giovedì, dicembre 04, 2014

L'Italia del domani. Come uscire da questa crisi economica e sociale.



Giovedì 4 dicembre, alle ore 21.00, presso l’Aula Magna Verri, via San Francesco 11 a Lodi, si terrà l'incontro organizzato da Mariagrazia Bazzardi, Presidente del Club Forza Silvio Giustizia e Libertà Lodi e da Paola Radaelli per il Mir di Gianpiero Samorì;

L'incontro vuole essere occasione di confronto e dialogo sulla difficile congiuntura economica italiana ed europea e sulle possibili prospettive di crescita e di salvezza del nostro Paese. Saranno trattati questioni inerenti l'economia reale e la ripresa economica, l'accesso al credito bancario per le famiglie e le piccole e medie imprese, le specificità ed eccellenze italiane, il Made in Italy e tutti quei temi che dovrebbero essere il perno di una concreta risposta politica ed economica alla drammatica situazione che ancora attanaglia l'Italia.

La linea direttrice del centrodestra non può essere che una: oggi non c’è più spazio per disperdere risorse ed energie nel pubblico, in organi istituzionali parassitari. Oggi ogni euro deve essere finalizzato a sostenere famiglie e imprese. Questa è l'unica scelta di campo che ci può contraddistinguere come centrodestra, come forza politica alternativa al Pd.

Al dibattito interverranno:  Daniela Santanchè Deputata Forza Italia, Gianpiero Samorì Presidente Mir-Moderati in Rivoluzione, Pietro Foroni Consigliere Regionale Lega Nord, Simone Furlan leader Esercito di Silvio.

Vi aspettiamo!

Club Forza Silvio “Giustizia e Libertà”
Forza Italia Lodi

lunedì, novembre 24, 2014

FI: Azzerare tutte le nomine adesso, e ripartire con l'Esercito di Silvio.



Non giriamoci intorno... Forza Italia e il centrodestra devono rifondarsi. E per farlo, occorre un deciso colpo di spugna: servono persone oneste e capaci, senza secondi scopi, non arroganti e autoreferenziali ma aperti verso l’esterno anziché arroccati alle poche, pochissime ormai poltrone che restano.
Fuori dalle case dunque, dalle sezioni o dalle segreterie regionali. Adesso bisogna metterci la faccia, è finito il tempo in cui quattro sfigati “amici degli amici” spesso senza arte ne parte, raccoglievano a piene mani.

Si, perché c’è gente, tanta gente,  che per anni e anni è campata di rendita, sulle spalle del partito e soprattutto di Silvio Berlusconi. Affermo ciò, dato che è lampante che i voti venivano dati a Silvio Berlusconi (e non a loro…) quindi per anni hanno “approfittato” grazie a Forza Italia senza fare praticamente nulla!!
Ovviamente le#elezioni senza Berlusconi sono queste. Ma a qualcosa sarà servita l’ulteriore debacle.

Serve, a questo punto, che la classe dirigente di Forza Italia si faccia delle domande. L’ esito delle regionali in Emilia e in Calabria è stato drammatico. Così non va, ora bisognerà “per forza” azzerare tutte le nomine.

Si ascolta invece gente che non capisce niente di politica dire "ha vinto l'astensionismo" senza dire che a perdere siamo stati noi senza un progetto politico, senza rappresentanti credibili, senza più voglia ne orgoglio, abbiamo perso noi con i nominati...senza dare spazio a gente capace e di provata fedeltà, che magari saprebbero cosa dire alla gente, una classe politica che non paga mai e che caschi il mondo, rimane sempre li, che si vinca o si perda...Troppo comodo.

Fino a oggi, abbiamo perso solamente del tempo. Che doveva invece servire sia per un serio rilancio sui contenuti, sia per un rinnovamento interno guidato dal coinvolgimento dei cittadini e non dall’arroccamento e dalla “chiusura” sistematica verso chi non è considerato tuo amico...Occorre finalmente superare il metodo antistorico delle nomine e delle cooptazioni. I voti sul territorio non si prendono con i nominati e i figli e figliocci di questo o quell’altro consigliere regionale, deputato o assessore. 

Il risultato elettorale e' più negativo di quanto si potesse prevedere. E' necessaria un' immediata riflessione per creare le condizioni di ripartenza all' insegna dell' unità. 
A livello nazionale serve una opposizione che sfidi il Governo in positivo, predisponendo e organizzando una chiara alternativa. Forza Italia, se vuole ancora avere un ruolo nella vita politica italiana e recuperare i milioni di elettori delusi e astenuti, deve letteralmente rifondarsi.

Forza Italia deve dire addio ai sanguisughe nominati , che sono da anni all'interno del partito! Oggi, non domani, urge un cambio di rotta (azzeramento delle cariche) oppure il partito che per anni è stato il faro del centrodestra sarà destinato a brancolare nel buio.

Basta con le nomine, quindi. Basta con i gruppi autoreferenziali che hanno determinato in questi mesi una politica e una comunicazione inefficaci e prive di qualunque credibilità, bocciate senza appello dai nostri elettori.

A questo punto, mi pare il minimo azzerare tutte le nomine, per dare il via a una fase di vero rinnovamento, quel rinnovamento di cui non potrà non essere parte integrante il mio amico e fratello Simone Furlan, e il suo Esercito di Silvio, di cui mi onoro di essere coordinatore provinciale a Lodi. 

Giuseppe Sagliocco
Forza Italia
Coordinatore Esercito di Silvio Lodi

lunedì, novembre 03, 2014

La legge non é uguale per tutti, specie se riguarda Berlusconi.


La sentenza del Tar su De Magistris ha un riflesso politico immediato: dimostra che il Senato ha agito contro Berlusconi tradendo disonestamente il diritto, rifiutando l’esistenza di un dubbio di legittimità costituzionale oggi ammesso da un Tribunale. 

La decadenza di Silvio Berlusconi da senatore è una ferita aperta nella democrazia italiana. 

