lunedì, giugno 27, 2016

MOVIMENTO 5 STELLE: DALLE PAROLE AI FATTI


Il Movimento 5 Stelle è una libera associazione di cittadini. Non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro... Vuole realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità dei cittadini il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi.
Lo hanno chiamato “codice di comportamento”, in verità il contratto–capestro che Grillo ha fatto obbligatoriamente sottoscrivere ai candidati trasforma le nostre istituzioni democratiche in baracche da circo equestre dove Grillo Mangiafuoco tira le fila dei suoi burattini sindaci, di Raggi, di Appendino, ecc …
Per chi non lo sapesse e pensa, sbagliando alla grfandissima che lorsignori siano “i cittadini puri e liberi” è bene invece sapere che l’ articolo 7, lettera b) impone che tutte le “nomine” di competenza del Sindaco e cioè assessori, management delle municipalizzate, delle partecipate, delle controllate, eccetera devono avere l’approvazione dello "staff coordinato dai garanti del Movimento 5 Stelle" (ossia di Grillo).
E ancora, con l’articolo 9, lettera b) e l’articolo 10 si impongono a sindaco , assessori e collaboratori di dimettersi dietro semplice decisione dello "staff coordinato dai garanti del Movimento 5 Stelle" (sempre Grillo) e di arricchire l’Associazione M5S (Grillo e 2 soci) con una penale da 150.000 euro.
Di fatto il governo di Roma è nelle mani di una sola persona, Grillo, non eletto da nessuno.
Adesso Grillo fa pure il bastian contrario "L'Ue si cambia da dentro"! Sarà…ma a me queste parole ricordano un certo affabulatore, citazionista toscano che poi, dopo le solite sparate oramai trite e ritrite, immancabilmente si allinea ai dictat della "cotoletta" amburghese!
Non mi ha mai ispirato particolare fiducia quest'uomo (Grillo): per me è una specie di fake, un altro che, al pari di “Renzie” vuole tenere l'Italia sotto il giogo della Ue. Altro che andare in giro a strombazzare (Di Battista lo ha fatto recentemente) contro certi poteri sovranazionali che vogliono rottamare la Ue e ridurla alle loro desiderata.
Una democrazia di proprietà privata di Grillo?
 Sembrerebbe proprio di si … ecco cosa ha dichiarato la Raggi:
“ … il garante è una figura che ci aiuta a rispettare i nostri principi. Quindi io ritengo che nel momento in cui una persona si discosta da questi principi, se è onesta deve fare un passo indietro; se invece nonostante le violazioni continua a fare le cose in nome del Movimento, è giusto che ci sia qualcuno che a un certo punto dica basta".
Apriamo gli occhi!! E non lasciamoci abbindolare…
Perché “liberamente e democraticamente” (!!??) ma qui Grillo ci cova….


