venerdì, maggio 06, 2016

LODI: da Guerini a Uggetti...LUI E' PEGGIO DI ME !!


Simone Uggetti ha preso il posto di Lorenzo Guerini come sindaco dopo essere stato per due volte suo assessore. Tanti i titoli sui giornali in questi giorni: Guerini, vicesegretario del Pd: "E' persona corretta". Gli investigatori: "Gara cucita addosso alla Sporting Lodi". La denuncia di una funzionaria del Comune: "Subìto pressioni". La difesa: "Agito per il bene della città". I pm: "Intercettazioni decisive, abbiamo seguito in diretta la realizzazione del bando".
Il sindaco di Lodi, Simone Uggetti (Pd), è stato arrestato dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza per turbativa d'asta. E' accusato di aver favorito, facendo confezionare "un bando su misura", la società Sporting Lodi nella gestione delle piscine comunali scoperte della città. Insieme a lui è stato arrestato anche l'avvocato Cristiano Marini, consulente della Sporting. L'accusa che viene mossa loro è turbata libertà degli incanti: avrebbero "alterato il libero svolgimento della gara" attraverso "il confezionamento del bando con l'espresso riconoscimento di punteggi che potessero in concreto favorire la Sporting Lodi SSD e garantirle il buon esito dell'appalto". La finalità: "ottenere vantaggi per sé in termini di consenso politico elettorale e per la società aggiudicataria". Uggetti si difende affidando al legale la sua reazione dopo l'arresto: "Ho agito per il bene della città come ho sempre fatto". Sogno o son desto? Qui carta canta signori miei…ci sono le intercettazioni, l’ex Sindaco (quando si dimetterà?) non cerchi di prendere per i fondelli noi cittadini e la nostra intelligenza.
Il sindaco che fa pressione su una dipendente comunale per scrivere requisiti sempre più stringenti per un bando scritto su misura. La dipendente che denuncia in Procura e viene rimossa. Un avvocato che rappresenta la società privata che vince la gara ma è anche consigliere di una partecipata del Comune. Infine, computer formattati per cancellare le eventuali prove.
L’arresto, hanno spiegato i pm è dovuto al pericolo di reiterazione del reato, ma soprattutto "per l'alto rischio di inquinamento probatorio". Secondo i pm i due avrebbero "in alcuni casi anche con successo nascosto prove indispensabili per la ricostruzione di fatti". Anche "formattando dei computer in loro uso".
In realtà non c’è niente di nuovo. Il partito di Renzi è recordman di corrotti inquisiti, arrestati. Un vero habitué. Altro che chiacchiere, un partito di mazzette e di corrotti, un vero disastro. Una vergogna senza fine !!
Bisogna aggiungere ancora qualcosa a questo schifo? Si, una cosa…Uggetti dimettiti !!
P.s. Naturalmente chi vota CONTRO i propri interessi continuerà imperterrito a farlo, negando anche la evidenza dei fatti, difendendo e rivotando certi personaggi e un sistema di potere ormai consolidato grazie al quale da tanto, troppo tempo la sinistra fa il buono e cattivo tempo in città...

Giuseppe Sagliocco

Lodi

giovedì, marzo 17, 2016

Senza contratto e con progressioni economiche bloccate. Cosa fanno i sindacati?


