mercoledì, aprile 11, 2012

Bossi, ma anche Fini Rutelli e Bersani.




E’ di questi giorni la notizia che il tesoriere della Lega tal Belsito, sia stato beccato a spendere i soldi del partito. A questa notizia poi si sono aggiunte altre voci e nuovi fatti riguardanti Bossi e famiglia che avrebbero, grazie a Belsito, usufruito in modo illecito pure loro dei soldi del rimborso elettorale a cui per legge ha diritto la Lega come partito; Naturalmente, subito sono partite le consuete indignazioni ed i soliti processi mediatici verso Bossi e “family”.

La gestione della tesoreria del partito è “avvenuta nella più completa opacità sin dal 2004” dicono le carte. Una “gestione 'in nero' (sia in entrata sia in uscita) di parte delle risorse affluite alla cassa del partito”, soldi pubblici provenienti dal 4 per mille dell'Irpef o sotto forma di rimborsi elettorali, che, come emerge da una serie di intercettazioni Belsito avrebbe anche usato per contribuire alle spese per gli svaghi dei figli del Senatur, ma anche in parte per la moglie di Bossi e per Rosi Mauro (non sono indagati): cene, alberghi e viaggi. E la ristrutturazione della villa di famiglia a Gemonio. In un intercettazione, infatti, si sente dire che quelle spese vanno a finanziare “i costi della famiglia”.Dopo le presunte tangenti del caso Boni arriva un'altra batosta che colpisce al cuore il carroccio.

Ma da questa vicenda si possono notare delle differenze enormi sia dal punto di vista mediatico che politico rispetto ad altre del passato anche recente.
Iniziamo con la vicenda Fini e la casa di Montecarlo. Così come è stato appurato, l’attuale Presidente della camera, evidentemente uomo senza vergogna, vendette ad un prezzo stracciato la casa di proprietà del partito (perché ereditata quando lui era segretario di Alleanza Nazionale), al cognato e cioè più precisamente al fratello della sua attuale compagna. Lo difesero in tanti all’epoca, anche perché era da poco fuoriuscito dal Pdl e a molti faceva comodo…

Persino la magistratura, che per altre compravendite strane ha indagato, in quel caso conclamato di vendita fraudolenta di un bene del partito a suo cognato a prezzi stracciati, si è fatta i fatti propri non andando troppo a fondo nella storia. Lo stesso Fini non si è dimesso nonostante affermò pubblicamente che se fosse stato provato che la casa era stata effettivamente venduta al cognato lui si sarebbe dimesso. Il cognato abita ancora a Montecarlo e Fini è ancora, aggiungo io vergognosamente, al suo posto!!

Passiamo a Bersani, a Penati e al Pd: il braccio destro di Bersani è coinvolto in una serie di indagini per corruzioni e tangenti varie. Secondo la Procura di Monza alle accuse di corruzione e concussione si aggiunge quella di finanziamento illecito ai partiti. Ebbene, Bersani non solo non si è dimesso da segretario del PD dopo che il suo più stretto collaboratore è stato indagato per tangenti e corruzione, ma continua a dire che non sapeva, che Penati è onesto ecc ecc. Mah….
Senso di responsabilità e questioni d’opportunità non interessano a Penati che in Regione continua a prendere un sostanzioso emolumento e ora diventa persino investigatore pagato con i soldi pubblici. Gli stessi che ha usato per i suoi affari…

Rutelli e Lusi: anche in questo caso abbiamo un tesoriere di partito beccato a fregare soldi al partito stesso. Lusi come dichiarato ai magistrati, ha preso soldi per se, ma ne ha anche dati ai big del partito, Rutelli compreso. E spiegando come faceva…anche in questo caso tutti dalla parte di Rutelli sia politicamente che mediaticamente. Appare oltremodo ridicolo che lo stesso Rutelli abbia affermato che lui non sapeva niente!!
Secondo le rivelazioni del senatore-tesoriere molti di questi soldi sarebbero serviti a finanziare l'attività politica di Rutelli anche dopo la sua uscita dal Pd. In sostanza, quando Rutelli ha fondato l'Api, avrebbe continuato a servirsi dei fondi gestiti da Lusi. Quelli, cioè, dell'ex partito Margherita, che, fino al 2011 ha incassato i rimborsi elettorali, pur essendosi sciolta tre anni prima.

Per la cronaca, Luigi Lusi, ex tesoriere della Margherita, è stato escluso (?!) dal Pd per lo scandalo che lo vede indagato per espropriazione indebita.
E allora cosa dire…Bossi si è dimesso mentre Fini è al suo posto, Bersani è al suo posto e Rutelli è al suo posto. Eppure tutti e tre fanno la morale agli altri. Ridicoli e senza vergogna.


Giuseppe Sagliocco

1 commento:

Antonio Gabriele Fucilone ha detto...

Ho commentato sul mio blog, http://italiaemondo.blogspot.it/2012/04/bossi-ma-anche-fini-rutelli-e-bersani.html.
Cordiali saluti.