Giuseppe Sagliocco - Lodi

giovedì, giugno 23, 2016

M5S senza una visione politica ne storica


Non avere un passato, un curriculum, una storia è la carta vincente dei grillini. Per un paese vecchio, che non fa figli, vedere un giovane è già un evento euforico. Quando vedi irrompere le facce della Raggi e dell'Appendino, Di Battista e Di Maio, partecipi all'incanto di un inizio, la magia dello stato nascente, la promessa senza ricordo, puro avvenire senza passato, pura intenzione senza bilancio. Fa simpatia lo stato nascente. Grillo è solo l'Ayatollah, la politica è nelle mani dei pischelli. Godiamoci le novità, una donna alla guida di Roma come non accadeva dai tempi di Rea Silvia, cioè prima della fondazione di Roma...Non dirò che è prevedibile la parabola, è probabile il flop, la delusione. Non si sa mai, meglio augurarsi che i 5stelle smentiscano i pronostici pur facili per città così difficili. E poi il mondo che si opponeva a loro, il vecchio mondo dei politici senza politica, era fatiscente e furbesco, da troppo tempo beveva veleno e sputava fiele, aveva perso la passione e la visione, meritava di crollare.
Però mi dico: cosa può fare, cosa può dare, quanto può durare, un movimento che non ha una visione politica e tantomeno storica, che non ha idee o progetti ma indica solo comportamenti e limitazioni, che confonde la purificazione dei mezzi con l'efficacia degli scopi? E l'onestà, che è ora una bandiera pagante, può reggere alla lunga senza una motivazione ideale, confondendo un principio di vita con un metodo e a prescindere dalla capacità? Quanto è disonesto, immorale, antisociale, promettere il reddito di cittadinanza, che è poi la radicalizzazione dello stessa demagogia degli 80euro renziani? A parte la difficoltà di reperire fondi cospicui per un'impresa così vasta, non è devastante, scoraggiante, l'effetto su chi lavora per guadagnare due soldi? Si crede davvero che si possano risolvere le voragini economiche italiane coi piccoli risparmi di qualche indennità parlamentare dimezzata? Si pensa davvero che diecimila pensioni d'oro possano compensare dieci milioni di pensioni da fame, si ha un'idea della proporzioni? Si pensa davvero che un paese possa rinascere semplicemente dicendo di no a tutte le imprese che aumentano i rischi di malaffare e di corruzione ma anche le prospettive di ripresa?
Ma lasciamo stare, l'irrealismo è quel che di solito caratterizza gli stati nascenti, poi col passare del tempo non vengono a galla solo i vizi, le velleità, i fallimenti ma si fa tesoro dell'esperienza, si acquista il senso attivo della realtà.

lunedì, giugno 20, 2016

REDDITO DI CITTADINANZA, MA DAVVERO? GUARDIAMOCI DENTRO...


Oggi parliamo di cosa diamine è ‘sto reddito di cittadinanza tanto sbandierato dai grillini …
A chiacchiere:
“…l’attuazione del reddito di cittadinanza universale, individuale e incondizionato, ossia destinato a tutti i residenti adulti a prescindere dal reddito e dal patrimonio, non condizionato al verificarsi di condizioni particolari e non subordinato all’accettazione di condizioni.  …. Non dovrà essere una misura assistenziale, in quanto reddito primario, cioè citando le parole dell’economista A. Fumagalli “reddito che remunera una attività produttiva di valore, che è l’attività di vita”
Ma vediamo come funziona nella sua concreta applicazione ….
Sì, perché è attualmente in vigore a Livorno, realizzato dalla giunta grillina di Nogarin.
Per il reddito di cittadinanza locale la giunta ha stanziato complessivamente 300mila euro.
L’assegno mensile, dal valore di 500 euro, viene attualmente erogato in favore di 100 beneficiari per un periodo di 6 mesi.
Fin qui, è solo un “esperimento di laboratorio” … a metà strada tra uno slogan pubblicitario e un bluff elettorale (anche un po’ sporco) ..
Infatti in un primo momento l’amministrazione comunale sembrava non voler render note le generalità degli ammessi alla graduatoria: “Questione di privacy, stiamo valutando”.
Alla fine però è stata scelta la strada della trasparenza: la graduatoria definitiva con tanto di nomi e punteggi (compresi gli esclusi) è stata pubblicata sul sito del Comune ... meglio tardi che mai!
Vi risparmio i criteri di assegnazione dei punteggi, ma vediamo a chi spetta:
· a beneficiare dell’assegno può essere un cittadino italiano o di un paese dell’Ue, ma anche un extracomunitario purché in possesso del permesso di soggiorno;
· condizione essenziale in ogni caso è che il soggetto sia residente nel Comune “da almeno 5 anni ”;
· che abbia un’età compresa tra i 35 anni e il limite per l’età pensionabile;
· che al momento della presentazione della domanda non svolga attività lavorativa. (MA NO!?!)
Tra i requisiti richiesti anche l’appartenenza a un nucleo familiare con Isee non superiore a 6530 euro.
Può essere ammesso al reddito di cittadinanza “un solo componente per nucleo familiare”.
Niente assegno se in famiglia si posseggono autovetture con potenza superiore agli 80 Kw acquistate negli ultimi 12 mesi.
Il beneficiario dovrà inoltre fornire immediata disponibilità al lavoro al centro per l’impiego e “rendersi disponibile” a svolgere lavori socialmente utili per almeno 4 ore settimanali.
Dovrà inoltre rendersi disponibile a partecipare “a progetti utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni”.
Tutto ciò per un massimo di 8 ore settimanali.
L’erogazione dei 500 euro viene revocata se il beneficiario rifiuta una proposta di lavoro (anche di tipo“socialmente utile”) da svolgere nel Comune di residenza oppure “qualora receda senza giusta causa dal contratto di lavoro”.
Stesso meccanismo in caso di “svolgimento contemporaneo di attività di lavoro irregolare“.
Menomale che doveva essere:
“NON CONDIZIONATO AL VERIFICARSI DI CONDIZIONI“
Decine di Comuni hanno meccanismi di assistenza del tutto simili :
NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE !
Se non fosse che a Livorno in precedenza aveva fatto discutere l’azzeramento di 300 social cards per un totale di 326mila euro.-
Da ultimo una perla …
“Il beneficiario avrà l’obbligo di comunicare – tempestivamente - ogni variazione di tutti quei fattori che comportino la perdita del diritto”.                                                                                               IN UN PAESE DI FALSI INVALIDI E FURBETTI DEL CARTELLINO … UNA GARANZIA!