Con una scelta frettolosa, di cui oggi si conferma l’infondatezza, la sinistra ha tentato di mettere fine all’esperienza politica del leader di Forza Italia, utilizzando la legge Severino come mezzo per raggiungere il proprio fine. Non c’è riuscita: Berlusconi continua ad essere il leader dei moderati italiani e il punto di riferimento per il centrodestra. Resta, però, la brutta pagina di un’ingiustizia che va sanata e rimane una legge dagli effetti distorsivi che va superata quanto prima.

A Silvio Berlusconi non fu data la stessa possibilità che é stata data a Luigi De Magistris, che con una decisione del Tar di Napoli é stato reintegrato nel suo ruolo. Ruoli diversi e situazioni diverse ma anche applicazione diversa di una stessa norma. Oggi la politica deve intervenire, celermente, per sanare la disparità e porre rimedio ad una grave ingiustizia. In un Paese civile la legge é uguale per tutti.

Una decisione che però conferma la gravissima ingiustizia compiuta dal Senato nei confronti di Silvio Berlusconi cui non è stata data la stessa possibilità. Di ciò vi è la grave responsabilità della maggioranza a guida PD formatasi allora per l’ingiustizia sommaria nei confronti del leader di Forza Italia.

E’ singolare la scelta del Tar di non limitarsi a sospendere il procedimento, prevedendo altresì la sospensione dell’efficacia del provvedimento del Prefetto: una decisione che si traduce, di fatto, nella disapplicazione di una legge dello Stato vigente, come la Severino.

Evidenti, anche a chi non vuole vedere, l’uso strumentale di due pesi e due misure pur applicando la stessa legge:  in Senato, per Berlusconi, non si è inteso minimamente mandare gli atti alla Consulta, oggi per l’ex magistrato De Magistris lo si fa, in base agli stessi principi che abbiamo a lungo invocato, inascoltati, proprio per Silvio Berlusconi.

Vale la pena chiarire una volta per tutte che il problema è identico, perché afferisce alla irretroattività di una norma a carattere sanzionatorio di matrice penale. Insomma, trattandosi di Silvio Berlusconi, cambiando l’ordine degli addendi, la somma muta.

Siamo felici che per De Magistris ci sia giustizia, ma una giustizia che c’è solo per qualcuno, e ciò con criteri politici e partitici è la certificazione di una democrazia compromessa da colpe ed omissioni di tanti protagonisti delle istituzioni.


Giuseppe Sagliocco
Coordinatore Esercito di Silvio - F.I. Lodi

mercoledì, ottobre 08, 2014

Renzi dice di essere di sinistra…


C’è una differenza oggi, che qualcuno pensa sia generazionale ma non è così: la differenza tra “la sua sinistra” e quella tradizionale sta nel fatto che Renzi non e più marxista mentre gli altri, la vecchia guardia del Pd continuano a esserlo. Diciamo le cose come stanno.

Renzi ha preso atto che dopo il muro di Berlino e la fine dell'Urss, il marxismo è morto. La Camusso, D'Alema e gli altri invece pensano che l'imprenditore sia lo sfruttatore del dipendente e lo voglia licenziare per spendere meno, quindi il dipendente va protetto, difeso e reintegrato anche quando l'impresa è in perdita…

Costoro, venendo dal marxismo leninismo, anche dopo la fine ufficiale del Pci , ne hanno conservato il modo di pensare, di sentire, di organizzarsi . Il marxista si sente superiore ai suoi nemici, perché lui solo conosce e realizza il destino ultimo dell'umanità quindi tutte le sue azioni hanno uno scopo nobile mentre quelle degli altri nascono dalla ambizione e dalla bramosia di potere e di denaro. Il marxista divide il mondo in chi sta con lui e chi sta contro di lui. 

Coloro che stanno con lui incarnano il bene, gli altri incarnano il male qualunque cosa facciano . Per dieci anni la politica della sinistra e stata una lotta contro Craxi e, nei venti anni successivi , una lotta contro Berlusconi, che incarnava il male e contaminava tutto ciò che toccava.

Essa è finita quando Renzi ha compiuto un atto che, nella teologia marxista è sacrilego : ha ricevuto Berlusconi nelle sede del Pd come se fosse un essere umano, lo ha toccato, e ha fatto con lui un normale accordo politico. I marxisti superstiti ancor oggi non sanno spiegarsi come possa essere avvenuto e provano al solo pensarci un moto di ripugnanza e di orrore.

Per chi è provvisto di una cultura autenticamente liberale e non soffre di alcun complesso d’inferiorità nei confronti di una parte politica, la sinistra, che ha alle spalle il crollo non solo del mito comunista ma anche di quello socialdemocratico. Occorre denunciare il carattere fasullo del liberal-riformismo di Renzi, sottolineando che le sue sono solo riforme di facciata dietro cui c’è sempre la cultura dello Stato onnipresente e predone. Fino ad ora, infatti, non ha prodotto riforme, ma solo tasse.

Di Renzi, invece, ciò che colpisce non solo i suoi avversari ma anche i suoi sostenitori non è il semplice decisionismo tipico di ogni leader, ma è il carattere totalmente intollerante di questo suo ostentato decisionismo. Il renzismo, in altri termini, va denunciato come la versione più profondamente illiberale del berlusconismo.

La denuncia di illiberalismo, di intolleranza e di vocazione autoritaria deve diventare la battaglia portante di un centrodestra liberale che punta a rimanere la forza alternativa alla sinistra in un sistema fondato sulla democrazia dell’alternanza.


Club Forza Silvio "Giustizia e Libertà" 
Forza Italia Lodi
clubforzasilviocittadilodi@gmail.com

martedì, settembre 23, 2014

Berlusconi vuole rinnovare Forza Italia: “La mia idea è quella di mettere in campo un esercito di giovani”: L’Esercito di Silvio.




Noi c’eravamo! Lodi era presente, con l’Esercito di Silvio Lodi a Sirmione – Lago di Garda alla giornata conclusiva della Scuola di Formazione Politica organizzata da Forza Italia. In una sala stracolma è intervenuto il nostro Presidente Berlusconi, che ha ribadito la sua determinazione e il suo impegno per il rilancio di Forza Italia, chiamando a raccolta soprattutto i giovani e invitando tutti a recuperare lo spirito del '94.

