mercoledì, agosto 02, 2006

La solita sinistra forcaiola...e la 7° fiducia!

Che bella novità (!!!) Prodi si scusa, poverino, di essere dovuto ricorrere alla doppia fiducia,(soltanto la settima in meno di tre mesi) sia al Senato che alla Camera, sulle liberalizzazioni e sulla manovra fiscale. Noi accettiamo sicuramente le sue improvvide scuse, e anzi, lo capiamo benissimo....più di così lui non può fare, è limitato nel suo raggio d'azione e nella sua stessa indipendenza da una solita, certa sinistra...che è forcaiola in quanto di fatto impedisce un confronto nel merito con l’opposizione e dimostra la volonta’ del governo di alzare un muro... La scusa dei numerosi emendamenti proposti dall'opposizione può servire giusto per convincere e tenere buoni "i soliti fessi" che ci credono, e che anzi poi a loro volta propugnano ciò che a loro è stato trasmesso e non spiegato!! Metodi da sinistra...porre la fiducia anche alla Camera dei Deputati dove la maggioranza non ha i problemi contabili e politici del Senato esprime lo stato confusionale in cui si trova questo governo e questa maggioranza, ogni volta che si trova di fronte ad un dibattito parlamentare di merito. Per sfuggire alla discussione degli emendamenti essa si rifugia in se stessa, di fatto commissariando il Parlamento, che diviene un organo di ratifica della dittatura della maggioranza. Maggioranza che non consente una verifica ma impone una volonta’ precostituita. Peccato che il Capo dello Stato predichi al vento. Le sue sagge parole dovrebbero pur contare qualcosa almeno per chi lo ha eletto in solitudine. Invece l’apprezzamento giunge da chi invece non l’ha eletto e questo la dice lunga sulla coerenza con cui questa arrogante maggioranza, che con atteggiamenti tipici da nuovi fascisti rossi si regola anche nei confronti della massima istituzione della Repubblica!!! E' vero: è quel "colpo di spugna" che qualcuno ha sempre temuto potesse arrivare dal governo Berlusconi e che invece arriva da quello Prodi. Comunque, detto questo, se l'indulto può avere l'effetto di dare finalmente una spallata a quel pericoloso giustizialismo forcaiolo e grossolanamente populista di una certa sinistra, allora ben venga l'indulto... Per intenderci, se proprio devo scegliere forzatamente, con la pistola alla tempia tra Mastella e Di Pietro, non ho dubbi: scelgo Mastella. In quanto a Di Pietro, avendolo visto in tv nella sua ormai giornaliera protesta anti-indulto, ribadisco: si dimetta ed esca dal governo. Troppo comodo andare in piazza a protestare, come se fosse all'opposizione, e intanto però rimanere al governo! Nel caso del centrosinistra mi sembra proprio che la differenza cominci a farsi abissale,tra "la serietà al governo" da loro tanto sbandierata e la effettiva produttività del governo Prodi; e questo nonostante un programma lungo come un elenco del telefono che avrebbe dovuto mettere tutto in chiaro prima. Vediamo qualche esempio? In politica estera ci doveva essere una rottura rispetto alla linea filoamericana di Berlusconi. Ci doveva essere un ritiro in tempi rapidi delle truppe. E invece in Iraq l'esercito ci sta ancora, la missione in Afghanistan è stata rifinanziata e D'Alema va d'amore e d'accordo con la Rice... Ci doveva essere una riduzione dei costi della politica. e invece il nuovo governo tra ministri e sottosegretari ha raggiunto il record storico di oltre cento componenti... Ci doveva essere la concertazione su tutto. E invece alle categorie le liberalizzazioni sono arrivate a sorpresa. Ci doveva essere massimo rigore contro i reati finanziari. E invece sono finiti nell'indulto-colpo di spugna pure quelli. Ci doveva essere il massimo rispetto del dialogo parlamentare. E invece vanno avanti col voto di fiducia. Non ci doveva essere occupazione di tutte le cariche lasciando così all'opposizione ruoli di garanzia. e invece si sono presi tutto... Insomma, tra il dire e il fare c'è di mezzo davvero il mare...Saluti azzurri

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