Egregio Direttore, 
vorrei parteciparle una problematica di lavoro molto sentita, che riguarda enti e lavoratori pubblici ma non solo. Il sottoscritto si occupa di Relazioni Internazionali e in particolare di Cooperazione Internazionale al Comune di Milano. Ecco, quello che vorrei far conoscere a tutti è il fatto che dall'01.01.2015 le progressioni economiche orizzontali sono sbloccate. Cosa significa?
Che le limitazioni al trattamento economico individuale dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, aventi fonte nei commi 1 e 21 dell’art. 9 del citato d.l. n. 78 del 2010, hanno esaurito la propria efficacia precettiva il 31.12.2014. Tale conclusione è indirettamente confermata dall’art. 1, comma 256, della legge di stabilità per il 2015, n. 190 del 2014.
Ne consegue che, in forza dell’ultima legge di stabilità, la protrazione delle dinamiche di contenimento retributivo del personale delle pubbliche amministrazioni ha interessato:
I) la procedura di contrattazione collettiva (art. 9, comma 17, del d.l. n. 78 del 2010);
II) i meccanismi di adeguamento retributivo per il personale non contrattualizzato (art. 9, comma 21, primo periodo);
III) le progressione di carriera economiche per il personale in regime di diritto pubblico, con le eccezioni individuate all’epoca dal legislatore (art. 9, comma 21, secondo periodo).
Tale conclusione risulta avvalorata dalla circolare del Ministero dell’economia e delle finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, n. 8 del 02.02.2015, che, nel paragrafo relativo al “Trattamento economico del personale”, chiarisce quanto segue: “a partire dal 01.01.2015 cessano, tra l'altro, ferma restando l'impossibilità di riconoscere arretrati per gli anni dal 2011 al 2014, gli effetti delle norme di contenimento delle spese di personale previste dall'articolo 9 del decreto legge n. 78/2010 concernenti il blocco dei trattamenti economici individuali (commi 1 e 2) ed il blocco economico delle progressioni di carriera comunque denominate e dei passaggi tra le aree (comma 21, terzo e quarto periodo), già oggetto della circolare n. 12/2011 del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato che, come noto, sono state prorogate fino al 31.12.2014 dal D.P.R. 04.09.2013, n. 122.
A puro titolo conoscitivo, segnalo che il Sindaco del Comune di Verdello ha formulato una richiesta di parere in merito alla possibilità di effettuare progressioni economiche orizzontali negli enti locali.
Si resta in attesa di conoscere una pronuncia di orientamento generale al fine di attuare, in vista della formazione dei contratti aziendali per l'anno in corso e delle risorse spendibili in termini finanziari, comportamenti in linea con le disposizioni di finanza pubblica in tema di contenimento dei costi del personale così come ribaditi nel citato art. 256.
In base a quanto esposto, pertanto, le limitazioni al trattamento economico individuale dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, hanno esaurito la propria efficacia precettiva il 31.12.2014. Ma chi gestisce il lavoro? I sindacati. Purtroppo per noi. Questi sindacati ancora ancorati a schemi ideologici superati, stanno affondando l'economia italiana. Sanno solo tutelare il "non lavoro" con una forma organizzata di "non lavoro" lo sciopero. La domanda quindi è: a cosa servono quindi i sindacati; cosa fanno o hanno fatto in questi anni? Perché non ritengono essenziale richiedere una nuova progressione orizzontale dei dipendenti tutti, laddove si consideri che già gli stessi lavoratori, oltremodo vituperati e maltrattati, non vedono rinnovato il loro contratto dal 2009 ad oggi? Val bene ricordare che senza progressione economica (con relativi arretrati spettanti per legge) nel 2016 si percepiscono gli stessi identici emolumenti percepiti dall'anno 2009! Grazie. Saluti. 

Giuseppe Sagliocco - Lodi 


giovedì, febbraio 11, 2016

Politica e "politicanti"...bella la vita!


Se ne parli bene e convintamente, esageri...se ne parli male, nel senso che non condividi certi modi di fare, sei brutto sporco e cattivo. Ma allora, si può sapere? In questi giorni e settimane si legge un po’ dappertutto di riscosse, rivincite, di “uniti si vince” e robe del genere da parte di quel che resta del mio partito, Forza Italia. Mi pare però, che alle parole non seguano i fatti. 

Io auguro certamente grandi carriere politiche ai miei amici di Lodi e del lodigiano, che appoggerò anche con i miei pochi voti. Questo per far capire che nessuno, e men che meno io (che mi considero e sono una risorsa positiva da cui eventualmente attingere e non un oppositore da esautorare) vuole loro togliere “lo spazio” che faticosamente giorno dopo giorno si conquistano sul campo, e che un domani gli consentirà di fare ciò cui fortemente aspirano e per cui si impegnano con profitto sul territorio...