Berlusconi, con la solita precisione e competenza ha sciorinato pillole di politica con la P maiuscola, passando dall’attualità alle riforme, alla giustizia agli esteri con la solita verve ed efficacia. Lodi era presente anche con una delegazione del Club Forza Silvio “Giustizia e Libertà” nelle persone della Presidentessa Mariagrazia Bazzardi e del Consigliere Stefano Geri oltre al sottoscritto vice presidente.

In sostanza, la giornata ha dimostrato che siamo in campo, nonostante tutte le difficoltà del momento, per offrire agli elettori del centrodestra una possibilità di presenza politica alternativa alla sinistra. Tutto ciò mantenendo il nostro atteggiamento di opposizione responsabile, che mette al centro il bene del Paese. Ciò significa appoggiare le riforme istituzionali senza però fare sconti rispetto alla finora deludente azione economica del governo Renzi, che molto promette ma ben poco realizza. 

Ultimo esempio la promessa di saldare i debiti della pubblica amministrazione verso le imprese entro ieri, 21 settembre, San Matteo. Così non è stato. Mancano 21,4 miliardi di euro perché sono stati pagati alle aziende 26,1 dei 47,5 miliardi stanziati dal governo.
A proposito dell’attuale premier il Cav chiosa: “C’é una bandiera che si chiama Matteo Renzi e una mezza bandiera che si chiama Berlusconi: vediamo di utilizzare ancora questa bandiera, sarebbe bello avere un esercito azzurro con una bandiera, un vecchietto e tanti giovani”.

Un esercito, dunque. Proprio come l’Esercito di Silvio il cui leader nazionale è Simone Furlan, giovane imprenditore veneto capace, di poche parole ma tanti fatti e forse proprio per questo ascoltato e stimato consigliere di Berlusconi: “Forza Italia ha bisogno di forze nuove”, ha sostenuto l’ex premier, la cui idea è quella di mettere in campo “un esercito di giovani” disposti a “combattere per la libertà” e capaci di difendere l’operato dei suoi governi, che hannofatto “più di tutto ciò che gli altri hanno realizzato in 50 anni”.

Non ha poi mancato di fare riferimenti alle riforme costituzionali : «come possiamo, noi persone responsabili e coerenti con il nostro passato, dire di no a riforme costituzionali che volevamo fare noi? Eppure non siamo sin ora soddisfatti dei risultati»  come pure della sentenza Mediaset che ha sottolineato La corte di giustizia europea «presto annullerà», parlando di sé come di un «martire colpito nella sua serenità».

Insomma una giornata interessante, da cui si è capito forte e chiaro che Forza Italia c’è e non mollerà.
Noi ci saremo.

Giuseppe Sagliocco
Coord. Prov. Esercito di Silvio – Lodi
Forza Italia

martedì, settembre 02, 2014

LE PROMESSE MANCATE DAL GOVERNO. LA REALTÀ SBUGIARDA RENZI.


Legge elettorale e riforma del Senato a parte, il cronoprogramma del presidente del Consiglio, presentato in pompa magna il 12 marzo 2014, nella famosa conferenza stampa dei pesciolini, prevedeva: 
1) marzo 2014: riforma del Lavoro;
2) aprile 2014: riforma della Pubblica amministrazione;
3) maggio 2014: riforma del Fisco;
4) giugno 2014: riforma della Giustizia.

Il presidente del Consiglio si era impegnato inoltre:
a) a pagare entro luglio 2014 tutti i debiti residui della Pubblica amministrazione, pari a 68 miliardi di euro;
b) a un piano da 3,5 miliardi per l’edilizia scolastica;
c) alla riduzione dell’Irap per le aziende del 10%;
d) a dare 80 euro al mese a chi ne guadagna meno di 1.500.
Andiamo per ordine:

1. LA RIFORMA DEL LAVORO

Sul cosiddetto “Jobs act”, Matteo Renzi ha vinto le primarie del Partito Democratico, e una volta assunto il ruolo di Presidente del Consiglio si è impegnato ad approvare il “pacchetto lavoro” entro marzo 2014.
Il 12 marzo 2014, il Consiglio dei ministri ha approvato:
• un disegno di Legge delega in materia di ammortizzatori sociali, di servizi per il lavoro e di politiche attive, di semplificazione delle procedure e degli adempimenti, di riordino delle forme contrattuali e di conciliazione dei tempi di lavoro con le esigenze genitoriali; 
• un decreto Legge “contenente disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese. Un provvedimento urgente che prevede, tra le altre cose, interventi di semplificazione sul contratto a termine e sul contratto di apprendistato per renderli più coerenti con le esigenze attuali del contesto occupazionale e produttivo”, recita il comunicato stampa. 
Ad oggi:

• il disegno di Legge delega giace al Senato, dove è stato assegnato alla commissione Lavoro il 3 aprile 2014, e l’iter è fermo; 
 • il decreto Legge cosiddetto “Poletti”, apprezzabile nella sua versione iniziale, è stato stravolto in Parlamento sotto il ricatto della Cgil. 

Gli ultimi dati Istat sono stati pubblicati il 29 agosto e si riferiscono al mese di luglio 2014: la disoccupazione segna il nuovo record del 12,6% e quella giovanile raggiunge quota 42,9%

2. LA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La riforma della Pubblica amministrazione era in calendario per il mese di aprile.
L’ultimo giorno utile, mercoledì 30 aprile, sono state presentate le linee guida in conferenza stampa ed è stata aperta una consultazione popolare di un mese, dal 30 aprile al 30 maggio. 

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il relativo decreto venerdì 13 giugno. Il decreto è stato fermo al Quirinale per oltre 10 giorni e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale è avvenuta solo il 24 giugno. 
Il provvedimento è stato approvato in via definitiva il 7 agosto. Il governo dovrebbe preparare anche un disegno di Legge delega, ma al momento non c’è nulla di scritto. 

