giovedì, giugno 23, 2016

M5S senza una visione politica ne storica


Non avere un passato, un curriculum, una storia è la carta vincente dei grillini. Per un paese vecchio, che non fa figli, vedere un giovane è già un evento euforico. Quando vedi irrompere le facce della Raggi e dell'Appendino, Di Battista e Di Maio, partecipi all'incanto di un inizio, la magia dello stato nascente, la promessa senza ricordo, puro avvenire senza passato, pura intenzione senza bilancio. Fa simpatia lo stato nascente. Grillo è solo l'Ayatollah, la politica è nelle mani dei pischelli. Godiamoci le novità, una donna alla guida di Roma come non accadeva dai tempi di Rea Silvia, cioè prima della fondazione di Roma...Non dirò che è prevedibile la parabola, è probabile il flop, la delusione. Non si sa mai, meglio augurarsi che i 5stelle smentiscano i pronostici pur facili per città così difficili. E poi il mondo che si opponeva a loro, il vecchio mondo dei politici senza politica, era fatiscente e furbesco, da troppo tempo beveva veleno e sputava fiele, aveva perso la passione e la visione, meritava di crollare.
Però mi dico: cosa può fare, cosa può dare, quanto può durare, un movimento che non ha una visione politica e tantomeno storica, che non ha idee o progetti ma indica solo comportamenti e limitazioni, che confonde la purificazione dei mezzi con l'efficacia degli scopi? E l'onestà, che è ora una bandiera pagante, può reggere alla lunga senza una motivazione ideale, confondendo un principio di vita con un metodo e a prescindere dalla capacità? Quanto è disonesto, immorale, antisociale, promettere il reddito di cittadinanza, che è poi la radicalizzazione dello stessa demagogia degli 80euro renziani? A parte la difficoltà di reperire fondi cospicui per un'impresa così vasta, non è devastante, scoraggiante, l'effetto su chi lavora per guadagnare due soldi? Si crede davvero che si possano risolvere le voragini economiche italiane coi piccoli risparmi di qualche indennità parlamentare dimezzata? Si pensa davvero che diecimila pensioni d'oro possano compensare dieci milioni di pensioni da fame, si ha un'idea della proporzioni? Si pensa davvero che un paese possa rinascere semplicemente dicendo di no a tutte le imprese che aumentano i rischi di malaffare e di corruzione ma anche le prospettive di ripresa?
Ma lasciamo stare, l'irrealismo è quel che di solito caratterizza gli stati nascenti, poi col passare del tempo non vengono a galla solo i vizi, le velleità, i fallimenti ma si fa tesoro dell'esperienza, si acquista il senso attivo della realtà.

lunedì, giugno 20, 2016

REDDITO DI CITTADINANZA, MA DAVVERO? GUARDIAMOCI DENTRO...


