martedì, settembre 23, 2014

Berlusconi vuole rinnovare Forza Italia: “La mia idea è quella di mettere in campo un esercito di giovani”: L’Esercito di Silvio.




Noi c’eravamo! Lodi era presente, con l’Esercito di Silvio Lodi a Sirmione – Lago di Garda alla giornata conclusiva della Scuola di Formazione Politica organizzata da Forza Italia. In una sala stracolma è intervenuto il nostro Presidente Berlusconi, che ha ribadito la sua determinazione e il suo impegno per il rilancio di Forza Italia, chiamando a raccolta soprattutto i giovani e invitando tutti a recuperare lo spirito del '94.

Berlusconi, con la solita precisione e competenza ha sciorinato pillole di politica con la P maiuscola, passando dall’attualità alle riforme, alla giustizia agli esteri con la solita verve ed efficacia. Lodi era presente anche con una delegazione del Club Forza Silvio “Giustizia e Libertà” nelle persone della Presidentessa Mariagrazia Bazzardi e del Consigliere Stefano Geri oltre al sottoscritto vice presidente.

In sostanza, la giornata ha dimostrato che siamo in campo, nonostante tutte le difficoltà del momento, per offrire agli elettori del centrodestra una possibilità di presenza politica alternativa alla sinistra. Tutto ciò mantenendo il nostro atteggiamento di opposizione responsabile, che mette al centro il bene del Paese. Ciò significa appoggiare le riforme istituzionali senza però fare sconti rispetto alla finora deludente azione economica del governo Renzi, che molto promette ma ben poco realizza. 

Ultimo esempio la promessa di saldare i debiti della pubblica amministrazione verso le imprese entro ieri, 21 settembre, San Matteo. Così non è stato. Mancano 21,4 miliardi di euro perché sono stati pagati alle aziende 26,1 dei 47,5 miliardi stanziati dal governo.
A proposito dell’attuale premier il Cav chiosa: “C’é una bandiera che si chiama Matteo Renzi e una mezza bandiera che si chiama Berlusconi: vediamo di utilizzare ancora questa bandiera, sarebbe bello avere un esercito azzurro con una bandiera, un vecchietto e tanti giovani”.

Un esercito, dunque. Proprio come l’Esercito di Silvio il cui leader nazionale è Simone Furlan, giovane imprenditore veneto capace, di poche parole ma tanti fatti e forse proprio per questo ascoltato e stimato consigliere di Berlusconi: “Forza Italia ha bisogno di forze nuove”, ha sostenuto l’ex premier, la cui idea è quella di mettere in campo “un esercito di giovani” disposti a “combattere per la libertà” e capaci di difendere l’operato dei suoi governi, che hannofatto “più di tutto ciò che gli altri hanno realizzato in 50 anni”.

Non ha poi mancato di fare riferimenti alle riforme costituzionali : «come possiamo, noi persone responsabili e coerenti con il nostro passato, dire di no a riforme costituzionali che volevamo fare noi? Eppure non siamo sin ora soddisfatti dei risultati»  come pure della sentenza Mediaset che ha sottolineato La corte di giustizia europea «presto annullerà», parlando di sé come di un «martire colpito nella sua serenità».

Insomma una giornata interessante, da cui si è capito forte e chiaro che Forza Italia c’è e non mollerà.
Noi ci saremo.

Giuseppe Sagliocco
Coord. Prov. Esercito di Silvio – Lodi
Forza Italia

martedì, settembre 02, 2014

LE PROMESSE MANCATE DAL GOVERNO. LA REALTÀ SBUGIARDA RENZI.


Legge elettorale e riforma del Senato a parte, il cronoprogramma del presidente del Consiglio, presentato in pompa magna il 12 marzo 2014, nella famosa conferenza stampa dei pesciolini, prevedeva: 
1) marzo 2014: riforma del Lavoro;
2) aprile 2014: riforma della Pubblica amministrazione;
3) maggio 2014: riforma del Fisco;
4) giugno 2014: riforma della Giustizia.