3. LA RIFORMA DEL FISCO

La riforma del fisco era in calendario per il mese di maggio.

È il compito più facile tra quelli che Renzi si è dato. Basterebbe, infatti, scrivere i decreti legislativi di attuazione della delega fiscale, approvata in via definitiva dal Parlamento il 27 febbraio 2014. 
Ad oggi, sono passati più di 4 mesi e ancora nulla di fatto, né possono ritenersi sufficienti i 2 decreti legislativi esaminati in bozza dal Consiglio dei ministri il 20 giugno 2014. 

Parliamo dei decreti legislativi recanti:
• “Semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata”;
• “Composizione, attribuzioni e funzionamento delle commissioni censuarie”.

Più di questi due titoli non si sa nulla.

Nel frattempo:
• dal 1° luglio 2014 la tassazione sul risparmio, che Renzi impropriamente chiama “rendite finanziarie”, è aumentata dal 20% al 26%; 
• gli italiani sono “appesi” al pagamento, il 16 ottobre 2014, della Tasi, la nuova tassa sulla casa che, rispetto al 2011, ha triplicato la pressione fiscale sulle proprietà immobiliari degli italiani (da un gettito di circa 10 miliardi di euro, prima casa esclusa, nel 2011 a oltre 30 miliardi di euro previsti per il 2014).

4. LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

Come è nello stile Renzi, il presidente del Consiglio si è ridotto all’ultimo telegiornale dell’ultimo giorno utile per presentare la sua “riforma della giustizia”, annunciata per il mese di giugno 2014. 
Così il 30 giugno ha presentato i 12 punti (12 titoli), da cui dovevano derivare altrettanti provvedimenti da approvare il 1° settembre, cioè oggi. Ma al momento nessuna traccia... 


Beh, a questo punto credo che le cose, i fatti siano evidenti. E' sotto la luce del sole che Renzi e il suo governo non votato da nessuno stiano facendo solo gli affari loro affari senza portare a casa nulla di positivo per il Paese...anzi. Meditate dunque, elettori Renziani e della sinistra in genere, è questo che volevate davvero?


Giuseppe Sagliocco
Coord. Esercito di Silvio - Forza Italia
Lodi

giovedì, agosto 07, 2014

"La concussione non sussiste, la prostituzione non costituisce reato". Processo Ruby, assolto Silvio Berlusconi nel processo d'Appello.


Verdetto ribaltato al processo di appello sul caso Ruby. Fatevene una ragione : i giudici della seconda sezione penale della corte d’appello di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi dalle accuse di concussione, perché il fatto non sussiste, e di prostituzione minorile, perché il fatto non costituisce reato. E ora come la mettiamo, antiberlusconiani e giustizialisti di sinistra ?

"Sono commosso, l'accusa era ingiusta e infamante, ha commentato soddisfatto Berlusconi. Il primo pensiero va ai miei cari che hanno sofferto anni aggressione. Da oggi possiamo andare avanti con più serenità. Il percorso politico di Forza Italia non cambia.".

Giustizia è stata fatta. L'assoluzione del Presidente Berlusconi decretata dalla Corte d'Appello di Milano, dopo 20 anni di accanimento giudiziario, compensa in parte la macchina del fango montata in questi anni. Quello che era evidente per me e per noi, ora lo è per tutti.

Il migliore complimento per una sentenza è quello di essere giusta, equa, obiettiva. I magistrati non hanno ceduto a una propaganda e a una pressione fortissima a tutti i livelli. I giudici hanno fatto i giudici.
Ora Berlusconi ha più autorità e l'autorevolezza per fare un atto di generosità e lungimiranza e aprire una fase nuova del centrodestra.

Occhio al dispositivo della sentenza. Lì è scritto  infatti che Berlusconi viene assolto «perché il fatto non sussiste » e non perché «il fatto non è previsto dalla legge come reato». Una distinzione che, ovviamente, «conta». E sta a significare che i giudici hanno negato l’esistenza del fatto in sé, la portata minacciosa (concussione) o foss’anche fortemente persuasiva (induzione) di quella telefonata fatta nella notte tra il 27 e il 28 maggio 2010, da Parigi verso la questura di Milano, nella persona del capo di gabinetto Ostuni.

La chiamata ci fu, ma fu solo una comunicazione di servizio tra il presidente del Consiglio in carica e un funzionario, al quale veniva segnalato che trattenere in questura Ruby poteva provocare un brutto incidente internazionale. Nessun reato, quindi. Anche in questo caso, come per la minore età di Ruby (il premier non sapeva che lo fosse pur avendo rapporti sessuali con lei), i giudici credono a Berlusconi, il quale era davvero convinto della parentela della ragazza con Mubarak.

La concussione «non sussiste», è stato decretato. Ciò significa che secondo i giudici l’intervento di Berlusconi, nella famosa serata nella quale egli si è messo in contatto con la Questura di Milano, non ha avuto alcuna valenza «costrittiva» (violenza o minaccia), come esige invece l’art. 317 c.p. che prevede il delitto di concussione (riconosciuto esistente dal giudice di primo grado).

Sul piano politico, alla luce di dove è arrivato il percorso giudiziario, forse sarebbe giusta una riflessione sulla opportunità appunto politica dell’inchiesta, che ha contribuito a aggravare nel mondo l’immagine negativa di cui l’Italia già gode, non sottoponendo a indagine fatti vergognosi e noti, ma scavando per divulgare dettagli di una vicenda vergognosa. 

Illustri giuristi, grandi firme del giornalismo, famosi politologi, voi tutti avete la mente ottenebrata da codici, pandette, da teoremi dei quali voi stessi da vent’anni siete autori e contemporaneamente succubi, secondo voi la pietra dello scandalo insopportabile è il cosiddetto bunga bunga che altro non era che allegre riunioni conviviali organizzate dal leader di un partito che rappresenta milioni di cittadini italiani e che pertanto si frappone alla fraudolenta presa del potere di una fazione politica che con mezzo secolo di guerra civile ci ha portato ad un miserando declino.