Continuo però ad avere l’impressione, magari mi sbaglio, che chi può cerca soltanto di mantenere in tutti i modi possibili, le rendite di posizione e un po’ di quel piccolo potere ottenuto in questi anni in qualità di nominato (da altri nominati…ndr).

Ecco, il grande problema, secondo me, sono i “parassiti” senza voglia di lavorare che credono che la politica sia un modo come un altro per "sbarcare il lunario". Difatti, essi hanno capito che essere eletti permette loro di campare benissimo, dovendosi solo preoccupare di non uscire dal meccanismo. Dello Stato, dei Conti, della Gente non importa loro un fico secco, se non dei voti che servono loro per essere rieletti.

A partire dal 2011, quando SB si prestò alle “larghe intese” anziché combattere per opporsi al colpo di stato, quella gran parte di elettorato l'ha persa e non la riconquisterà mai più, comunque decida di chiamare e di organizzare la sua futura formazione, movimento, partito o quel che sarà. Allora doveva tirar fuori gli artigli, non adesso, dopo che non gli restano intorno che quattro gatti, per lo più lecchini e nominati.

Il Cav. non ha considerato un particolare: i "non-votanti" ad oggi, in grande parte hanno abbandonato il suo partito non per colpa di chissà chi, ma solo per colpa sua! Chi votava per Pdl e Forza Italia, visto che i nominati uno alla volta passavano dall'altra parte, lui compreso (vedi appoggio a Monti e Letta e patto del Nazareno), sono rimasti talmente disgustati, che si rifiutano di votare per un Centrodestra così. 

Cosa si vuole rinnovare adesso? Ma non avete ancora capito che siamo alla fine  e che il futuro è dei cinesi, degli africani, degli arabi e dei loro petroldollari e dei musulmani che ci stanno invadendo giorno per giorno. 

Questa classe politica dovrebbe essere sotto inchiesta per palese incapacità, inettitudine, dilettantismo, corruzione e per alto tradimento della patria, visto che apre le porte dell'Italia al nemico che ha dichiarato la guerra santa contro l'Occidente, la sua cultura e la sua civiltà.

E qui si parla ancora di nuove aggregazioni, nuovi partiti, programmi per il futuro, rinnovamento. Quelli ci invadono e questi chiacchierano. Sveglia. Anzi, no, continuate pure a dormire. Tanto, se non l'avete capito fino ad oggi, non c'è speranza.