venerdì, giugno 17, 2016

"L'onestà andrà di moda" per i giustizialisti d'accatto...

La carta dell’onesta contro la corruzione sbandierata dai 5 stelle...è solo un’arma di distrazione di massa per far sì che televisioni e giornali smettano di parlare della struttura antidemocratica di un partito che con la scusa dell’onestà espelle chi vuole senza rispettare alcuna regola. Ma consideriamo oggi un po’ più a fondo questa vera e propria ideologia dell’onestà che contraddistingue il M5S. Il seguito è un fatto difficilmente confutabile: il capitale finanziario nella sua attuale fase di sviluppo ha superato il cosiddetto welfare state. In questa precedente fase la politica conservava ancora un margine di autonomia, con partiti che nel bene e nel male rappresentavano valori e interessi, era capace di frenare i peggiori spiriti animali del capitale...

Quando è il caso il potere finanziario sostituisce persino i governanti con suoi funzionari o ammette politici, compatibili con le linee guida imposte dai mercati finanziari. Il colpo di Stato che ha consentito nel 2011 di eliminare politicamente il governo presieduto da Silvio Berlusconi e la sua sostituzione con Mario Monti è stato l’esempio più eclatante di un intervento diretto. La grande finanza considera i partiti politici, vecchi o nuovi che siano, come un impiccio, il residuo di una democrazia ormai morente.I cosiddetti corpi intermedi (forze politiche, sindacati eccetera) rallentano le decisioni immediate, e adotta veri e propri diktat di cui l’esempio più chiaro è stata la famosa lettera della Bce del 2011.

Le decisioni devono essere applicate immediatamente e senza discussione. In un mondo sempre più dominato dalla finanza e dall'economia finanziaria, la democrazia ha perso ogni senso, si trasforma in democrazia di facciata. Partiti, sindacati, sono forze frenanti che devono essere delegittimate. C’è un legame che andrebbe indagato tra sviluppo del capitale finanziario e movimenti “giustizialisti“. Lo scopo è quello di delegittimare i politici, identificati con la casta, e lo Stato sprecone ed inefficiente. La prima Lega Nord è cresciuta in questo terreno ideologico. Oggi è in questo contesto che si colloca il Movimento Cinque stelle.

Il giustizialismo si contrappone al ceto politico diffondendo l’idea che partiti e politici siano tutti corrotti e che tutti i nostri guai derivino dall'esistenza della „casta“, responsabile di aver creato un enorme debito pubblico. La politica, che ormai ha perso ogni significato, si trasforma così in morale, o meglio in moralismo, dell’onestà di cui tanto si sciacqua la bocca il Movimento Cinque Stelle: cittadini onesti contro politici corrotti.

La necessità del potere finanziario è quella di soggiogare la politica costringendola a deperire. E la tecnica del controllo sociale si sposa molto bene con l’ideologia giustizialista, tutta focalizzata su un’idea astratta di legalità, come se tutti i problemi fossero risolvibili con la lotta contro l’evasione fiscale e la corruzione, dimenticando che non ci sarà mai giustizia sociale senza investimenti pubblici, senza politiche di deficit spending, senza il recupero della propria sovranità.