Avete cercato di "assassinarlo" per mano del Tartaglia, gli avete riversato addosso tonnellate di fango, lo avete bollato come inquisito servendovi di accuse assolutamente prive di fondamento.
Con un Paese che voi avete spinto in una situazione drammatica, avete riempito le cronache con il processo Ruby come se questo fosse il problema dei problemi.

Per la vicenda Togliatti, Teresa Noce, Nilde Iotti, vicenda nella quale la Noce moglie legittima del capo del PCI fu da costui ripudiata e distrutta politicamente, nessuno di voi si è stracciato le vesti...Cosa dire allora : evviva il comunismo della LI BE RTA' !!


Giuseppe Sagliocco
Coord. Prov. Esercito di Silvio
Forza Italia Lodi



giovedì, giugno 19, 2014

Il Presidente della Repubblica? Lo scegliamo noi...



La prima Repubblica è nata da un referendum istituzionale; la seconda da un referendum sulla legge elettorale. Ci auguriamo che anche la terza possa nascere su diretta e consapevole volontà dei cittadini italiani! Forza Italia sostiene l’elezione diretta del Capo dello Stato da parte dei cittadini.

Oggi inizia una campagna di mobilitazione che intende coinvolgere milioni di elettori e rivolgersi ad ogni cittadino, che appartenga a questo o quello schieramento politico o non si riconosca in nessuno di essi. A questo fine Forza Italia depositerà in Cassazione le proposte di  legge ,di iniziativa popolare, rivolte a questo scopo. E successivamente inizieremo la raccolta delle firme.

Nella storia repubblicana sono state proposte riforme fin dalla prima legislatura. Nessun parlamento è però riuscito ad approvare una revisione compiuta della II parte della Costituzione. Dal 1948 ad oggi solo il Governo Berlusconi nel 2005,  sostenuto da Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord e Udc, è riuscito a realizzarne una .

Quella legge conteneva una riforma organica all’insegna della semplificazione decisionale, all’insegna della riduzione del numero dei parlamentari, all’insegna della fine del bicameralismo e del rafforzamento dei poteri del capo dell’esecutivo. Conteneva norme antiribaltoni e lo statuto dell’opposizione.

Purtroppo, quella riforma fu disprezzata e irrisa dalla sinistra che decise di cancellarla attraverso un referendum abrogativo, pur di incassare un successo immediato. Oggi molte delle personalità più avvedute della sinistra riconoscono che quello fu un errore.

Da quando è nato, il governo Renzi continua ad annunciare riforme. Ma sinora siamo ancora ai preliminari. La legge elettorale che doveva arrivare per il 25 maggio è insabbiata. Forza Italia ha mantenuto e mantiene gli impegni assunti con Renzi, c’è l’accordo sul voto di fiducia, sulla non approvazione delle leggi, sui minori costi a cui arrivare, c’è invece ancora da trovare l’accordo sul sistema di elezione dei Senatori, sono sicuro che lo troveremo. 

E’ necessaria un’autorità che rappresenti la volontà popolare. Un’autorità che abbia la forza democratica e politica di far funzionare lo Stato e sbloccare gli stati di crisi. Questa autorità può essere solo un Presidente della Repubblica eletto direttamente dai cittadini. 

L’Italia ha bisogno di riforme costituzionali profonde. E’ necessario un disegno complessivo. Una riforma globale. A sua volta, ad un Presidente della Repubblica eletto direttamente deve fare da contrappeso un Parlamento caratterizzato da una Camera dei Deputati dai poteri rafforzati, nel quadro di un bicameralismo non più paritario in cui il Senato cessa di essere una camera politica eletta direttamente. 

Nessuna proposta eversiva, dunque. Ma un modello consolidato altrove e sostenuto da molti in Italia. Senza presidenzialismo le riforme proposte dal governo non risolviono i problemi dell'Italia. L'elezione popolare diretta è la condizione per un vero riformismo. E' la condizione perchè i cittadini contino, perchè si possa diventare una vera democrazia governante.


Giuseppe Sagliocco
Coordinatore Provinciale Esercito di Silvio
Forza Italia - Lodi
     

martedì, giugno 03, 2014

RINGRAZIAMENTI E VALUTAZIONI -CLUB FORZA SILVIO “GIUSTIZIA E LIBERTA'”


Elezioni finite, è tempo di ringraziamenti e di valutazioni.

Siamo veramente fieri, noi del Club Forza Silvio “Giustizia e Libertà” di Lodi, del risultato ottenuto dopo la “prima uscita” ufficiale. Difatti, solamente pochi giorni prima delle elezioni europee, il nostro Club in collaborazione con il Club Forza Silvio di Melegnano ha organizzato una serata a sostegno della candidatura di Stefano Maullu per le elezioni europee.
Risultato?  Soddisfacente, soprattutto per persone considerate inesistenti e senza seguito.
Grande afflusso di pubblico alla Cascina dei Silos, sulla Paullese vicino a Zelo Buon Persico, dove più di duecento sostenitori di Forza Italia del lodigiano e del sud Milano si sono dati appuntamento per una serata di politica e di musica.
I Presidenti dei due Club, Mariagrazia Bazzardi per il Club di Lodi e Rocco Tripodi per il Club di Melegnano hanno mostrato soddisfazione per il successo di pubblico e per la presenza di esponenti politici del territorio.