Giuseppe Sagliocco
Iscritto e militante FI dal 1994
Lodi




martedì, gennaio 26, 2016

La cultura dell'antifascismo


I pubblici poteri, avvalendosi dei mezzi di comunicazione di massa, quale la televisione di Stato e tutta la stampa periodica di una qualche importanza, hanno costruito quella che potremmo chiamare la “Cultura dell’antifascismo“, quale ideologia ufficiale del nuovo regime, che ha sostituito e che si contrappone a quella precedente del Fascismo. Tale ideologia si basa su un’interpretazione faziosa e distorta della Carta Costituzionale.
A livello dottrinale la cultura italiana è tuttora dominata da una ideologia di ispirazione marxista che, pur adattandosi ai tempi, fa proprie quelle istanze di totalitarismo che l’hanno sempre contraddistinta. Si giunge a sostenere che solo alcuni partiti sono legittimati a governare, quelli che vengono ritenuti vicini al popolo, quali sarebbero appunto quelli di ispirazione e di origine marxista. 
Partendo dal presupposto che la Costituzione si contrapponga al precedente regime fascista, si ritiene che i valori morali, dei quali la Costituzione è portatrice, siano quelli individuabili in contrapposizione al Fascismo, come se questo fosse l’unico totalitarismo esistente, e l’unica possibile fonte di ogni male. 
La Costituzione in realtà tutela tutti i diritti umani, e non soltanto quelli che si ricollegano alle vicende storiche dell’Antifascismo.
Il richiamo è dunque in larga misura riduttivo ed ambiguo: i precetti costituzionali hanno voluto condannare non solo il Fascismo, ma ogni tipo di Stato totalitario, ed ogni violazione dei diritti umani che venga commessa. La Costituzione è antifascista nella stessa misura in cui è contraria ad ogni forma di totalitarismo, dallo Stato comunista ai regimi teocratici del terzo mondo, basati sulla Sharia.
La Costituzione ha garantito coattivi valori universali, istituendo un regime democratico e liberale, basato sul rispetto dei diritti umani, e non ha voluto escludere solo il Fascismo, ma ogni regime assoluto che violi tali diritti.
Altrettanto antitetico è il trattamento riservato all’opinione che si abbia degli uni e degli altri. Nel dibattito politico si distinguono crimini che è doveroso ricordare, e dei quali non può essere cancellata la memoria, da altri che è altrettanto doveroso dimenticare; crimini che è doveroso punire, da altri che è doveroso perdonare.
Così ad esempio, l’avere un passato comunista e l’averne approvata ogni aberrazione, anziché essere oggetto di riprovazione, costituisce il fiore all’occhiello di ogni prestigiosa carriera. E la carta vincente, quella che apre la porta ad ogni successo, è proprio l’adesione e l’attiva militanza in quella ideologia. 
Questa impostazione, che viene propagandata attraverso il dibattito politico, ed inculcata alle nuove generazioni attraverso la scuola pubblica, altro non è che squallida propaganda politica, che distorce la verità storica, così come la portata dei precetti costituzionali.

Giuseppe Sagliocco - Lodi

lunedì, novembre 30, 2015

Liberalmind: Ribellione Nazionale....il Blog !!

Parteciperò, come uno dei redattori al Blog: 
Ribellione Nazionale
Blog di politica, economia, storia, attualità, costume, che si occupa principalmente di denunciare le infinità di ingiustizie che subisce il popolo italiano dal suo stesso governo e da altri, il nostro obiettivo è tornare alla grandezza che fu della nostra nazione ai tempi dell'Impero Romano, la nostra epoca d'oro.

lunedì, agosto 03, 2015

L'Italia NON è un Paese Islamico.


In questa terra, santa, c’è nato Francesco d’Assisi, e anche Caterina da Siena, Benedetto da Norcia, Chiara d’Assisi, Rita da Cascia, Tommaso d’Aquino, Pio da Pietrelcina, Giovanni XXIII, fino ad arrivare alla “Radio dell’Aldilà” Natuzza Evolo…
Pietro e Paolo scelsero l’Italia e Roma per continuare l’Opera del maestro.

E Roma scelse CRISTO per Fede.
Mi turba e mi sconvolge questa folle corsa verso l’affratellamento forzato con chi mio fratello non vuole essere. Con chi, quotidianamente, minuto dopo minuto, manifesta un odio irreversibile verso tutta la mia Storia e la mia Cultura. Con chi piscia sulle maestose opere d’Arte dell’Occidente progredito e libero.

Con chi mi invade cercando di cacciarmi fuori dalla mia terra. Con chi non mi concede in casa sua  la stessa libertà che pretende in casa mia. Con chi pretende di farmi tornare indietro di mille anni, quando i mori sbarcavano col sangue agli occhi sulle mie spiagge per violentare e ammazzare.

Mi fa pensare questa invasione contraddittoria fatta da maschi giovani e forti che “scappano dalle guerre” lasciando in mano al “nemico” donne, vecchi e bambini. Ai miei tempi, la gioventù temeraria combatteva proprio per difendere casa e famiglia.

