lunedì, dicembre 12, 2011

Tasse, tasse e ancora tasse...grazie Prof. Monti



Si poteva fare prima. In altro modo. Se solo il governo Berlusconi avesse avuto la stessa benevolenza da parte del Quirinale, della sinistra, dei sindacati e dei mass media. La macelleria tutta tasse di Monti è più protetta della reliquia di Padre Pio. Non si capisce perché, ad esempio, il capo dello Stato abbia concesso al “professore” di agire con un decreto legge che rifiutò per questioni di principio (deve essere il Parlamento a decidere) la sera del 2 novembre a Berlusconi, facendo arrivare il suo «no» nel bel mezzo di un drammatico Consiglio dei ministri (il decreto cento misure del duo Brunetta-Sacconi che avrebbe sortito più o meno le stesse conseguenze di quello Monti). Adesso è chiaro che Berlusconi (ma tantomeno Bersani) non ha nessuna voglia di mettere il suo nome sotto una simile manovra.

Votare la fiducia, anziché i provvedimenti uno per uno, può salvare la coscienza e forse anche la faccia. Tanto che gli ultimissimi sondaggi danno in crescita il Pdl. Il fatto che il premier rinunci allo stipendio in maniera plateale poi non ci tranquillizza per nulla. È un signore molto ricco, con un vitalizio da senatore a vita, che ci tratta come scolaretti ossequiosi. Si tenga i soldi e se davvero vuole combattere gli sprechi, invece che darci le briciole del suo desco, abbia il coraggio di proporre di dimezzare il numero dei parlamentari e i loro compensi. Ci provi, così in aula lo impallinano senza pietà e addio al «Salva Italia».“Troppe tasse e pochi tagli”, Caro Presidente, no, così non va. E’ il titolo shock dell’editoriale che campeggia oggi in prima sul Corriere della Sera, e non è ovviamente firmato né da Alessandro Sallusti né da Giuliano Ferrara. Il duo delle meraviglie che ha scritto il durissimo pezzo contro il consiglio di facoltà presieduto dal riflessivo Monti è formato nientedimeno che da Francesco Giavazzi e Alberto Alesina. Ossia da due che fino a ieri erano tra i principali sponsor della soluzione tecnica e tecnocratica guidata dal già presidente della Bocconi.

La cosa piu' giusta e' che dovevamo andare alle elezioni. Ricordo a lorsignori poco informati e molto faziosi di sinistra che Berlusconi non è mai stato sfiduciato, mai. Egli si è dimesso volontariamente, non essendovi tenuto affatto, solo per il bene del Paese. Sembravano infatti giorni di catastrofe irrimediabile, se ben ricordate. Pareva che a ogni ora trascorsa si avvicinasse la fine del Paese, il default. Quel venerdi giorno delle dimissioni di Berlusconi, tutto è stato fatto in fretta ma con senso di responsabilità, proprio perché si credeva davvero che al lunedi successivo, con la riapertura della Borsa, i mercati avrebbero mollato un po la presa!! Ma così non è stato, anzi, è parso a tutti chiaro che Berlusconi non aveva nessuna colpa e che lo spread anziché calare vertiginosamente (ignoranti di economia e sinistrume vario quelli che lo avevano “previsto”….) è restato uguale anzi ha superato i limiti precedenti pur con le sue dimissioni….

Credo che moltissima gente come me sia delusa e amareggiata per il fatto soprattutto di non poter parlare ed esprimere la propria opinione e sopratutto farla valere!! Ma come e' possibile accettare ancora questa presa per i fondelli? Possibile che noi italiani non ci ribelliamo, e accettiamo che tutto passi così,? Si parla di crescita, e non mi sembra che ci sara',..Equità? ma sanno cosa vuol dire questa parola, non credo. L’equità non si fa certo tassando e colpendo esclusivamente il ceto medio-basso. Forse li dobbiamo mandare alle elementari e non all'Universita' tutti questi “scienziati”…

E’ una vergogna che a sinistra siano tutti zitti, partiti, movimenti, media e televisioni oltre a tutte le istituzioni che fanno capo alla sinistra per non parlare della CGIL che solo adesso con gli altri sindacati ha realizzato che non ci sarà nessuna equità ma solo tasse tasse tasse…E Casini? Lui fa lo gnorri, si barcamena, è un democristiano 100% lui. Il che significa: nessuna decisione ma plausi continui e convinti di adesione a Monti e al suo salasso legalizzato. Ah, infine una chicca, l’imperturbabile Pierferdy ha pagato le transfughe dal Pdl Carlucci e D’Ippolito con la guida del Dipartimento Cultura e Spettacolo per la prima e la guida del Dipartimento Coesione e Sviluppo per la seconda. I tempi cambiano, e la memoria, in questo Paese, è sempre più corta.






Giuseppe Sagliocco
Popolo della Libertà - Lodi