giovedì, settembre 15, 2011

Manovra finanziaria 2011: verità e strumentalizzazioni

Con la manovra economica finanziaria, in questi giorni sono state poste le premesse perché l’Italia raggiunga il pareggio di bilancio entro il 2013. Lo raggiungerà per la prima volta nella storia a partire dal 1876, ed è questo un dato che ci fa capire come l’Italia abbia vissuto per troppo tempo al di sopra delle proprie risorse; questo soprattutto per colpa dell’enorme debito accumulato negli anni del consociativismo catto-comunista, che dal 1980 al 1992 ha moltiplicato per molte volte il debito dello Stato. La manovra ci è stata chiesta dall’Europa, dalla BCE, ci è stata imposta in tempi molto stretti dai mercati, questo è bene tenerlo presente per evitare strumentalizzazioni e falsità, da parte della opposizione, che ci costringono a rassicurare le istituzioni Ue sui contenuti della manovra.


Difatti, il Parlamento approvera' una manovra per 54 miliardi e il voto rappresenta un segnale importante, perche' i saldi di finanza pubblica sono stati migliorati nel passaggio parlamentare. Non c'e' stata nessuna retromarcia nel percorso di approvazione. In tre giorni e mezzo è stata formulata una manovra pari a 5 punti di Pil e sono stati raccolti i suggerimenti di tutti, anche da parte del Pd. Il Presidente Napolitano ha spinto perché venisse “portata a casa” la manovra che ci è stata chiesta dall’ Europa, in tempi brevi e con la speranza (vana) di una collaborazione da parte della opposizione; egli ha firmato il decreto e ha affermato che "E' molto importante l'apprezzamento in sede europea" (voglio aggiungere che non esistono manovre perfette, ma solo buone manovre…)


“L'opposizione critica la manovra con l'unico desiderio di dare una spallata al governo senza capire che darebbe una spallata all'Italia e con la chiara intenzione di rovinare l'immagine del presidente del Consiglio ma cosi' invece rovina l'Italia...” ha affermato il Presidente Berlusconi, dopo l'incontro con il presidente del Consiglio della Ue, Van Rompuy a Bruxelles in mattinata. Nel pomeriggio invece, il premier è volato a Strasburgo per incontrare il capo della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, e quello dell`Europarlamento Jerzy Buzek.


Nel merito, penso che l’Italia e il suo governo abbia lavorato bene per rendere la manovra più equa possibile, sia pure con il necessario rigore. Il ritocco dell’Iva di un punto dal venti al ventuno non colpisce i beni di prima necessità. Soltanto ai contribuenti più facoltosi, dai trecentomila euro in su, è stato chiesto un onere del tre per cento in più sino a quando non avremo raggiunto il pareggio di bilancio.


I costi della politica saranno ridotti con varie misure, su tutte ricordo l’abolizione delle province. A breve, tra un paio di giorni, ci sarà un decreto sul dimezzamento del numero dei parlamentari. Il pareggio di bilancio diventerà un obbligo stringente posto dalla Costituzione. In questo modo sono stati tutelati i risparmi delle famiglie ed esentati dai sacrifici le fasce sociali più deboli.





Giuseppe Sagliocco
Componente direttivo cittadino
Popolo della Libertà – Lodi
giuseppe.sagliocco@gmail.com

1 commento:

Antonio Gabriele Fucilone ha detto...

Ho preso questo articolo e l'ho messo sul mio blog.
Segui il link http://italiaemondo.blogspot.com/2011/09/manovra-finanziaria-verita-e.html.
Saluti azzurri.