Il presidente del Consiglio si era impegnato inoltre:
a) a pagare entro luglio 2014 tutti i debiti residui della Pubblica amministrazione, pari a 68 miliardi di euro;
b) a un piano da 3,5 miliardi per l’edilizia scolastica;
c) alla riduzione dell’Irap per le aziende del 10%;
d) a dare 80 euro al mese a chi ne guadagna meno di 1.500.
Andiamo per ordine:

1. LA RIFORMA DEL LAVORO

Sul cosiddetto “Jobs act”, Matteo Renzi ha vinto le primarie del Partito Democratico, e una volta assunto il ruolo di Presidente del Consiglio si è impegnato ad approvare il “pacchetto lavoro” entro marzo 2014.
Il 12 marzo 2014, il Consiglio dei ministri ha approvato:
• un disegno di Legge delega in materia di ammortizzatori sociali, di servizi per il lavoro e di politiche attive, di semplificazione delle procedure e degli adempimenti, di riordino delle forme contrattuali e di conciliazione dei tempi di lavoro con le esigenze genitoriali; 
• un decreto Legge “contenente disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese. Un provvedimento urgente che prevede, tra le altre cose, interventi di semplificazione sul contratto a termine e sul contratto di apprendistato per renderli più coerenti con le esigenze attuali del contesto occupazionale e produttivo”, recita il comunicato stampa. 
Ad oggi:

• il disegno di Legge delega giace al Senato, dove è stato assegnato alla commissione Lavoro il 3 aprile 2014, e l’iter è fermo; 
 • il decreto Legge cosiddetto “Poletti”, apprezzabile nella sua versione iniziale, è stato stravolto in Parlamento sotto il ricatto della Cgil. 

Gli ultimi dati Istat sono stati pubblicati il 29 agosto e si riferiscono al mese di luglio 2014: la disoccupazione segna il nuovo record del 12,6% e quella giovanile raggiunge quota 42,9%

2. LA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La riforma della Pubblica amministrazione era in calendario per il mese di aprile.
L’ultimo giorno utile, mercoledì 30 aprile, sono state presentate le linee guida in conferenza stampa ed è stata aperta una consultazione popolare di un mese, dal 30 aprile al 30 maggio. 

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il relativo decreto venerdì 13 giugno. Il decreto è stato fermo al Quirinale per oltre 10 giorni e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale è avvenuta solo il 24 giugno. 
Il provvedimento è stato approvato in via definitiva il 7 agosto. Il governo dovrebbe preparare anche un disegno di Legge delega, ma al momento non c’è nulla di scritto. 

3. LA RIFORMA DEL FISCO

La riforma del fisco era in calendario per il mese di maggio.

È il compito più facile tra quelli che Renzi si è dato. Basterebbe, infatti, scrivere i decreti legislativi di attuazione della delega fiscale, approvata in via definitiva dal Parlamento il 27 febbraio 2014. 
Ad oggi, sono passati più di 4 mesi e ancora nulla di fatto, né possono ritenersi sufficienti i 2 decreti legislativi esaminati in bozza dal Consiglio dei ministri il 20 giugno 2014. 

Parliamo dei decreti legislativi recanti:
• “Semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata”;
• “Composizione, attribuzioni e funzionamento delle commissioni censuarie”.

Più di questi due titoli non si sa nulla.

Nel frattempo:
• dal 1° luglio 2014 la tassazione sul risparmio, che Renzi impropriamente chiama “rendite finanziarie”, è aumentata dal 20% al 26%; 
• gli italiani sono “appesi” al pagamento, il 16 ottobre 2014, della Tasi, la nuova tassa sulla casa che, rispetto al 2011, ha triplicato la pressione fiscale sulle proprietà immobiliari degli italiani (da un gettito di circa 10 miliardi di euro, prima casa esclusa, nel 2011 a oltre 30 miliardi di euro previsti per il 2014).

4. LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

Come è nello stile Renzi, il presidente del Consiglio si è ridotto all’ultimo telegiornale dell’ultimo giorno utile per presentare la sua “riforma della giustizia”, annunciata per il mese di giugno 2014. 
Così il 30 giugno ha presentato i 12 punti (12 titoli), da cui dovevano derivare altrettanti provvedimenti da approvare il 1° settembre, cioè oggi. Ma al momento nessuna traccia... 


Beh, a questo punto credo che le cose, i fatti siano evidenti. E' sotto la luce del sole che Renzi e il suo governo non votato da nessuno stiano facendo solo gli affari loro affari senza portare a casa nulla di positivo per il Paese...anzi. Meditate dunque, elettori Renziani e della sinistra in genere, è questo che volevate davvero?


Giuseppe Sagliocco
Coord. Esercito di Silvio - Forza Italia
Lodi