Oggi parliamo di cosa diamine è ‘sto reddito di cittadinanza tanto sbandierato dai grillini …
A chiacchiere:
“…l’attuazione del reddito di cittadinanza universale, individuale e incondizionato, ossia destinato a tutti i residenti adulti a prescindere dal reddito e dal patrimonio, non condizionato al verificarsi di condizioni particolari e non subordinato all’accettazione di condizioni.  …. Non dovrà essere una misura assistenziale, in quanto reddito primario, cioè citando le parole dell’economista A. Fumagalli “reddito che remunera una attività produttiva di valore, che è l’attività di vita”
Ma vediamo come funziona nella sua concreta applicazione ….
Sì, perché è attualmente in vigore a Livorno, realizzato dalla giunta grillina di Nogarin.
Per il reddito di cittadinanza locale la giunta ha stanziato complessivamente 300mila euro.
L’assegno mensile, dal valore di 500 euro, viene attualmente erogato in favore di 100 beneficiari per un periodo di 6 mesi.
Fin qui, è solo un “esperimento di laboratorio” … a metà strada tra uno slogan pubblicitario e un bluff elettorale (anche un po’ sporco) ..
Infatti in un primo momento l’amministrazione comunale sembrava non voler render note le generalità degli ammessi alla graduatoria: “Questione di privacy, stiamo valutando”.
Alla fine però è stata scelta la strada della trasparenza: la graduatoria definitiva con tanto di nomi e punteggi (compresi gli esclusi) è stata pubblicata sul sito del Comune ... meglio tardi che mai!
Vi risparmio i criteri di assegnazione dei punteggi, ma vediamo a chi spetta:
· a beneficiare dell’assegno può essere un cittadino italiano o di un paese dell’Ue, ma anche un extracomunitario purché in possesso del permesso di soggiorno;
· condizione essenziale in ogni caso è che il soggetto sia residente nel Comune “da almeno 5 anni ”;
· che abbia un’età compresa tra i 35 anni e il limite per l’età pensionabile;
· che al momento della presentazione della domanda non svolga attività lavorativa. (MA NO!?!)
Tra i requisiti richiesti anche l’appartenenza a un nucleo familiare con Isee non superiore a 6530 euro.
Può essere ammesso al reddito di cittadinanza “un solo componente per nucleo familiare”.
Niente assegno se in famiglia si posseggono autovetture con potenza superiore agli 80 Kw acquistate negli ultimi 12 mesi.
Il beneficiario dovrà inoltre fornire immediata disponibilità al lavoro al centro per l’impiego e “rendersi disponibile” a svolgere lavori socialmente utili per almeno 4 ore settimanali.
Dovrà inoltre rendersi disponibile a partecipare “a progetti utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni”.
Tutto ciò per un massimo di 8 ore settimanali.
L’erogazione dei 500 euro viene revocata se il beneficiario rifiuta una proposta di lavoro (anche di tipo“socialmente utile”) da svolgere nel Comune di residenza oppure “qualora receda senza giusta causa dal contratto di lavoro”.
Stesso meccanismo in caso di “svolgimento contemporaneo di attività di lavoro irregolare“.
Menomale che doveva essere:
“NON CONDIZIONATO AL VERIFICARSI DI CONDIZIONI“
Decine di Comuni hanno meccanismi di assistenza del tutto simili :
NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE !
Se non fosse che a Livorno in precedenza aveva fatto discutere l’azzeramento di 300 social cards per un totale di 326mila euro.-
Da ultimo una perla …
“Il beneficiario avrà l’obbligo di comunicare – tempestivamente - ogni variazione di tutti quei fattori che comportino la perdita del diritto”.                                                                                               IN UN PAESE DI FALSI INVALIDI E FURBETTI DEL CARTELLINO … UNA GARANZIA!

venerdì, giugno 17, 2016

"L'onestà andrà di moda" per i giustizialisti d'accatto...

La carta dell’onesta contro la corruzione sbandierata dai 5 stelle...è solo un’arma di distrazione di massa per far sì che televisioni e giornali smettano di parlare della struttura antidemocratica di un partito che con la scusa dell’onestà espelle chi vuole senza rispettare alcuna regola. Ma consideriamo oggi un po’ più a fondo questa vera e propria ideologia dell’onestà che contraddistingue il M5S. Il seguito è un fatto difficilmente confutabile: il capitale finanziario nella sua attuale fase di sviluppo ha superato il cosiddetto welfare state. In questa precedente fase la politica conservava ancora un margine di autonomia, con partiti che nel bene e nel male rappresentavano valori e interessi, era capace di frenare i peggiori spiriti animali del capitale...

Quando è il caso il potere finanziario sostituisce persino i governanti con suoi funzionari o ammette politici, compatibili con le linee guida imposte dai mercati finanziari. Il colpo di Stato che ha consentito nel 2011 di eliminare politicamente il governo presieduto da Silvio Berlusconi e la sua sostituzione con Mario Monti è stato l’esempio più eclatante di un intervento diretto. La grande finanza considera i partiti politici, vecchi o nuovi che siano, come un impiccio, il residuo di una democrazia ormai morente.I cosiddetti corpi intermedi (forze politiche, sindacati eccetera) rallentano le decisioni immediate, e adotta veri e propri diktat di cui l’esempio più chiaro è stata la famosa lettera della Bce del 2011.

