mercoledì, novembre 09, 2016

CLAMOROSO ALLA CASA BIANCA: TRUMP PRESIDENTE


Donald Trump. È lui il nuovo presidente degli Stati Uniti. Una vittoria inaspettata, clamorosa, contro tutto e contro tutti: i mercati, i media, l'establishment, i benpensanti. E contro Hillary Clinton e Barack Obama, ormai solo un pallone gonfiato e, proprio come Renzi, dall’ego spropositato. L'America tanto bistrattata e criticata si dimostra una vera democrazia. Non hanno votato il vecchio, le lobby, le banche, la moglie di...e quindi i radical chic italiani, sono impazziti.

Ha vinto Donald contro tutto e contro tutti. Contro la grande stampa, contro i network, contro le multinazionali delle armi, che preferivano la guerrafondaia Hillary, contro attori e cantanti multimiliardari radical chic, contro le calunnie e, nel suo piccolo, anche contro il nostro Pinocchio fiorentino. Evviva!

Il tutto, nonostante gli afro, gli ispanici, gli asiatici, i neri americani, per non parlare dei maitre à penser, dei sondaggisti organici, dei beoti giornalisti collettivi, dell’establishment, delle femministe puntute, del PolCor sparso a pieni mani, delle università ultra liberal, nonostante le tonnellate di spocchia intellettuale dei Colombo, dei Severgnini, dei Lerner e degli Zucconi e tutte le cianfrusaglie hollywoodiane, nonostante tutto The Donald ha vinto. Bene, significa che l’era dei liberal/rossi s’è sgonfiata. Ora tocca all'Europa.

Senza trionfalismi sciocchi e aspettative messianiche è “in progress” un nuovo mondo. Un po' di comprensione riserviamola a quei tanti poveretti che saranno costretti a fare gli scatoloni e che dovranno vivere a Maalox per tanto tempo. Il nove novembre 1989 cadde il muro di Berlino, ma non le sue pietre ideologiche, il nove novembre 2016 sono state spazzate via anche quelle.

Quante facce a lutto, tra gli osservatori. Non che si debba far festa, ma le presidenziali americane sono state una bella ventata di democrazia. La protesta, il farsi beffe dei sondaggi, dei media politicamente schierati: è un salto nel vuoto ? Brutti sporchi e cattivi, dicono i maestrini sorpresi: è la democrazia, bellezze, e le urne europee, dalla Francia all'Italia, risentiranno delle sirene americane. Dobbiamo solo stare a vedere, con curiosità, senza speranze e senza paure.

L'America profonda, signori miei, non è Luisa Veronica Ciccone in arte Madonna, non è Kate Perry, non sono i circoli LGBT, non è Robert De Niro, non sono gli avvocatoni della Upper Class né i giornalisti democratici del New York Times, non è Soros e nemmeno Spike Lee, non è neppure Severgnini o Zucconi, per quanto loro lo credano. L'America profonda sono Clint Eastwood e Mike Tyson.

Ultima riflessione: il mondo si è liberato del pericolo Hilary...ma l'Italia quando si libera dell'inganno dell'ilare quanto arrogante e borioso Renzi?

Proviamoci con un NO il 4 dicembre. Grazie Donald.
God Bless America!!

Giuseppe Sagliocco - Lodi