lunedì, maggio 14, 2012

Il nostro sistema non consente al Paese di essere governato.



C’è grande pessimismo, scarsa fiducia nel futuro a cui dovremmo reagire, credo, con una politica totalmente diversa da quella che e’ la cosiddetta politica del rigore. Spero che il presidente Monti abbia compreso che la societa’ italiana non regge piu’ su una linea ultra rigorista non accompagnata da investimenti e da misure sociali nei confronti delle aree piu’ deboli della societa’italiana!

Che sia solo un ramo del parlamento ad approvare le leggi e che il presidente del Consiglio possa nominare o revocare un ministro sono due dei punti della riforma istituzionale su cui, secondo Silvio Berlusconi, va trovato l’accordo con la sinistra; si perché o troviamo l’accordo con la sinistra affinchè il presidente del Consiglio abbia gli stessi poteri degli altri premier, o altrimenti l’Italia non si ammoderna. La speranza è che i sacrifici fatti dal precedente governo dimettendosi portino al risultato da sempre inseguito: il cambiamento dell’architettura istituzionale del Paese. Senza questo cambiamento non si può avere un paese governabile, come non è stata governabile l’Italia e ancora non è governabile adesso...

La riforma federalista iniziata dal Governo Berlusconi non va abbandonata, anzi sarà battaglia politica nei confronti di quella linea ultra-rigorista della Merkel e della Germania che puo’ portare alla rovina molti Paesi dell’Europa e mettere in difficolta’ la stessa Germania. Gia’ oggi la gravissima situazione di crisi della Grecia, che puo’ tradursi in grandi difficolta’ anche per gli altri Paesi dell’Europa deriva dalle scelte imposte dalla Germania alcuni anni fa contro il parere dello stesso Obama e degli Stati Uniti.

Infatti, in questa fase in Italia il partito del Popolo delle Libertà e’ stato sottoposto alle pressioni di due linee estreme: da un lato l’accettazione totale di tutto cio’ che proponeva il governo, che in genere agiva per decreti accompagnati dal voto di fiducia, dall’altra la contrapposta richiesta di una crisi di governo e di elezioni anticipate, a dire la verita’ sostenuta da una larga parte dell’elettorato di centrodestra. E questa schizofrenia ha corso il rischio di dilaniare il centrodestra che rappresenta i moderati.

In sostanza, a mio avviso e per quanto riguarda il nostro Paese, occorre una iniziativa politica e programmatica che superi l’alternativa tra l’accettazione passiva di tutto cio’ che il governo Monti propone, o la crisi di governo.



Giuseppe Sagliocco

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