lunedì, luglio 17, 2006

L'ITALIA DI PRODI E DELLA SINISTRA

Viva l'Italia di Prodi: un paese governato da una combriccola di raffazzonati che litigano fra loro e non sono d'accordo quasi su niente, che fanno arrabbiare la gente e collezionano figure da ridere in politica estera... In Italia invece di cose ne succedono eccome! Qualche comunista vuole riesumare la scala mobile. In barba ad ogni regola democratica il governo impone l'abbattimento della tariffa minima per certi ordini professionali, senza prima dialogare con quelle «parti sociali» a cui dichiara di tenere tanto: tassisti e avvocati in primis; gente sospettata di votare a destra, ma soprattutto professionisti, vale a dire, come cultura comunista insegna, ladri, truffatori per definizione. È il pregiudizio sociale, razzista e belligeno, di chi ti punisce se lavori sul tuo, no??? E Prodi, non uno di quelli che corrono sul campo verde, obbedisce al ricatto di chi lo tiene sul suo seggiolone con l'incubo di costringerlo a scendere al primo prevedibile scossone!! Che grande leader...Intanto il signor Mastella si adonta per non essere stato coinvolto nelle decisioni sulla liberalizzazione delle tariffe professionali e minaccia l'appoggio esterno al governo. Cominciamo bene.... In campo internazionale l'Italia di Prodi sta facendo ridere, o piangere, secondo le inclinazioni: "L'Iraq va abbandonato, dall'Iraq scappiamo al più presto"; dall'Afghanistan no, quella è una missione che ci sta bene.... Perché? Evidentemente perché quella irachena è una missione targata governo Berlusconi: quindi da cancellare, in quanto infilata in una vicenda bellica sgradita alla sinistra radicale, quella che porta in Parlamento i noglobal e i lazzaroni in cerca di immunità, come il signor (poco onorevole) Caruso. Due pesi e due misure, come al solito: la sinistra ci ha abituato anche a questo. E poi ci sono i PACS, i fatidici cinque punti di cuneo fiscale, c'è da rimettere in discussione la questione della fecondazione assistita (non staranno mica sempre fermi e zitti i radicali e i comunisti) magari in barba a un referendum che ha sconfessato la boria degli pseudoprogressisti....C'è la tassa di successione da riesumare contro gli interessi di chi magari ha da lasciare qualcosa ai figli...E poi tasse patrimoniali in omaggio alla protervia e all'odio di classe di Bertinotti, uno che anche da Presidente della Camera non smette di fare il partigiano marxista. E chissà quante altre ne combineranno, quanto ancora ci faranno ridere e arrabbiare, quanto reggeranno prima del tracollo...Noi saremo lì...come i cinesi, ad aspettare di veder passare il cadavere....Sarà bellissimo poter dire: VISTO? TE LO AVEVO DETTO!!!! Saluti azzurri

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