martedì, maggio 29, 2007

Amministrative: una vittoria sonante della Cdl

Dalle urne, è venuto fuori un messaggio chiaro e straordinario. Dall' Italia intera, e non solo dal Nord, come ha titolato (certo a malincuore) il Corriere della Sera, sponsor ufficiale di Prodi e compagni nella campagna elettorale per le politiche del 2006. Ha vinto la partita dell'Italia, il centrodestra, perché l'ondata di sdegno degli italiani per il governo comunista delle tasse si è manifestato, ampiamente e rabbiosamente, in tutta Italia, al Nord, al centro, al Sud e nelle grandi isole. E dunque, ha vinto la partita dell'Italia, l’elettorato del centrodestra: quella della libertà, della democrazia, del rispetto delle regole della democrazia che impongono (è il caso di ricordarlo a chi finge di averlo dimenticato) che a governare il Paese ed a scegliere il suo destino politico sia la maggioranza dei cittadini, non gli illuminati leader di partiti comunisti (ex, post o comunque etichettati) e dell'estrema sinistra che (da minoranza) si arrogano il diritto di decidere per tutti noi, pronti a imporci vecchi modelli ideologici ed economici che appartengono ormai (da anni, per fortuna dell'umanità) alla "pattumiera della storia". Chiaro, prof. Prodi? Chiaro, signori della sinistra e dell'estrema sinistra? Chiaro, signori ex democristiani che sostenete con il vostro voto, da “utili idioti”, la rissosa, tumultuosa, pericolosa e assolutamente impresentabile "armata Brancaleone" dell'ex democristiano comandante di lungo corso Romano Prodi?
Questo successo politico è dovuto in primo luogo al Presidente Silvio Berlusconi che ha suscitato ovunque un moto popolare di adesione e di entusiasmo senza precedenti... In secondo luogo si deve al valore fondamentale dell’unità della Casa delle Libertà, grazie in particolare alla forza trainante e unitiva rappresentata da Forza Italia, ma anche dalla Lega, da An e pure dall'Udc, a dimostrazione che uniti e coesi così come siamo, si vince!! A differenza della sinistra di governo che è ancora più spaccata adesso che prima in due tronconi, ove gli uni non sopportano e sono contro gli altri, e con un Presidente del Consiglio che non sa cosa vuol dire governare e reggere un esecutivo....Verdi, Rifondazione e Comunisti sono all'interno di un governo in cui sono malvisti da tutti gli altri, in particolare dal centro: Udeur e Idv, ma anche dal neonato (ma già morto per me, dati i risultati modestissimi) Partito Democratico...Andare avanti così, contro ogni regola e senza consensi, voti e numeri non è certo quanto si merita il Paese, che avrebbe bisogno invece di governabilità, unità di intenti e capacità di fare.In più, se ci mettiamo pure che gli italiani sono ormai stufi di tante chiacchiere e di pochi, pochissimi fatti, non vedo proprio perchè continuare a difendere l'indifendibile da parte della sinistra...Si prenda atto, una buona volta per tutte, che l'occasione l'hanno avuta, e che non è stata sfruttata adeguatamente, ma questo, me lo si lasci passare, era largamente in preventivo!! Noi lo avevamo detto sin dall'inizio, sin da quando questa Unione (di partiti e partitini) era stata formata a tavolino, che non si poteva sperare di rimanere aggrappati ad un consenso che non c'era già prima e che non c'è più, a maggior ragione adesso. Voler restare lì, a dispetto dei santi e di tutti quanti gli italiani non è più possibile...Noi speriamo solamente che lorsignori lo capiscano, e che finalmente antepongano gli interessi della gente che fa fatica a stare dietro alle loro continue topiche e pagliacciate, ai bassi interessi di potere e mantenimento della poltrona!! Si è arrivati al paradosso che l'astensionismo alto,una volta tanto è arrivato per lo più da sinistra, perchè ormai schifati da questa politica "non sense" di questo esecutivo. Si è arrivati al punto che in realtà come Genova, ma non solo, parte dello zoccolo duro di sinistra piuttosto che andare a votare destra ha preferito restare a casa!!!
Si tratta quindi di una doppia sconfitta...cui si potranno opporre sorrisini ironici e le solite battutine, ci si potrà dimenare finchè lo si vuole, ma il dato resta netto: la gente è stufa di una sinistra di governo morta e di un governo composito e colorito quanto litigioso e immobile. E lo ha gridato forte e chiaro...Lo capiranno?

