre, li perdona).
Ma come? La storia è piena di uomini e donne
che hanno commesso errori;
oppure che sono caduti in evidenti contraddizioni; oppure che hanno predicato
bene, ma razzolato male. L’intervista
di pochi giorni fa rilasciata alla Stampa dal “cittadino” siciliano Currò
che ritiene necessario un confronto con il Pd, senza escludere l’ipotesi di fiducia
rompe con la linea ufficiale del M5S, che continua a rifiutare compromessi o accordi.
Ieri Beppe Grillo lo
aveva ribadito ancora una volta con un post sul suo blog:
“Perché hai votato per noi? Per fare un governo con i partiti? Per discutere
con il pdmenoelle di programma quando quello del M5S è il suo esatto
contrario?”, aveva attaccato il “Semplice Portavoce”, invitando i delusi e chi
spera nel dialogo con i democratici a votare per gli stessi odiati partiti alla
prossima occasione.
Ma l’offensiva di
Currò, poi bersagliato da insulti su Facebook dalla
maggior parte dei militanti, contro Grillo e Casaleggio rischia di aprire nuovi
scenari. Per il nuovo “dissidente” non si parla ancora di espulsione, ma il
grande capo Grillo non avrà gradito. Mentre non mancano le voci riportate anche
da Libero, che parlano di una trentina di “cittadini” pronti a cercare accordi
con il Pd.
Un
uomo (o una donna ) che sbaglia certamente non rappresenta una minaccia per le
Istituzioni o per la vita democratica d un paese. I termini del problema
cambiano quando molti si rifiutano di vedere gli errori solo perché a compierli
è il loro leader; quando molti chiedono la forca se a cadere in contraddizioni
sono “gli altri”, ma invocano attenuanti se a peccare di incoerenza è il
capo-popolo del momento; quando molti non si indignano per il “razzolare male”
del predicatore di turno perché “comunque ha detto tante cose giuste”.
Ecco
il vero problema. Ecco quel che mi preoccupa. Ecco quel che non dobbiamo
sottovalutare. Anche a Lodi.
Giuseppe Sagliocco - Pdl Lodi
Nessun commento:
Posta un commento