Il candidato di Forza Italia alle europee Stefano Maullu ha collezionato da uomo nuovo, nonché slegato da apparati, presunte gerarchie di partito e altro,  ben oltre 400 preferenze nel lodigiano, di cui 166 solamente a Lodi risultandoil più votato, dopo Giovanni Toti e Lara Comi, nonostante le indicazioni di voto della dirigenza locale per altri candidati, meno premiati dal consenso popolare. E’ stato veramente un grandissimo successo per un candidato per la prima volta alle elezioni europee, arrivare quarto alla fine di una campagna che non lo vedeva certo tra i favoriti, anzi…

Stefano Maullu, ad oggi risulta essere il primo dei non eletti nella Circoscrizione Nord Ovest, avendo raggiunto, si ripete da perfetto outsider,  la ragguardevolissima cifra di 35.000 preferenze! Bel colpo, ove si consideri che fior di onorevoli uscenti hanno raccolto tra i 5 e i 10.000 voti in meno venendo clamorosamente esclusi…

Che dire dunque…ringraziamo tutti gli elettori di Lodi e del lodigiano che ci hanno ascoltati e dato fiducia sul nome di Stefano Maullu, ma ringraziamo qui tutti quanti hanno contribuito a questo grande successo, in controtendenza, in Forza Italia.
Grazie ai presenti alla serata, all'On. Stefania Craxi, già Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, al Consigliere Comunale di Milano, Pietro TatarellaaMassimo Codari, Presidente uscente del Consiglio Provinciale di Lodi, all’assessore ai lavori pubblici del Comune di Melegnano, Lorenzo Pontiggia, al coordinatore provinciale di Lodi dell’Esercito di Silvio, Giuseppe  Sagliocco, al coordinatore per il sud Milano della campagna Daniele Finottie ai Sindaci e candidati Sindaci del lodigiano, Salvatore Iesce di Sordio,Livio Bossi di Boffalora d’Adda, Mario De Marco di Massalengo, e del sud Milano, Sergio Fedeli di San Zenone al Lambro e Massimiliano Vallefuocodi Colturano e ai numerosi consiglieri comunali del lodigiano e del sud Milano.

Forza Italia riparte.
Riparte dal basso, dalle forze umili che lavorano per la causa senza proclami, a contatto con i cittadini e non chiuse dentro le gerarchie di partito che, nel nostro territorio, hanno generato solo cieche spaccature e risultati elettorali disastrosi.
E riparte con gli alleati della prima ora, gli alleati di sempre, la Lega, Fratelli d'Italia, le forze del centrodestra e le espressioni civiche dell'impegno in politica che nel lodigiano hanno dimostrato vicinanza al territorio, ricambiata dal consenso popolare.
Ci auguriamo che la ripartenza sia accompagnata da nuovi volti scelti con metodi nuovi, da donne e da uomini che non vengano designati nelle solite stanze accessibili solo ai privilegiati di turno, ma che siano il risultato di una presenza sul territorio e di una selezione basata sull'esperienza, sulle capacità, sulla formazione e sul consenso.
In una parola, con le primarie, di partito o di coalizione.

Molto presto, incontreremo gli amici che ci hanno accompagnato in questa avventura per un confronto ed un esame dei risultati elettorali, con attenzione particolare ai risultati sul territorio e con attenzione particolare ai rapporti con i nuovi Sindaci e Consiglieri Comunali del lodigiano.

A presto.

giovedì, maggio 22, 2014

PRIMA USCITA DEL CLUB FORZA SILVIO “GIUSTIZIA E LIBERTA'” DI LODI

I membri del direttivo del Club Forza Silvio “Giustizia e Libertà” di Lodi
Al centro la Presidente Maria Grazia Bazzardi. 

Prima uscita del Club Forza Silvio “Giustizia e Libertà” di Lodi che, in collaborazione con il Club Forza Silvio di Melegnano ha organizzato una serata a sostegno della candidatura di Stefano Maullu per le elezioni europee.

Grande afflusso di pubblico alla Cascina dei Silos, sulla Paullese vicino a Zelo Buon Persico, dove più di duecento sostenitori di Forza Italia del lodigiano e del sud Milano si sono dati appuntamento per una serata di politica e di musica.

I Presidenti dei due Club, Mariagrazia Bazzardi per il Club di Lodi e Rocco Tripodi per il Club di Melegnano hanno mostrato soddisfazione per il successo di pubblico e per la presenza di esponenti politici del territorio.

 I sostenitori di Forza Italia presenti alla serata
Il candidato di Forza Italia alle europee Stefano Maullu, alla presenza del coordinatore per il sud Milano della sua campagna, Daniele Finotti,  ha ringraziato i presenti per il sostegno ed ha enunciato la volontà di impegnarsi in europa sulla base della forza del fare che ha caratterizzato la sua esperienza di assessore regionale della Lombardia prima e di Amministratore Delegato della TEEM negli ultimi anni.
La supervisione dell'importante infrastruttura gli ha consentito di vivere in costante contatto con il territorio e con gli amministratori del nord lodigiano e del sud est Milano.

L'intervento del candidato alle europee STEFANO MAULLU
L'incontro elettorale ha visto la presenza dell'On. Stefania Craxi, già Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, del Consigliere Comunale di Milano, Pietro Tatarella, di Massimo Codari, già Presidente del Consiglio Provinciale di Lodi, dell'assessore ai lavori pubblici del Comune di Melegnano, Lorenzo Pontiggia, del coordinatore provinciale di Lodi dell'Esercito di Silvio, Giuseppe Sagliocco, di Sindaci e candidati Sindaci del lodigiano, Salvatore Iesce di Sordio, Livio Bossi di Boffalora d'Adda, Mario De Marco di Massalengo, e del sud Milano, Sergio Fedeli di San Zenone al Lambro e Massimiliano Vallefuoco di Colturano e di numerosi consiglieri comunali del lodigiano e del sud Milano.

Hanno portato il saluto del territorio cremasco, il Vice Coordintore provinciale di Forza Italia di Cremona e capogruppo in Provincia, Antonio Agazzi e il Coordinatore cittadino di Crema, Enzo Bettinelli.




giovedì, aprile 03, 2014

Serietà e correttezza....a Lodi sconosciute ai parrucconi!!

