Egregio Direttore, nel ringraziarla anticipatamente per la sua gentilezza e disponibilità, intendo rubarle ancora un poco di spazio per delle riflessioni. Ebbene sì....ho sempre votato FI prima e PDL adesso, ho la tessera dal 94 e credo nel Presidente del Consiglio in carica nonché nel suo esecutivo, quindi sono uomo di centrodestra sicuramente. E allora? La maggior parte delle persone (toh, chissà come mai...) che mi scrivono o che rispondono alle mie lettere non appartengono mai alla sinistra a detta loro, ma sono sempre guarda caso gente estranea a tutto e a tutti.... Bah... sarà...ma ho i miei dubbi. Mi chiedo se basti, come dato concreto oppure no il fatto di aver vinto tutte le elezioni da due anni a questa parte, (politiche, europee, amministrative, sempre...) e cosa è invece il dato concreto se non la legittimità a governare che è figlia delle scelte degli italiani, dellamaggioranza che democraticamente ha deciso così!! Mi dispiace che a qualcuno, anzi a più di qualcuno a quanto pare,questo dia fastidio o non faccia piacere, ma è la sovranità popolare a decidere, in democrazia!! Senza Berlusconi, il declino (supposto) e tutti i guai e problemi di questo mondo in Italia probabilmente sarebbero dieci volte di più... chi può dirlo; invece pare che tutto il male dipenda dal Capo del Governo!!! Esagerato...Il messia non esiste ma tocca a noi capire e andare dalla parte giusta o comunque da quella che si crede la meno sbagliata, e io credo che se ci fosse la sinistra (ma con chi poi?) a governare l’Italia staremmo senz’altro peggio... io la penso così. Da parte dei cosiddetti «realisti»(guarda caso ripeto, mai di sinistra o antiberlusconiani eh....) si ritiene che il governo sia «un governo che fa ridere i polli» e di cui all’estero «si vergognano gli italiani». Beh, bisogna però sempre vedere e capire di quali italiani si tratta. Certo quelli che odiano Berlusconi e i sinistri in genere sono contro di lui «a prescindere», e anche la stampa che lo denigra è stampa favorevole certamente alla sinistra, e che quindi altro non fa che il suo gioco, cioè portare acqua al mulino della sinistra stessa e dell’antiberlusconismo. Sono d’accordo che la politica è spesso «sporca», è una strada senza uscita e come la storia ci insegna quando il bicchiere sarà pieno e la gente stanca ed esasperata forse cambierà qualcosa, ma la colpa dello sfascio delle istituzioni non viene certo da adesso. Non mi faccio abbindolare dalle parole come qualcuno pensa, bensì vedo senza pregiudiziali il buon lavoro svolto e soprattutto cerco di valutare le capacità di fare di ideare di progettare e di portare a termine che nel premier ci sono, sono innate mentre ahimè, negli altri non intravedo... ma questa è una scelta personale di ognuno!!! Il dato che mi fa paura è che poi chi si lamenta di Berlusconi, magari vive in Venezuela Paese illiberale per definizione costituito su una dittatura militare di Chavez, il quale è amico di Cuba e di tutti i Paesi comunisti possibili e immaginabili, oltre a essere ovviamente antiamericano. Non scherziamo... il Venezuela èun Paese ove non esiste opposizione e chi parla o si ribella viene sbattuto in galera o messo in grado di non nuocere... ma non scherziamo nemmeno, a paragonare il Venezuela con la nostra Italia!! Il Presidente si è votata una legge incui è prevista la sua rielezione a vita!!!Altro che leggi ad personam....Ringrazio in ogni modo chi mi scrive e chi mi risponde e vorrei dire qualcosa anche su come invece la sinistra, dagli ex comunisti agli odierni PD e IDV prima amava il popolo, ora diffida di esso,e spiego il perché: quando c’era la Festa dell’Unità si percepiva ovunque un’atmosfera popolare in ogni angolo, ora la sinistra chiuse le insegne dei vecchie grandi partiti è diventata supponente, schifiltosa, sussiegosa, terribilmente e odiosamente snob!! Essere «popolari» non significa necessariamente condividere tuttociò che la maggioranza della gente fa dice e pensa. Significa però non avere un pregiudizio da pedagoghi che considera il popolo immaturo, istintivo, irrazionale: un minore da educare (o rieducare) da tenere a bada da disciplinare con le buone o con le cattive. Fate attenzione alle parole adoperate dalla sinistra intellettuale che disprezza il popolo; ogni volta che perde una elezione, comincia a sinistra il rito della interrogazione e dell’auto auscultazioneche fa perno sempre sulla stessa domanda: perché il popolo non ci vota? Ma per forza non la vota (più) perché sente di non poter dare serenamente il proprio consenso a chi si sente investito, del tutto arbitrariamente, da un complesso di superiorità, da cui deriva un invincibile senso di antipatia. Prima di interrogarsi sugli altri, la sinistra snob (e non) farebbe bene a interrogarsi sui suoi insuccessi!! Meglio tardi che mai.....
Giuseppe Sagliocco
Popolo della Libertà Lodi S.Bernardo
mailto:S.Bernardogiuseppe.sagliocco@gmail.com
Giuseppe Sagliocco
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