venerdì, dicembre 21, 2012

Bugie e verità sullo spread: riflessioni


L’impennata dello spread ci fu quando la Deutsche Bank nel luglio 2011 vendette una quantità ingente di BTP, addirittura 7 miliardi. Tutti questi nostri titoli, immessi così sul mercato fecero diminuire la loro quotazione rispetto ai titoli tedeschi, e non poteva andare diversamente secondo le leggi dell’economia.
Ad ottobre 2011 Deutsche Bank presentò un lungo lavoro al Governo tedesco e alla Troika (Fmi, Bce e Ue), intitolato “Guadagni, concorrenza e crescita“, nel quale chiese esplicitamente che venissero privatizzati i sistemi welfare e i beni pubblici di Francia, Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda.
Praticamente un metodo per impadronirsi dei beni di questi Stati: infatti si mettono nel mirino i Paesi da invadere, poi li si mettono in crisi, aumentando artificialmente gli interessi sul debito pubblico, e infine viene indicata “la cura”, presentandola come la sola possibilità.
Questa guerra viene combattuta senza spargimento di sangue, con un facile bottino ottenuto con la complicità dei servi schiocchi e mediante l’introduzione di un cavallo di Troia: Monti per l’Italia.
Berlusconi dice il vero quando indica nella Germania il braccio armato e l’utilizzatore finale di una crisi creata ad arte per rimpiazzare i vertici istituzionali con altri più compiacenti, chiamati a liquidare il nostro patrimonio. Di fronte a questi dati, chiunque difenda ancora la Germania come esempio di virtù e di buon governo non solo dice il falso, ma va contro gli interessi del suo Paese e deve assumersene la responsabilità.
Nell’era digitale dove ogni cosa è ormai immateriale, le crisi le creano i tiranni dell’economia e della finanza. Le banche, soprattutto quelle centrali, sono una lobby che persegue unicamente il mantenimento dello status quo e congela ogni forma di progresso per il popolo: lo dice espressamente l’ex banchiere centrale belga Bernard A. Lietaer.
Bisogna cambiare. Il voto è alle porte. Votate qualcuno che dica basta a questo scempio, che dica basta a questi signori, denunciati perfino all'Aia per crimini contro l'umanità, a partire da Christine Lagarde ad Angela Merkel, da Wolfgang Schäuble a José Barroso passando per Hermann Van Rompuy, nella lunghissima denuncia di una cittadina tedesca, Sarah Luzia Hassel-Reusing, che cita anche Mario Monti come persona informata sui fatti.
Votiamo per qualcuno che abbia un'idea diversa del senso dell'economia, dei suoi obiettivi e delle sue ricadute sui cittadini. Qualcuno che non viva unicamente per spostare capitali finanziari di banca in banca, di fondo in fondo. Qualcuno che sia ancora un essere umano, possibilmente.

Il governo dei tecnici si è accucciato di fronte alle richieste dell'Ue e soprattutto della Germania. Ora si rende indispensabile un cambio totale di questa politica dei tecnici. L'Unione europea 'tedesca' e del nord, ha imposto una politica di austerità che porta solo alla recessione e anche alla depressione.

Non é solo un mio giudizio. Occorre far ripartire le imprese, riducendo le imposte che su di esse gravano, rilanciando l'apertura al credito e snellendo la burocrazia intorno alle aziende. Solo così si potrà far uscire italiani dal clima di ansia, paura preoccupazione che grava oggi sul Paese.

 

Giuseppe Sagliocco - Lodi