Le decisioni devono essere applicate immediatamente e senza discussione. In un mondo sempre più dominato dalla finanza e dall'economia finanziaria, la democrazia ha perso ogni senso, si trasforma in democrazia di facciata. Partiti, sindacati, sono forze frenanti che devono essere delegittimate. C’è un legame che andrebbe indagato tra sviluppo del capitale finanziario e movimenti “giustizialisti“. Lo scopo è quello di delegittimare i politici, identificati con la casta, e lo Stato sprecone ed inefficiente. La prima Lega Nord è cresciuta in questo terreno ideologico. Oggi è in questo contesto che si colloca il Movimento Cinque stelle.

Il giustizialismo si contrappone al ceto politico diffondendo l’idea che partiti e politici siano tutti corrotti e che tutti i nostri guai derivino dall'esistenza della „casta“, responsabile di aver creato un enorme debito pubblico. La politica, che ormai ha perso ogni significato, si trasforma così in morale, o meglio in moralismo, dell’onestà di cui tanto si sciacqua la bocca il Movimento Cinque Stelle: cittadini onesti contro politici corrotti.

La necessità del potere finanziario è quella di soggiogare la politica costringendola a deperire. E la tecnica del controllo sociale si sposa molto bene con l’ideologia giustizialista, tutta focalizzata su un’idea astratta di legalità, come se tutti i problemi fossero risolvibili con la lotta contro l’evasione fiscale e la corruzione, dimenticando che non ci sarà mai giustizia sociale senza investimenti pubblici, senza politiche di deficit spending, senza il recupero della propria sovranità.

È di tutto questo che il Paese avrebbe bisogno per uscire dalla crisi, e invece a cosa stiamo assistendo?

L’inflessibilità dei 5 stelle non sembra più tale a sentire ciò che la candidata a Roma Virginia Raggi ha detto al Corriere: «Noi la questione morale la affrontiamo caso per caso. Una cosa è essere indagati per diffamazione, altro è un abuso d’ufficio, o la corruzione, la truffa. La legalità non può essere usata strumentalmente contro una forza politica: siamo onesti ma non siamo sciocchi. Se poi cadremo sotto la scure, vedremo. Ma io sono quella che vedete, vado in giro a testa alta. Gli avvisi di garanzia non possono essere usati come manganelli».

Rispetto a quello che diceva Luigi Di Maio a dicembre 2015 il cambiamento è sensibile: «Di fronte a un avviso di garanzia bisogna dimettersi. sono contrario alla presunzione d’innocenza per un politico»....

