venerdì, agosto 31, 2012

Casini, Udc e cattolici in politica: contraddittori e incoerenti


Perche la Chiesa continua a proclamare Casini come suo difensore?
Le nuove generazioni hanno bisogno di avere una visione della società, capire dove si sta andando, cosa si sta costruendo. Ecco allora l’importanza dei cattolici nella politica a dare linfa e sostanza alla politica del fare. Guardiamo al futuro nel solco della migliore tradizione, quella di Don Sturzo e De Gasperi.
Pier Ferdinando Casini invece, in assoluta autonomia, ha deciso l'alleanza con Vendola e Sel oltre che con il Pd di Bersani. Il capo dell'Udc si professa strenuo difensore dei valori cristiani, salvo poi allearsi con il diavolo per un vile calcolo di convenienza politica, tirando per la giacchetta quel mondo cattolico che è il bacino principale dal quale l’Udc attinge i voti.
Eppure il Cardinale Bertone e il Presidente della Cei Bagnasco si erano già lamentati del fatto che la UE avesse lasciato sola l’Italia quanto alla questione immigrazione. Mentre Magdi Cristiano Allam si batte perche nello stato europeo vengano inserite le radici giudaico-cristiane dell’Europa, che cosa ha fatto Casini?
Ognuno può votare Casini e il finto centro che va con la sinistra, ma a mio modo di vedere, i cattolici non possono votare il centro e in particolare Casini, che nulla fa per sostenere i principi cristiani. L’ultimo arrivato nel popolo di Cristo, quel Magdi Allam Cristiano di cui sopra, è certamente più benemerito di questo Casini nel tentativo di mettere in guardia i cattolici dalla islamizzazione strisciante e crescente.
Casini vorrebbe rifare un “centro” riunendo cattolici e laici, atei e agnostici, quando poi le varie posizioni su questioni etiche sono inconciliabili e contrastanti? Ci spieghi come....Quali possono essere, i punti di convergenza per un governo di coalizione tra Udc Sel e Pd?
La Chiesa, ha già espresso un "no"deciso ai cattolici ad allearsi con Vendola e la sinistra del Partito Democratico.
La convergenza sui valori non negoziabili trova e deve pertanto trovare un naturale riferimento nella casa comune dei moderati. Il segretario del Pdl Angelino Alfano del resto ha ribadito che i cattolici già oggi hanno trovato nel Pdl un partito che ha sempre difeso i loro valori «non a chiacchiere o a parole, ma con leggi sulla vita, la famiglia e tutto ciò che attiene ad un sistema di valori».
Non si tratta, però, di rifare un partito confessionale, tutt’altro. Noi vogliamo una casa comune che su valori cristiani aggreghi varie anime, quella popolare, socialista, liberaldemocratica, riformista.
Un partito che crede nella difesa incondizionata della dignità di ogni singola persona umana, nella famiglia, nella comunità. Che vuole più società e meno Stato, che difende l’impresa, il lavoratore e non il posto di lavoro, che crede nella sussidiarietà, nella libera istruzione, nella responsabilità di chi amministra e dunque nel federalismo solidale, nel merito come condizione per tornare a crescere.

La brusca virata di Pierfurby verso Vendola e Bersani ha lasciato perplesso e disorientato gran parte dell'elettorato Udc, che critica fortemente la scelta autoritaria fatta dal suo leader. Occhio a chi svende i valori cattolici pur di difendere poltrone.


Giuseppe Sagliocco - Lodi

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