Infine, mi rompe i maroni la finta bontà di certo marciume sociale e morale che, pur di passare per santo o giusto, sta consegnando martiri a cotanti carnefici...a buon intenditor, poche parole !!|

Assassini, stupratori e drogati ce n’è ovunque, ma è innegabile che i peggiori crimini, oggi, non parlino italiano. 
Dobbiamo consegnare le gole alla lama ogni volta che usciamo di casa, sperando che non sia il nostro turno, o possiamo contare su leggi restrittive e che garantiscano la sicurezza e la tranquillità?

Fermare gli sbarchi e rimandare i clandestini nei loro Paesi non è peccato: è sacrosanto!
Il peccato, mortale, è consegnare un Paese libero alla tirannia. Soprattutto a quella fanatica e macellaia.
Fra me e me. Perché Cristo non sia crocifisso due volte.


Giuseppe Sagliocco - Lodi

martedì, luglio 28, 2015

E Berlusconi alzò la voce: l'Italia non è in vendita.


L'Italia in vent'anni ha subito venti colpi di Stato. Il nostro Paese non è una democrazia. L'ultimo governo eletto dal popolo fu il nostro, quello del centrodestra eletto nel 2008. Dopo le manovre dell'ex capo dello Stato Giorgio Napolitano e dei tecnici di Bruxelles per portare Mario Monti a Palazzo Chigi senza farlo passare per le urne, gli italiani hanno dovuto subire due governi, quello guidato da Enrico Letta e quello presieduto da Matteo Renzi, che non sono stati eletti. 

"Siamo una democrazia sospesa, tuonò Berlusconi, e  dobbiamo esserne consapevoli tutti quanti". Nemmeno a Renzi la manda a dire: "Abbiamo un presidente del Consiglio che non è nemmeno stato eletto parlamentare e che governa con una maggioranza che ci è stata usurpata, questo governo è frutto di un colpo di Stato, l’ultimo governo davvero eletto dal popolo è stato il nostro". 

E ancora: "L’Italia non conta nulla in Europa perché il premier (Renzi, ndr) è venuto fuori da giochi di palazzo e non dal consenso del popolo".
Merkel e Hollande, poco prima dell’Eurosummit hanno incontrato Tsipras. A quel tavolo l’Italia non c’era e il premier, di fatto, è stato snobbato da Francia e Germania. Il peso politico di Renzi nella politica internazionale è sempre stato irrilevante, basti pensare come ha gestito l’emergenza immigrazione in sede europea. Con la crisi greca è arrivata un’ulteriore conferma.

Si dice da tempo, da anni, che la prossima Grecia potrebbe essere l'Italia, oppure la Spagna. L'una vale l'altra, circa. E se così fosse, da oggi, con quanto sta succedendo ad Atene, abbiamo ben chiaro a cosa andremmo incontro, roba che il massacro sociale firmato dalla "premiata ditta" Mario Monti ed Elsa Fornero sembrerebbe un po' di solletico sotto ai piedi. Il punto è che non possiamo dormire sonni tranquilli. Abbiamo un premier, Matteo Renzi, che promette mille riforme e ne conduce in porto cinque, per giunta pasticciate (o irricevibili)...

Accadde che allora Berlusconi, premier in carica, venne convocato di notte durante un G8. Un summit nel summit: presenti Angela Merkel, Nicolas Sarkozy, Josè Zapatero e Barack Obama. Il Cav si trova di fronte a un diktat: se l’Italia non vuole fallire, deve accettare un prestito del Fmi, e in buona sostanza farsi commissariare, come accade oggi alla GreciaVengono offerti prima 30, poi 50 miliardi. Berlusconi rifiuta, spiega che le cose non stanno così, ma questi insistono. La Merkel rilancia: 70 miliardi. Berlusconi alza i toni. I miliardi diventano 90. Berlusconi si alza e se ne va alzando la voce: L’Italia non è in vendita.

Come ormai noto, il problema Germania e Francia lo risolsero in altro modo. Visto che non riuscirono a comprare l'Italia, via Napolitano si vendettero Berlusconi. Da allora il voto non ha più contato nulla, come oggi in Grecia. Ci hanno dato prima Monti, poi Letta e ora Renzi, e per di più le cose sono solo peggiorate. Pensiamoci. È questa l'Europa (ed è questa l'Italia) che avevamo sognato?