Giuseppe Sagliocco - Lodi

venerdì, giugno 03, 2016

Governo anch'io...NO, TU NO !! #perilbenedellacitta

Caso piscine, il sindaco di Lodi Simone Uggetti resta ai domiciliari: il Gip Isabella Ciriaco ha respinto la richiesta di revoca della misura cautelare presentata lunedì dai legali del primo cittadino. Ma tanto, diciamo la verità...chi se ne frega !! A Lodi si va avanti lo stesso, anche con il sindaco ai domiciliari e la nostra cittadina da tempo ormai sulla bocca di tutti, su tutti i TG e le TV in maniera tutt'altro che positiva. Chissà se useranno "i pizzini" poi per continuare come affermato, nella loro azione amministrativa come se niente fosse mai accaduto. In un infuocato consiglio comunale Il vicesindaco Simonetta Pozzoli ha parlato di «una serie di impegni urgenti e legati a scadenze temporali ben definite, a cui vincoleremo il mandato amministrativo". Mah....in effetti si era parlato anche  del ripristino delle piscine scoperte per dare il via alla stagione estiva, vicenda quest’ultima legata all'inchiesta che ha coinvolto il sindaco. Le ultime notizie ci dicono che (pare) che le due piscine "incriminate" per quest'anno non verranno proprio aperte, con grosso danno delle centinaia di famiglie lodigiane che da anni e anni ne sono state ospiti abituali;  adesso invece, guarda un pò il caso, volendo andare in piscina, quelle persone potranno farlo solo scegliendo l'impianto della "Faustina" cioè lo Sporting Lodi, che così ne beneficerà in ogni caso e senza necessità di alcun bando...
Non è stata altresì chiarita la tempistica sull’attività dell’attuale giunta, e giudicata «inaccettabile» la possibilità che Uggetti torni a fare il sindaco da parte delle opposizioni. Il bene per la città, sbandierato da Uggetti e dai suoi come un mantra, sta mostrando la sua vera faccia: l’estate inizierà con una sola piscina a disposizione dei cittadini che rischiano pure di ritrovarsi sul conto i lavori di sistemazione degli impianti. Lo scandalo delle piscine estive di via Ferrabini e Belgiardino rischia di pesare come un macigno sulle spalle dei lodigiani. Un terremoto giudiziario dalle proporzioni enormi con epicentro Palazzo Broletto, che ha visto coinvolto come indagato, oltre al sindaco, anche il dirigente d’area del Comune Giuseppe Demuro.  Meno servizi quindi e a costi maggiori, ecco cosa ci ha lasciato Uggetti. Una mancanza di rispetto verso le istituzioni ed i cittadini da parte di una giunta lascia trapelare l’intenzione di tornare a collaborare con il Sindaco reo confesso non appena verrà rimesso in libertà. Signori miei, al peggio non c'è mai fine, così come al momento non ci sono alternative. Sono state chieste a gran voce le dimissioni del primo cittadino, e si ritiene che Uggetti non abbia via d’uscita. Siamo stufi di sentirci dire che tutto questo è per il bene della città. Chissà lui cosa ne pensa....

Giuseppe Sagliocco - Lodi

venerdì, maggio 06, 2016

LODI: da Guerini a Uggetti...LUI E' PEGGIO DI ME !!


Simone Uggetti ha preso il posto di Lorenzo Guerini come sindaco dopo essere stato per due volte suo assessore. Tanti i titoli sui giornali in questi giorni: Guerini, vicesegretario del Pd: "E' persona corretta". Gli investigatori: "Gara cucita addosso alla Sporting Lodi". La denuncia di una funzionaria del Comune: "Subìto pressioni". La difesa: "Agito per il bene della città". I pm: "Intercettazioni decisive, abbiamo seguito in diretta la realizzazione del bando".
Il sindaco di Lodi, Simone Uggetti (Pd), è stato arrestato dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza per turbativa d'asta. E' accusato di aver favorito, facendo confezionare "un bando su misura", la società Sporting Lodi nella gestione delle piscine comunali scoperte della città. Insieme a lui è stato arrestato anche l'avvocato Cristiano Marini, consulente della Sporting. L'accusa che viene mossa loro è turbata libertà degli incanti: avrebbero "alterato il libero svolgimento della gara" attraverso "il confezionamento del bando con l'espresso riconoscimento di punteggi che potessero in concreto favorire la Sporting Lodi SSD e garantirle il buon esito dell'appalto". La finalità: "ottenere vantaggi per sé in termini di consenso politico elettorale e per la società aggiudicataria". Uggetti si difende affidando al legale la sua reazione dopo l'arresto: "Ho agito per il bene della città come ho sempre fatto". Sogno o son desto? Qui carta canta signori miei…ci sono le intercettazioni, l’ex Sindaco (quando si dimetterà?) non cerchi di prendere per i fondelli noi cittadini e la nostra intelligenza.
Il sindaco che fa pressione su una dipendente comunale per scrivere requisiti sempre più stringenti per un bando scritto su misura. La dipendente che denuncia in Procura e viene rimossa. Un avvocato che rappresenta la società privata che vince la gara ma è anche consigliere di una partecipata del Comune. Infine, computer formattati per cancellare le eventuali prove.
L’arresto, hanno spiegato i pm è dovuto al pericolo di reiterazione del reato, ma soprattutto "per l'alto rischio di inquinamento probatorio". Secondo i pm i due avrebbero "in alcuni casi anche con successo nascosto prove indispensabili per la ricostruzione di fatti". Anche "formattando dei computer in loro uso".
In realtà non c’è niente di nuovo. Il partito di Renzi è recordman di corrotti inquisiti, arrestati. Un vero habitué. Altro che chiacchiere, un partito di mazzette e di corrotti, un vero disastro. Una vergogna senza fine !!
Bisogna aggiungere ancora qualcosa a questo schifo? Si, una cosa…Uggetti dimettiti !!
P.s. Naturalmente chi vota CONTRO i propri interessi continuerà imperterrito a farlo, negando anche la evidenza dei fatti, difendendo e rivotando certi personaggi e un sistema di potere ormai consolidato grazie al quale da tanto, troppo tempo la sinistra fa il buono e cattivo tempo in città...