È di tutto questo che il Paese avrebbe bisogno per uscire dalla crisi, e invece a cosa stiamo assistendo?

L’inflessibilità dei 5 stelle non sembra più tale a sentire ciò che la candidata a Roma Virginia Raggi ha detto al Corriere: «Noi la questione morale la affrontiamo caso per caso. Una cosa è essere indagati per diffamazione, altro è un abuso d’ufficio, o la corruzione, la truffa. La legalità non può essere usata strumentalmente contro una forza politica: siamo onesti ma non siamo sciocchi. Se poi cadremo sotto la scure, vedremo. Ma io sono quella che vedete, vado in giro a testa alta. Gli avvisi di garanzia non possono essere usati come manganelli».

Rispetto a quello che diceva Luigi Di Maio a dicembre 2015 il cambiamento è sensibile: «Di fronte a un avviso di garanzia bisogna dimettersi. sono contrario alla presunzione d’innocenza per un politico»....

Giuseppe Sagliocco - Lodi

venerdì, giugno 03, 2016

Governo anch'io...NO, TU NO !! #perilbenedellacitta

Caso piscine, il sindaco di Lodi Simone Uggetti resta ai domiciliari: il Gip Isabella Ciriaco ha respinto la richiesta di revoca della misura cautelare presentata lunedì dai legali del primo cittadino. Ma tanto, diciamo la verità...chi se ne frega !! A Lodi si va avanti lo stesso, anche con il sindaco ai domiciliari e la nostra cittadina da tempo ormai sulla bocca di tutti, su tutti i TG e le TV in maniera tutt'altro che positiva. Chissà se useranno "i pizzini" poi per continuare come affermato, nella loro azione amministrativa come se niente fosse mai accaduto. In un infuocato consiglio comunale Il vicesindaco Simonetta Pozzoli ha parlato di «una serie di impegni urgenti e legati a scadenze temporali ben definite, a cui vincoleremo il mandato amministrativo". Mah....in effetti si era parlato anche  del ripristino delle piscine scoperte per dare il via alla stagione estiva, vicenda quest’ultima legata all'inchiesta che ha coinvolto il sindaco. Le ultime notizie ci dicono che (pare) che le due piscine "incriminate" per quest'anno non verranno proprio aperte, con grosso danno delle centinaia di famiglie lodigiane che da anni e anni ne sono state ospiti abituali;  adesso invece, guarda un pò il caso, volendo andare in piscina, quelle persone potranno farlo solo scegliendo l'impianto della "Faustina" cioè lo Sporting Lodi, che così ne beneficerà in ogni caso e senza necessità di alcun bando...
Non è stata altresì chiarita la tempistica sull’attività dell’attuale giunta, e giudicata «inaccettabile» la possibilità che Uggetti torni a fare il sindaco da parte delle opposizioni. Il bene per la città, sbandierato da Uggetti e dai suoi come un mantra, sta mostrando la sua vera faccia: l’estate inizierà con una sola piscina a disposizione dei cittadini che rischiano pure di ritrovarsi sul conto i lavori di sistemazione degli impianti. Lo scandalo delle piscine estive di via Ferrabini e Belgiardino rischia di pesare come un macigno sulle spalle dei lodigiani. Un terremoto giudiziario dalle proporzioni enormi con epicentro Palazzo Broletto, che ha visto coinvolto come indagato, oltre al sindaco, anche il dirigente d’area del Comune Giuseppe Demuro.  Meno servizi quindi e a costi maggiori, ecco cosa ci ha lasciato Uggetti. Una mancanza di rispetto verso le istituzioni ed i cittadini da parte di una giunta lascia trapelare l’intenzione di tornare a collaborare con il Sindaco reo confesso non appena verrà rimesso in libertà. Signori miei, al peggio non c'è mai fine, così come al momento non ci sono alternative. Sono state chieste a gran voce le dimissioni del primo cittadino, e si ritiene che Uggetti non abbia via d’uscita. Siamo stufi di sentirci dire che tutto questo è per il bene della città. Chissà lui cosa ne pensa....

Giuseppe Sagliocco - Lodi