giovedì, agosto 07, 2014

"La concussione non sussiste, la prostituzione non costituisce reato". Processo Ruby, assolto Silvio Berlusconi nel processo d'Appello.


Verdetto ribaltato al processo di appello sul caso Ruby. Fatevene una ragione : i giudici della seconda sezione penale della corte d’appello di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi dalle accuse di concussione, perché il fatto non sussiste, e di prostituzione minorile, perché il fatto non costituisce reato. E ora come la mettiamo, antiberlusconiani e giustizialisti di sinistra ?

"Sono commosso, l'accusa era ingiusta e infamante, ha commentato soddisfatto Berlusconi. Il primo pensiero va ai miei cari che hanno sofferto anni aggressione. Da oggi possiamo andare avanti con più serenità. Il percorso politico di Forza Italia non cambia.".

Giustizia è stata fatta. L'assoluzione del Presidente Berlusconi decretata dalla Corte d'Appello di Milano, dopo 20 anni di accanimento giudiziario, compensa in parte la macchina del fango montata in questi anni. Quello che era evidente per me e per noi, ora lo è per tutti.

Il migliore complimento per una sentenza è quello di essere giusta, equa, obiettiva. I magistrati non hanno ceduto a una propaganda e a una pressione fortissima a tutti i livelli. I giudici hanno fatto i giudici.
Ora Berlusconi ha più autorità e l'autorevolezza per fare un atto di generosità e lungimiranza e aprire una fase nuova del centrodestra.

Occhio al dispositivo della sentenza. Lì è scritto  infatti che Berlusconi viene assolto «perché il fatto non sussiste » e non perché «il fatto non è previsto dalla legge come reato». Una distinzione che, ovviamente, «conta». E sta a significare che i giudici hanno negato l’esistenza del fatto in sé, la portata minacciosa (concussione) o foss’anche fortemente persuasiva (induzione) di quella telefonata fatta nella notte tra il 27 e il 28 maggio 2010, da Parigi verso la questura di Milano, nella persona del capo di gabinetto Ostuni.

La chiamata ci fu, ma fu solo una comunicazione di servizio tra il presidente del Consiglio in carica e un funzionario, al quale veniva segnalato che trattenere in questura Ruby poteva provocare un brutto incidente internazionale. Nessun reato, quindi. Anche in questo caso, come per la minore età di Ruby (il premier non sapeva che lo fosse pur avendo rapporti sessuali con lei), i giudici credono a Berlusconi, il quale era davvero convinto della parentela della ragazza con Mubarak.

La concussione «non sussiste», è stato decretato. Ciò significa che secondo i giudici l’intervento di Berlusconi, nella famosa serata nella quale egli si è messo in contatto con la Questura di Milano, non ha avuto alcuna valenza «costrittiva» (violenza o minaccia), come esige invece l’art. 317 c.p. che prevede il delitto di concussione (riconosciuto esistente dal giudice di primo grado).

Sul piano politico, alla luce di dove è arrivato il percorso giudiziario, forse sarebbe giusta una riflessione sulla opportunità appunto politica dell’inchiesta, che ha contribuito a aggravare nel mondo l’immagine negativa di cui l’Italia già gode, non sottoponendo a indagine fatti vergognosi e noti, ma scavando per divulgare dettagli di una vicenda vergognosa. 

Illustri giuristi, grandi firme del giornalismo, famosi politologi, voi tutti avete la mente ottenebrata da codici, pandette, da teoremi dei quali voi stessi da vent’anni siete autori e contemporaneamente succubi, secondo voi la pietra dello scandalo insopportabile è il cosiddetto bunga bunga che altro non era che allegre riunioni conviviali organizzate dal leader di un partito che rappresenta milioni di cittadini italiani e che pertanto si frappone alla fraudolenta presa del potere di una fazione politica che con mezzo secolo di guerra civile ci ha portato ad un miserando declino.

Avete cercato di "assassinarlo" per mano del Tartaglia, gli avete riversato addosso tonnellate di fango, lo avete bollato come inquisito servendovi di accuse assolutamente prive di fondamento.
Con un Paese che voi avete spinto in una situazione drammatica, avete riempito le cronache con il processo Ruby come se questo fosse il problema dei problemi.

Per la vicenda Togliatti, Teresa Noce, Nilde Iotti, vicenda nella quale la Noce moglie legittima del capo del PCI fu da costui ripudiata e distrutta politicamente, nessuno di voi si è stracciato le vesti...Cosa dire allora : evviva il comunismo della LI BE RTA' !!


Giuseppe Sagliocco
Coord. Prov. Esercito di Silvio
Forza Italia Lodi



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