Giuseppe Sagliocco

Lodi

giovedì, marzo 17, 2016

Senza contratto e con progressioni economiche bloccate. Cosa fanno i sindacati?


Egregio Direttore, 
vorrei parteciparle una problematica di lavoro molto sentita, che riguarda enti e lavoratori pubblici ma non solo. Il sottoscritto si occupa di Relazioni Internazionali e in particolare di Cooperazione Internazionale al Comune di Milano. Ecco, quello che vorrei far conoscere a tutti è il fatto che dall'01.01.2015 le progressioni economiche orizzontali sono sbloccate. Cosa significa?
Che le limitazioni al trattamento economico individuale dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, aventi fonte nei commi 1 e 21 dell’art. 9 del citato d.l. n. 78 del 2010, hanno esaurito la propria efficacia precettiva il 31.12.2014. Tale conclusione è indirettamente confermata dall’art. 1, comma 256, della legge di stabilità per il 2015, n. 190 del 2014.
Ne consegue che, in forza dell’ultima legge di stabilità, la protrazione delle dinamiche di contenimento retributivo del personale delle pubbliche amministrazioni ha interessato:
I) la procedura di contrattazione collettiva (art. 9, comma 17, del d.l. n. 78 del 2010);
II) i meccanismi di adeguamento retributivo per il personale non contrattualizzato (art. 9, comma 21, primo periodo);
III) le progressione di carriera economiche per il personale in regime di diritto pubblico, con le eccezioni individuate all’epoca dal legislatore (art. 9, comma 21, secondo periodo).
Tale conclusione risulta avvalorata dalla circolare del Ministero dell’economia e delle finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, n. 8 del 02.02.2015, che, nel paragrafo relativo al “Trattamento economico del personale”, chiarisce quanto segue: “a partire dal 01.01.2015 cessano, tra l'altro, ferma restando l'impossibilità di riconoscere arretrati per gli anni dal 2011 al 2014, gli effetti delle norme di contenimento delle spese di personale previste dall'articolo 9 del decreto legge n. 78/2010 concernenti il blocco dei trattamenti economici individuali (commi 1 e 2) ed il blocco economico delle progressioni di carriera comunque denominate e dei passaggi tra le aree (comma 21, terzo e quarto periodo), già oggetto della circolare n. 12/2011 del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato che, come noto, sono state prorogate fino al 31.12.2014 dal D.P.R. 04.09.2013, n. 122.
A puro titolo conoscitivo, segnalo che il Sindaco del Comune di Verdello ha formulato una richiesta di parere in merito alla possibilità di effettuare progressioni economiche orizzontali negli enti locali.
Si resta in attesa di conoscere una pronuncia di orientamento generale al fine di attuare, in vista della formazione dei contratti aziendali per l'anno in corso e delle risorse spendibili in termini finanziari, comportamenti in linea con le disposizioni di finanza pubblica in tema di contenimento dei costi del personale così come ribaditi nel citato art. 256.
In base a quanto esposto, pertanto, le limitazioni al trattamento economico individuale dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, hanno esaurito la propria efficacia precettiva il 31.12.2014. Ma chi gestisce il lavoro? I sindacati. Purtroppo per noi. Questi sindacati ancora ancorati a schemi ideologici superati, stanno affondando l'economia italiana. Sanno solo tutelare il "non lavoro" con una forma organizzata di "non lavoro" lo sciopero. La domanda quindi è: a cosa servono quindi i sindacati; cosa fanno o hanno fatto in questi anni? Perché non ritengono essenziale richiedere una nuova progressione orizzontale dei dipendenti tutti, laddove si consideri che già gli stessi lavoratori, oltremodo vituperati e maltrattati, non vedono rinnovato il loro contratto dal 2009 ad oggi? Val bene ricordare che senza progressione economica (con relativi arretrati spettanti per legge) nel 2016 si percepiscono gli stessi identici emolumenti percepiti dall'anno 2009! Grazie. Saluti. 