Giuseppe Sagliocco
Esercito di Silvio - Lodi

domenica, giugno 28, 2015

La gente, la politica e l'empatia. Il caso Forza Italia.


La gente se ne fotte delle elezioni perché la politica se ne fotte della gente (scusate il francesismo). Questa e' la sconfitta più grande della politica. Il centrodestra poi si e' suicidato per colpa di chi pensava che "fare politica" significava farsi gli affari propri. Diciamo che Berlusconi sceglieva meglio i giocatori del Milan che i rappresentanti delle proprie liste...E' stato tradito dai più vicini a lui. Gente che godeva dei suoi trionfi e poi nel momento della difficoltà lo hanno abbandonato. Esseri piccoli, irriconoscenti. Forza Italia è ridotta così non per colpa dei Magistrati, non per colpa degli avversari politici,  ne della recessione economica mondiale. Il crollo del centrodestra è colpa del centrodestra. Ma la Liguria ci ha insegnato, per fortuna, che è possibile risorgere. basta scegliere persone per bene, oneste e capaci. RIPETO PER BENE, ONESTE E CAPACI. Gente che si paga la casa coi propri soldi, per intenderci, persone che non si fanno offrire le vacanze in posti esotici, gente che oltre a belle tette abbia anche un minimo di cervello e che abbia almeno presenziato per cinque minuti sotto un gazebo...o che sia iscritta attiva e militante sul campo e a tutto tondo dal 1994. Ma dove credono di andare tutte e tutti sti neofiti e/o carneadi, praticamente sconosciuti che da un paio di anni si interessano appena di politica e vogliono già fare i sindaci, deputati e senatori? Arrivano all'improvviso, portati da qualcuno e ti passano davanti così, senza MERITO...magari fossero bravi,  ma sono spesso giovani senza esperienza alcuna ma che "appartengono" al mazziere di turno, e che non possono che fare danni con la loro arroganza e prosopopea. La componente umana, in politica è fondamentale!! Chi non ha empatia ne una certa simpatia non porta a casa voti ma defezioni per il partito. SVEGLIA!!                                                                                

martedì, giugno 09, 2015

Io un nome ce l'avrei per Forza Italia....si tratta di SIMONE FURLAN ideatore dell'Esercito di Silvio


L'integrazione dei rom, o zingari che dir si voglia, è diventato un problema perché la «Repubblica fondata sul lavoro» tollera o, addirittura facilita, che ci siano immigrati che non lavorano, che vivono a spese della collettività che li ha accolti, che continuano a comportarsi secondo regole e costumi loro propri. Un Paese normale, che si rispetti, che voglia essere rispettato, e non sia prigioniero dei propri pregiudizi, per quanto nobili essi gli sembrino, dovrebbe dire chiaramente a chi vuol venire da noi quali sono le nostre leggi e quali i nostri costumi e che se vuole vivere in Italia si deve adeguare agli uni (i costumi) e rispettare le altre (le leggi). 

Chi non si adegua, lo si rispedisce al proprio Paese di origine o dal quale proviene. L'emergenza immigrazione, come ogni estate, infiamma il dibattito politico. L'ultima "trovata" è del premier, Matteo Renzi, che in buona sostanza paga pur di riempirci di immigrati. Il governo, in estrema sintesi, promette incentivi ai Comuni che ospiteranno i profughi. Una proposta che ha scatenato la durissima reazione della Lega Nord, che annuncia il blocco delle prefetture. Una proposta, che come appare con tutta evidenza, comporta dei costi per lo Stato. E dove li prende, Renzi, questi soldi? Facile: dalle nostre tasche. Magari con una nuova tassa. Basta!