E' proprio vero, la serietà e la correttezza dovrebbero essere i tratti distintivi specie di chi vuol "fare politica". Un pò dovunque però, e Lodi non fa eccezione, continuano a giungere segnalazioni che vecchi dirigenti locali e provinciali del defunto Pdl, legittimamente eletti dai Congressi del vecchio partito, oggi come se niente fosse continuano ad agire come se fossero in carica. Incredibile vero?
Eppure è così, lorsignori parrucconi, seppur delegittimati e senza alcun titolo ma con una gran faccia tosta e mostrando così totale spregio delle regole e della democrazia, millantano addirittura in giro, di essere sempre e comunque in carica...anche adesso, in FI, nuovo partito di cui si celebreranno i Congressi provinciali e locali solo a partire dalla metà di luglio di quest'anno!!! 
Ebbene, tengo a precisare, ancora una volta, che chi fa questo, oltre ad essere un bugiardo, è uno scorretto. 
Dunque ad oggi non ci sono coordinatori territoriali...ma esistono (e contano) solamente quelli regionali che sono tuttora in carica (la coordinatrice Mariastella Gelmini ndr). Quindi, mi rivolgo a tutti i cittadini lodigiani e della provincia che si sentono e sono di centrodestra e che voteranno per Forza Italia: non ascoltate chi opera in contrasto con il partito stesso di FI e con la nuova coordinatrice Gelmini, unica e sola legittimata.
Il sottoscritto, con l'Esercito di Silvio e assieme ad altri amici ormai stufi di questo stato di fatto, ha già denunciato chi continua ad usare ed abusare di un titolo o di una carica che aveva quando c'era il Pdl, carica o titolo che ormai non ricopre più, in quanto decaduto. Questi vecchi mestieranti, piccoli cortigiani e lacchè di bassa lega spesso senza arte ne parte, pagheranno le conseguenze delle loro menzogne.
E' finita l'epoca dei furbetti. A Lodi la situazione si va evolvendo.....la nostra gente è stufa ma sembra aver iniziato a capire. Finalmente! 

Giuseppe Sagliocco
Coordinatore Provinciale Lodi - Esercito di Silvio 
giuseppe.sagliocco@esercitodisilvio.it

lunedì, marzo 17, 2014

Documento politico dei Club Forza Silvio del lodigiano.



Al coordinatore nazionale dei Club
dott. Marcello FIORI
e p.c. Al coordinatore regionale di Forza Italia
on.le Mariastella GELMINI


Fin dal momento della nuova discesa in campo del presidente Berlusconi, poco prima delle scorse elezioni politiche, ha avuto modo di consolidarsi nel Paese un vasto consenso orientato verso un profondo rinnovamento del quadro politico ed istituzionale; non un generico anelito alla ringiovanimento della classe politica e dirigente ma un sincero bisogno di richiamo ai valori di Libertà e Sussidiarietà, valori costitutivi per chi si professa ed opera in nome e per conto del centrodestra. Questo bisogno si spiega con la necessità di ridurre la presenza dello Stato nella vita del cittadino, che possa pertanto tornare ad essere protagonista della vita pubblica, coi suoi fondamentali diritti inalienabili di persona: la persona, con la sua specifica identità, con la sua personale capacità lavorativa e professionale, con il proprio patrimonio di esperienze e di beni, che deve essere messa al riparo dall'invadenza del potere pubblico.

Questi stessi valori sono quelli a cui ha costantemente fatto appello il presidente Silvio Berlusconi il quale nella sua ventennale storia di successo caduta e rinascita ha sperimentato quanto e come la loro assenza possa essere deteriore: nella sua battaglia di Libertà rinveniamo la battaglia di ciascuno di noi che ora prosegue dinanzi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo e che e destinata a seguitare ancora con il nostro aiuto.

Noi, il popolo del centrodestra, riteniamo di aver dato un positivo contributo al rinnovamento mettendo a disposizione le nostre forze, energie e combattività per servire una causa giusta ma che, senza rinforzi, rischiava di non essere portata avanti con il giusto vigore ed intensità. Noi, la gente del centrodestra, forti dell'appello del presidente Berlusconi abbiamo costituito i Club Forza Silvio che, lungi dal volere essere elemento destabilizzante, desiderano essere un fattore di cambiamento, uno stimolo ad assumere comportamenti virtuosi nell'esercizio del mandato conferito dagli elettori, una presenza viva e portatrice di istanze sane provenienti dalla società civile.

La diserzione recente dell'on. Alfano e la scissione di NCD ci insegnano che esistono sempre persone disposte a collaborare con gli avversari in spregio anche ai valori che hanno fino a quel momento dichiarato di servire: il nostro orientamento al contrario, pur non essendo fanatico ne radicale, si basa sull'assunto della lealtà, fino alla fine. Crediamo che la presenza dei nostri Club possa servire a migliorare la comunicazione fra il partito, inteso in tutte le sue articolazioni territoriale fino al coordinamento provinciale, con il territorio, aspetto che spesso è stato trascurato o coltivato solo strumentalmente alla raccolta estemporanea di voti.

Pensiamo che perché ciò possa efficacemente accadere e necessario che da parte del movimento Forza Italia vi sia una una giusta ricognizione delle forze in campo da questa parte, forze che possono da un lato essere travisate e sterilmente avversate sulla base di personalismi oppure possono essere proficuamente coinvolte nel processo decisionale e di raccolta del consenso consentendo al partito di essere più forte e capillarmente presente, laddove ce ne è più bisogno. E sappiamo che di bisogno ce n'è, atteso che 52 comuni lodigiani si apprestano a rinnovare consigli e giunte comunali, appuntamento che può essere occasione per creare le prime produttive sinergie: se costruiremo insieme, insieme potremo raggiungere i risultati auspicati e vincere le sfide. Per fare ciò riteniamo sia quanto mai opportuno:

1)         riconoscere ai Club la possibilità di individuare un esponente che si faccia portatore delle loro istanze in seno al coordinamento provinciale;
2)         individuare le modalità con cui i Club possano contribuire efficacemente alla formazione delle liste per le prossime elezioni amministrative;


Giuseppe Sagliocco
Club Forza Silvio "Giustizia e Libertà" LODI
clubforzasilviocittadilodi@gmail.com

mercoledì, febbraio 26, 2014

Club Forza Silvio: Missione Azzurra sarà a Lodi e provincia l'8 e 9 marzo.