Giuseppe Sagliocco - Lodi 


giovedì, febbraio 11, 2016

Politica e "politicanti"...bella la vita!


Se ne parli bene e convintamente, esageri...se ne parli male, nel senso che non condividi certi modi di fare, sei brutto sporco e cattivo. Ma allora, si può sapere? In questi giorni e settimane si legge un po’ dappertutto di riscosse, rivincite, di “uniti si vince” e robe del genere da parte di quel che resta del mio partito, Forza Italia. Mi pare però, che alle parole non seguano i fatti. 

Io auguro certamente grandi carriere politiche ai miei amici di Lodi e del lodigiano, che appoggerò anche con i miei pochi voti. Questo per far capire che nessuno, e men che meno io (che mi considero e sono una risorsa positiva da cui eventualmente attingere e non un oppositore da esautorare) vuole loro togliere “lo spazio” che faticosamente giorno dopo giorno si conquistano sul campo, e che un domani gli consentirà di fare ciò cui fortemente aspirano e per cui si impegnano con profitto sul territorio...

Continuo però ad avere l’impressione, magari mi sbaglio, che chi può cerca soltanto di mantenere in tutti i modi possibili, le rendite di posizione e un po’ di quel piccolo potere ottenuto in questi anni in qualità di nominato (da altri nominati…ndr).

Ecco, il grande problema, secondo me, sono i “parassiti” senza voglia di lavorare che credono che la politica sia un modo come un altro per "sbarcare il lunario". Difatti, essi hanno capito che essere eletti permette loro di campare benissimo, dovendosi solo preoccupare di non uscire dal meccanismo. Dello Stato, dei Conti, della Gente non importa loro un fico secco, se non dei voti che servono loro per essere rieletti.

A partire dal 2011, quando SB si prestò alle “larghe intese” anziché combattere per opporsi al colpo di stato, quella gran parte di elettorato l'ha persa e non la riconquisterà mai più, comunque decida di chiamare e di organizzare la sua futura formazione, movimento, partito o quel che sarà. Allora doveva tirar fuori gli artigli, non adesso, dopo che non gli restano intorno che quattro gatti, per lo più lecchini e nominati.

Il Cav. non ha considerato un particolare: i "non-votanti" ad oggi, in grande parte hanno abbandonato il suo partito non per colpa di chissà chi, ma solo per colpa sua! Chi votava per Pdl e Forza Italia, visto che i nominati uno alla volta passavano dall'altra parte, lui compreso (vedi appoggio a Monti e Letta e patto del Nazareno), sono rimasti talmente disgustati, che si rifiutano di votare per un Centrodestra così. 

Cosa si vuole rinnovare adesso? Ma non avete ancora capito che siamo alla fine  e che il futuro è dei cinesi, degli africani, degli arabi e dei loro petroldollari e dei musulmani che ci stanno invadendo giorno per giorno. 