Capitolo Forza Italia: essa ha motivo di esistere fino a quando esisterà Berlusconi. Un Presidente unico, inimitabile, preparato sempre e chiaro nell'esposizione, lungimirante nella propria visione politica, sociale ed economica, sapientemente ironico e distaccato anche verso chi, strada facendo lo ha abbandonato. Purtroppo però, se il Cav. non farà spazio ad un valido leader, (che poi se la potrà giocare con Salvini alle primarie di coalizione per la premiership) i nostri elettori confluiranno nel PD di Renzi, che intanto non avrà più l'ala di sinistra estrema scissa nel frattempo, o nella Lega e addirittura qualcuno in FdI con il risultato che Renzi rimarrebbe al potere per 20 anni. 

Io un nome da suggerire ce l’avrei, si tratta di Simone Furlan, giovane imprenditore veneto, leader e creatore dell’Esercito di Silvio, di cui orgogliosamente faccio parte dal 2013 in qualità di coordinatore provinciale di Lodi. E’ giovane, capace, già membro dell’Ufficio di Presidenza di FI e carismatico al punto giusto da poter continuare sulla strada intrapresa, ampliando la propria leadership;  Occorre fare presto però, ma non ci si può presentare alle elezioni con nemmeno l'elenco delle cose immediate da fare e da cambiare. 

E basta con i soliti “nominati” che non hanno ne portano un solo voto alla causa, ma solo benefici ai loro portafogli!! Non ci si presenta senza un programma dove si parli dei problemi che la gente si trova ad affrontare tutti i giorni. Si è solo parlato di legge elettorale, di immigrazione e di corruzione. Per carità tutti punti validi, ma la priorità non è solo quella a mio avviso, la priorità è il fisco il fisco il fisco. Le tasse le tasse le tasse!! La gente è strozzata tutti i giorni e i politici non sanno fare altro che salotto nelle trasmissioni...Non si andrà mai da nessuna parte in questo modo.

La persecuzione giornaliera del fisco fa si che la fiducia venga a mancare a qualsiasi livello. Politici, o pseudo tali, voi non avete capito nulla, niente, nada... Grazie alla Lega Nord siamo riusciti a prendere alcune regioni. Il Presidente SB deve ripartire riunendo tutti i moderati e quindi i partiti di centrodestra e cacciare via un po' dei nominati regionali e provinciali e dei Club ad esempio, che non hanno prodotto una politica positiva per Forza Italia, a mio avviso. 

Solo poltrone e prebende inutili date a persone che non avevano ne hanno alcuna autonomia o capacità decisionale e che rispondono solo al “capetto” di turno e non anche ai militanti agli attivisti e agli iscritti. Stesso discorso vale pure per i coordinatori provinciali, e dove ci sono, comunali: sono solo dei servi sciocchi del "potente" regionale di turno come scritto prima, che a sua volta è li perché da anni ha fatto una corte spietata all'ex coordinatore e “signorotto” in FI................tutto molto triste !! Affidiamoci, come sempre, a Silvio Berlusconi e confidiamo in Simone Furlan. Non vedo molte alternative...



Giuseppe Sagliocco
Coordinatore Prov. Lodi 
Esercito di Silvio - FI 


venerdì, aprile 17, 2015

FI: PASSO INDIETRO E PAUSA DI RIFLESSIONE




Gentile Direttore, 

ebbene si, è dura ma lo ammetto. Non esistono rocce che non si sgretolano, ci sono alcune che ci impiegano più tempo...ma prima o poi si sgretolano anche le più forti.

Sono sempre più a disagio nella situazione paradossale di un partito che è ormai costituito solo di “nominati da altri nominati” !! Allora faccio un passo indietro, dopo 20 anni circa di attivismo e di militanza sul campo, gratuita e disinteressata per FI; ho altre priorità nella vita, e la politica non mi dà da mangiare, anzi fa “mangiare" altri, forse. La polemica ci sta tutta da parte mia, ed è figlia della rabbia e della impotenza. Oggi la partecipazione alla vita politica di un Paese viene intesa da taluni esclusivamente come un mezzo per raggiungere un fine, e si concretizza quasi sempre nel “portare acqua” ad altri; i quali poi con disinvoltura e spregiudicatezza dimenticano perché sono li dove sono, e anche grazie a chi... 

