venerdì, febbraio 15, 2013

Un imbroglio di nome Oscar Giannino.



Oscar Giannino è un paradosso, un liberale che ha per fine, come ha dichiarato, di far perdere il centro destra per far vincere la sinistra centro. Infatti egli pesca voti nella stessa area del Pdl.

L’economista in questione, che il sottoscritto ha sempre seguito ed apprezzato, fino a quando non ha perso la testa, si è inacidito presumo perché frustrato dalla consapevolezza di non riuscire a divenire protagonista attraverso una larga condivsione delle sue idee.

Quindi sta concludendo questa sua avventura sparando a zero contro tutti ed in particolare contro Berlusconi. Peccato perché si tratta comunque di una persona di valore.
E lo dico subito: penso che ogni voto dato a Fare sia un voto tolto all'area moderata e liberale per contrastare Bersani e Vendola. Il progetto di Berlusconi è l'alternativa alla sinistra.

Il moderatismo italiano, quello sano, non quello della conservazione, è il solo che ha in se lo spirito rivoluzionario del liberalismo. Il liberalismo riformista, innovatore, progressivo, dialettico. Se devo dire il vero quello di Giannino mi sembra solo semplice liberismo, cioè solo l'aspetto economicistico del pensiero liberale.

In teoria è facile dire diminuiamo le tasse e tagliamo lo Stato. Le cose sono più complesse e richiedono riflessioni e senso di responsabilità. Un liberale deve avere il senso delle cose e capire che attribuire responsabilità, a Berlusconi, ad esempio, per la battuta d'arresto e per la crisi recessiva che ha origine altrove, è ingeneroso e fuorviante. Ma Giannino dov'era? Non dirigeva un inserto economico di un giornale di centro destra? Si è ricordato solo quando è passato al Sole XXIV ore di essere un antiberlusconiano?

Francamente, certi atteggiamenti non posso condividerli.
Costui ha poi l'impudenza di mostrare il proprio ghigno sarcastico, che ben rappresenta il suo sobrio programma: impedire al centrodestra e a Berlusconi di diventare maggioranza.

Rammento a tutti quelli che fossero indecisi (o decisi) a votare FARE che lo stesso movimento non entrerà quasi certamente in Parlamento, non raggiungendo il quorum necessario che per la Camera è fissato al 4% e per il Senato addirittura all’8%...Giannino non ha nessuna possibilità di portate un deputato, nemmeno uno in parlamento…che sia ben chiaro a tutti!

Ho grande fiducia invece nell'elettorato moderato e liberale, so che non cadrà facilmente nell'ingannevole trappola, e mi aspetto il fallimento di questo gioco sporco, subdolo e indegno, organizzato da chi indegnamente si richiama ai principi ed ai valori della gloriosa ideologia liberale. Nei fatti dimostra di non essere né liberale, né liberista, né qualsiasi altra cosa, al di fuori di un megalomane, un falso, un servo di quegli stessi poteri forti che manovrano Monti.

Dichiarare apertamente di avere come unico obiettivo quello di fare perdere Berlusconi è un chiaro indice del valore del personaggio, evidentemente capace solo di distruggere, non di creare; di guardare solo alla propria immagine riflessa dallo specchio, con tutte le sue stravaganze, invece di guardare al bene dell'Italia. il vero voto liberale, moderato e riformista è quello dato al Popolo delle Libertà e a Silvio Berlusconi.

Una delusione immensa, non solo lui, ma anche tutti quelli (per fortuna pochi) che lo seguono…




Giuseppe Sagliocco - Iscritto al Pdl LODI

martedì, febbraio 05, 2013

Mps-Pd e le 'favole' di Bersani (e Monti)


Un PD all’angolo per il più grande scandalo politico-finanziario del dopo-guerra, alias l’affaire Monte dei Paschi, stava già cercando cinicamente di uscirne con l’immancabile polverone su una frase di Berlusconi a proposito del fascismo. Tempo sprecato compagni…

Eh già, perché che l’affaire MPS sia molto più grossa di quanto poteva sembrare lo dicono i numeri: inizialmente si è parlato di una "cresta" di 2 miliardi sui famosi 3,9 (e per renderci conto tutti di quanto sia basta fare il conto in Lire: 4mila miliardi ! quanta gente si può pagare con una cifra così? quante generazioni possono vivere?).

Poi si è parlato di 5, di 7... poi Bersani ha fatto un annuncio mafioso (non provateci che vi sbraniamo) e non l'ha fatto a porte chiuse ma proprio in pubblico. Berlusconi (proprio lui !) non ha sfruttato il momento e non si è accanito... Monti si è rimangiato la prime parole... insomma secondo me, mi sbaglierò, ma ci sono dentro tutti, chi più chi meno ed ovviamente, dulcis in fundo, se la stessa magistratura ha detto che ci sono cose scottanti, ma non fa trapelare nulla, non abbiamo ancora visto niente. Io prevedo che, come all'epoca Tangentopoli, ci saranno arresti eccellenti...

C'è il rischio che una banca che esiste da 500 anni venga rasa al suolo in soli 5 anni. E' possibile sapere di chi siano le colpe? C'è una responsabilità giudiziaria e compete alla magistratura accertarla, e c'è la responsabilità politica, perchè questa è l'unica banca italiana che è controllata dalla stessa area politica da decenni, prima il Pci, poi i Ds e poi il Pd. Sono loro che fanno le nomine.

E’ inaccettabile che al Pd facciano gli gnorri. Non possiamo affidare solo alla magistratura l'accertamento di quello che è successo, c'è una responsabilità politica evidente. Ed è tutta del Partito Democratico.

C'è stato poi uno scambio ipocrita di slogan elettorali tra Monti e Bersani.
Il primo dice: «Per il bene di tutti dobbiamo tenere i partiti lontani dalle banche». Il secondo rincara:«Monti ha detto via i partiti dalle banche? Sono d'accordo dieci volte. Io aggiungo via i banchieri dai partiti. Così siamo a posto».

La verità, come sappiamo è ben altra: e cioè: Bazoli e Profumo hanno fatto la fila per votare alle primarie del PD, e come dimenticare poi l'aspirazione dei suoi vertici ad avere una banca?

E ancora, è conosciuto a tutti il collegamento del PD con un polo assicurativo-finanziario della Lega delle Cooperative e come detto che il Monte dei Paschi di Siena è collegato per vicende di controllo e di gestione allo stesso PD; aggiungo che Monti ha inserito nel suo governo banchieri, personaggi collegati al mondo della finanza, e che egli stesso è stato consulente di banche d'affari di organismi finanziari internazionali.

Ipocrisia e grigiore, invece che senso di responsabilità e trasparenza dunque. Bersani dice:«se qualcuno dei nostri ha sbagliato deve pagare».

C'è però che l'organo dei garanti del PD, che dovrebbe espellere chi "ha sbagliato", è presieduto da Luigi Berlinguer,che fa parte di quegli uomini PD ai vertici del MPS…la conclusione è semplicissima: non votate per questi ipocriti, bugiardi professionisti.




Giuseppe Sagliocco - Iscritto al Pdl Lodi