Come molti ormai sapranno, l’ Esercito di Silvio, su mandato diretto del Presidente Berlusconi, supporta i Club Forza Silvio nell’attività di diffusione sul territorio. Abbiamo quindi organizzato Missione Azzurra.
Si tratta di un’iniziativa attraverso la quale due membri del nostro staff, a bordo di una FIAT 500 per ogni regione, percorreranno l’Italia con il compito di aprire i nuovi Club Forza Silvio e dimostrare a tutti che Forza Italia è presente e si sta strutturando sul territorio.
E' l'opportunità per conoscere il progetto dei Club Forza Silvio. per dare a tutti l'opportunità di essere protagonisti del progetto di Silvio Berlusconi. Il traguardo che ci siamo preposti è costituire 12.000 Club Forza Silvio. Alla data del 10 Febbraio sono attivi 7408 Club Forza Silvio. Per raggiungere l'obiettivo di 12000 Club è necessario aprirne circa altri 5000.
I Club Forza Silvio sono associazioni di cittadini che si propongono di sviluppare iniziative culturali, sociali, ricreative e politiche volte alla diffusione dell’ideale liberaldemocratico, in spirito di piena apertura e solidarietà, al servizio in particolare della comunità locale.
Dal 21 Febbraio al 27 Marzo i volontari dei venti equipaggi di Missione Azzurra saranno presenti nei Comuni italiani per fornire agli interessati l'assistenza necessaria all'apertura di un Club Forza Silvio. Un apposito ufficio centrale di supporto e coordinamento affiancherà i volontari, pianificherà i percorsi di ogni equipaggio e coordinerà gli incontri nei singoli comuni con i possibili Presidenti di Club.
"Ringrazio di cuore il presidente Berlusconi per la fiducia che ha riposto nel nostro movimento, , chiedendo espressamente e direttamente l'impegno della nostra struttura in questa bellissima operazione di movimentismo, essenza del nostro DNA. 
L' Esercito di Silvio è nato nel 2013, agitando il vessillo di forza italia, in difesa di quel patrimonio straordinario dei moderati che si chiama Berlusconi, perché ritenevamo che il PDL fosse diventato un partito esclusivo.
Oggi, grazie ai Club Forza Silvio e allo straordinario lavoro che sta svolgendo l'amico Marcello Fiori, finalmente respiriamo gioia, elettricità, entusiasmo, quello che caratterizzo' lo spirito del '94...." fin qui le parole del nostro leader Simone Furlan. 
Apri anche tu un Club Forza Silvio nel tuo Comune. Provvederemo a fornirti gli strumenti necessari ed a farti visita con la FIAT 500 per iniziare assieme una nuova avventura. Noi saremo a Lodi e provincia nel weekend 8/9 marzo.
Scrivi a info@esercitodisilvio.it o telefona al numero 329 0750 705, ti forniremo il contatto del nostro coordinatore più vicino per organizzare l’incontro. A Lodi e provincia il coordinatore e' GIUSEPPE SAGLIOCCO Cell. 3807308603; giuseppe.saglioccosercitodisilvio.it 

Ci vediamo presto.
Giuseppe Sagliocco

lunedì, febbraio 17, 2014

Avanti tutta con i Clubs Forza Silvio adesso!!



Partiamo da un dato: 24 milioni di italiani non hanno ancora deciso chi votare. Si tratta di una fetta consistente di elettorato, che il nostro movimento, grazie all’azione capillare dei Club Forza Silvio, ha il dovere di conquistare.

La politica è sporca, si sente ripetere nelle piazze delle nostre città. Ma questa non può essere una valida giustificazione per tirarsi indietro, per lavarsene le mani, ammainando definitivamente la bandiera della partecipazione.

Forza Italia è fin dalla nascita un movimento di popolo; nasce tra le gente, vive per la gente. I nostri referenti non sono le banche o i poteri forti, ma comuni cittadini: liberi imprenditori, professionisti, casalinghe, giovani studenti, anziani. Siamo un movimento interclassista, non abbiamo blocchi sociali di riferimento.

Siamo privi di ideologie e conosciamo un’unica lingua: quella della solidarietà e della vicinanza nei confronti dei più deboli. Con la crisi attuale, i Clubs Forza Silvio sono una valida risposta, la risposta concreta a chi chiede aiuto e non riceve ascolto dalle istituzioni, dai professionisti della politica rinchiusi nei palazzi del potere.

Crediamo nel primato dell’individuo/persona, non in quello di uno Stato che non è amico dei contribuenti e di chi, con il proprio lavoro, paga regolarmente le tasse. Il tempo è nostro alleato. Club Forza Silvio ed Esercito di Silvio…anche a Lodi ora si fa sinergia.

Stiamo lavorando bene e i risultati stanno arrivando. Non sprechiamo questa opportunità: arriviamo presto alla creazione di 12.000 Club Forza Silvio in tutta Italia, espressione di vitalismo, entusiasmo e partecipazione. Dall’8 dicembre ad oggi sono sorti su tutto il territorio nazionale all’incirca 7.000 Club, un risultato notevole.

L’obiettivo stabilito dal nostro Presidente è di 12.000 Club. E la motivazione è semplice: ci sono 61.598 sezioni elettorali sul territorio italiano; in ogni sezione elettorale ci sono in media 750 elettori; 5 sono le sezioni elettorali affidate in media ad ogni Club e se ogni Club si occupa di 5/6 sezioni elettorali avremo la copertura di tutte le sezioni elettorali presenti in Italia, oltre ad aver raggiunto il traguardo dei 12.000 Club.

Dobbiamo essere in tanti, in tantissimi per portare avanti questa missione di libertà e di benessere. Ce lo chiede il Presidente Silvio Berlusconi: per noi, per il futuro dei nostri figli, per Forza Italia e per l’Italia.

Nella nostra cittadina, per adesso esiste il Club Forza Silvio “Giustizia e Libertà” Lodi.

Chi volesse contattarci per ulteriori informazioni contatti il coordinatore provinciale dell’Esercito di Silvio, Dott. Giuseppe Sagliocco al numero 3807308603 oppure scriva a giuseppe.sagliocco@esercitodisilvio.it o clubforzasilviocittadilodi@gmail.com.  

Per maggiori informazioni contatta IL NUMERO DEI CLUB FORZA SILVIO 06-6731444
Grazie