Preciso, a scanso di equivoci, che non ho mai avuto (ne chiesto) cariche o incarichi. Non ho padrini politici né sponsor, eccetto me stesso. O meglio, tra i molti o pochi politici coerenti che comunque ci sono, e sono sempre presenti avendo veramente a cuore le sorti del partito di FI, mi sento di citare un nome su tutti: Simone Furlan, veneto  ideatore dell’Esercito di Silvio e oggi componente dell’Ufficio di Presidenza di Forza Italia, assieme anche a Giovanna Broggi che è la responsabile Lombardia EDS.

Chi come lei Direttore, mi conosce ormai da anni o chi mi segue tramite il blog "Liberalmind", oppure su Facebook e anche sui giornali locali e nazionali, sa come la penso. Purtroppo, e lo dico con vero rammarico, non si riesce neanche ad avere un rapporto umano, un contatto con chi ha inteso, come ringraziamento evidentemente, emarginare a livello locale, regionale e provinciale quelli che non si sono piegati al volere di pochi, al volere dei "soliti noti". Dato che ho altre priorità e faccio altre cose nella vita, differentemente da chi di politica vive e vuol continuare a vivere senza mai lavorare, mi auto sospendo da militante di Forza Italia.

Forza Italia non potrà mai essere rilanciata realmente, fino a quando non si inizierà a mettere dentro persone capaci e motivate, intraprendenti e coraggiose. In una parola: occorrono berlusconiani veri e non berlusconiani per interesse, i quali, essendo legati a personaggi a livello nazionale, nel momento in cui questi lasciassero Forza Italia non esiterebbero un solo attimo a dimenticarsi di tutto e tutti e seguire "il loro capetto" altrove! Non servono dunque comparse, figuranti e presenzialisti ad ogni costo, siamo stufi di queste tristi pantomime. Servono persone serie con la passione innata, storica e certificata per FI ma soprattutto legate davvero al Presidente Berlusconi, che si occupano di politica non per interesse.

Il Presidente Berlusconi a cui va e andrà sempre e comunque il mio voto personale oltre tutta la mia stima e vicinanza, si è fidato e affidato a una classe di dirigenti che da nord a sud si è dimostrata composta spesso da incapaci e parassiti. 

Oggi in Lombardia, come in Veneto o altrove, poche persone impongono a tanti le loro volontà, ma in nome di cosa? Ma vi pare normale che i Coordinamenti Regionali e Provinciali non coinvolgano mai la base, ma si riuniscano tra di loro e scelgano? I militanti quanto gli iscritti in questi frangenti non sono neanche considerati. 
Eppure siamo noi militanti ed attivisti che portiamo consensi e voti veri.

Solo cambiando veramente direzione e classe dirigente (!?), a Lodi come altrove, forse si potrà rilanciare questa Forza Italia con a capo Silvio Berlusconi; altrimenti mi dispiace ripeterlo, si continuerà a vendere solo chiacchiere che non incantano né convincono più nessuno. Purtroppo il risultato di questo modo di fare nel partito si sta evidenziando con fughe continue. I sondaggi sono impietosi. Il futuro non è roseo, se non per i soliti trasformisti, che comunque troveranno dove andare e cosa fare per mantenersi senza lavorare...

Per tutti questi motivi, per non sbagliare nelle mie scelte e priorità che coinvolgono quei pochi o tanti amici che ho, ma soprattutto la mia famiglia e il mio lavoro, dopo quasi 21 anni faccio un passo indietro, e mi “Auto sospendo da Militante” di Forza Italia, nella speranza che qualcosa in futuro possa cambiare, sì da ritrovare quella passione per la politica con la P maiuscola che ho sempre avuto sin da ragazzo a servizio del bene comune.

Giuseppe Sagliocco

Forza Italia – Lodi (militante e attivista autosospeso)