1 commento:

vito schepisi ha detto...

Caro Giuseppe...ho letto con attenzione il tuo post, anche perchè sul tuo commento al mio un anonimo aveva sollevato "maliziose" considerazioni. Si è soffermato sull'iperbole del tuo quesito su cosa fare di più per mandare a casa Prodi ed il suo "colorito" Governo. E sulla parola rivoluzione da te usata come risposta alla domanda retorica cosa fare di più, ha introdotto di suo, evocando volontà che so non sono presenti nel tuo pensare. E' davvero singolare che a sinistra sollevi scalpore il termine "rivoluzione"! Finora con questo termine a sinistra si rappresentava un giusto movimento di popolo dinanzi all'inefficienza dei governanti, all'arroganza del potere ed alla protervia dei regimi. Immagino quale sia invece il significato da te attribuito e che non è certo l'uso della forza per scardinare il governo, benchè delegittimato dal voto popolare. Non so cosa si voglia intendere di più per spallata. Quando vince la sinistra anche per 24.000 voti in più pari allo o,oo6% e solo alla Camera, perchè al Senato andò giù, è una vittoria, ma quando vince la Cdl per il 14% in media in più e quasi un pareggio, fuori casa per giunta. La sinistra ha perso in un test elettorale, non il primo dopo le elezioni politiche, che coinvolgeva circa 12 milioni di elettori. Un test elettorale colorato di forti tinte politiche per la precarietà del Governo e per le scelte diromponti dello stesso su temi che interessano la famiglia, la sicurzza, la politica estera, il prelievo fiscale. Il Governo testava la sua credibilità e poneva al giudizio del popolo le sue contraddizioni. Il popolo ha giudicato anche le ipocrisie e le falsità di Prodi e dei suoi uomini e l'indecente comportamento dello stesso Presidente del Consiglio sleale, poco coraggioso o spesso codardo, falso e moralmente discussso. Oggi ad iniziare da D'Alema si vuole porre in contrapposizione il comportamento di Berlusconi dinanzi alle sconfitte elettorali amministrative verificatesi durante il suo Governo. E' un argomento specioso perchè Berlusconi non governava con soli 24.000 voti in più e perchè le flessioni sono state molto più contenute di quella subita in tutta Italia dal nord a sud (si ricordi il Molise e la Sicilia)dalla maggioranza di Prodi. Berlusconi non modificava radicalmente le scelte del Paese e non intaccava i principi fondanti della nostra civiltà. La lettura politica del voto di allora stabiliva che l'astenzione al voto del popolo del centrodestra era motivata dalla percezione dell'elettorato della mancanza di una maggiore decisione negli interventi considerati più tipicamente di destra (ordine e sicurezza ad esempio), mancanza di maggiore coraggio nel contenimento della pressione fiscale e soprattutto per la disapprovazione per il braccio di ferro già aperto tra Follini e la restante parte della Cdl su molte questioni e scelte. Incisero anche le problematiche economiche rivenienti dalla crisi dei mercato post 11 settembre 2001. Non ci fu nessuna spallata dell'elettorato spostato a sinistra ma solo una flessione dei voti per il centrodestra, anzi anche la sinistra subì perdite in numero di voti. Questa volta è diverso, già il Governo era in difficoltà, il braccio di ferro tra la sinistra alternativa e larghi settori della sinistra moderata mostrava già una morsa paralizzante. Dalle notizie che arrivano questa mattina la lite interna al centrosinistra è già aperta anche all'interno dell'aria cosidetta moderata, anche all'interno del nascente(?)Partito Democratico. Staremo a vedere! Ciao Giuseppe, a presto! Vito
PS: i miei post...quello di lunedì e quello di ieri sono rispettivamente nella pagina "Italia" e nella pagina "Opinioni" del quotidiano on line "l'Occidentale".