Questa classe politica dovrebbe essere sotto inchiesta per palese incapacità, inettitudine, dilettantismo, corruzione e per alto tradimento della patria, visto che apre le porte dell'Italia al nemico che ha dichiarato la guerra santa contro l'Occidente, la sua cultura e la sua civiltà.

E qui si parla ancora di nuove aggregazioni, nuovi partiti, programmi per il futuro, rinnovamento. Quelli ci invadono e questi chiacchierano. Sveglia. Anzi, no, continuate pure a dormire. Tanto, se non l'avete capito fino ad oggi, non c'è speranza.


Giuseppe Sagliocco
Iscritto e militante FI dal 1994
Lodi




martedì, gennaio 26, 2016

La cultura dell'antifascismo


I pubblici poteri, avvalendosi dei mezzi di comunicazione di massa, quale la televisione di Stato e tutta la stampa periodica di una qualche importanza, hanno costruito quella che potremmo chiamare la “Cultura dell’antifascismo“, quale ideologia ufficiale del nuovo regime, che ha sostituito e che si contrappone a quella precedente del Fascismo. Tale ideologia si basa su un’interpretazione faziosa e distorta della Carta Costituzionale.
A livello dottrinale la cultura italiana è tuttora dominata da una ideologia di ispirazione marxista che, pur adattandosi ai tempi, fa proprie quelle istanze di totalitarismo che l’hanno sempre contraddistinta. Si giunge a sostenere che solo alcuni partiti sono legittimati a governare, quelli che vengono ritenuti vicini al popolo, quali sarebbero appunto quelli di ispirazione e di origine marxista. 
Partendo dal presupposto che la Costituzione si contrapponga al precedente regime fascista, si ritiene che i valori morali, dei quali la Costituzione è portatrice, siano quelli individuabili in contrapposizione al Fascismo, come se questo fosse l’unico totalitarismo esistente, e l’unica possibile fonte di ogni male. 
La Costituzione in realtà tutela tutti i diritti umani, e non soltanto quelli che si ricollegano alle vicende storiche dell’Antifascismo.
Il richiamo è dunque in larga misura riduttivo ed ambiguo: i precetti costituzionali hanno voluto condannare non solo il Fascismo, ma ogni tipo di Stato totalitario, ed ogni violazione dei diritti umani che venga commessa. La Costituzione è antifascista nella stessa misura in cui è contraria ad ogni forma di totalitarismo, dallo Stato comunista ai regimi teocratici del terzo mondo, basati sulla Sharia.
La Costituzione ha garantito coattivi valori universali, istituendo un regime democratico e liberale, basato sul rispetto dei diritti umani, e non ha voluto escludere solo il Fascismo, ma ogni regime assoluto che violi tali diritti.
Altrettanto antitetico è il trattamento riservato all’opinione che si abbia degli uni e degli altri. Nel dibattito politico si distinguono crimini che è doveroso ricordare, e dei quali non può essere cancellata la memoria, da altri che è altrettanto doveroso dimenticare; crimini che è doveroso punire, da altri che è doveroso perdonare.
Così ad esempio, l’avere un passato comunista e l’averne approvata ogni aberrazione, anziché essere oggetto di riprovazione, costituisce il fiore all’occhiello di ogni prestigiosa carriera. E la carta vincente, quella che apre la porta ad ogni successo, è proprio l’adesione e l’attiva militanza in quella ideologia. 
Questa impostazione, che viene propagandata attraverso il dibattito politico, ed inculcata alle nuove generazioni attraverso la scuola pubblica, altro non è che squallida propaganda politica, che distorce la verità storica, così come la portata dei precetti costituzionali.

Giuseppe Sagliocco - Lodi

lunedì, novembre 30, 2015

Liberalmind: Ribellione Nazionale....il Blog !!

Parteciperò, come uno dei redattori al Blog: 
Ribellione Nazionale
Blog di politica, economia, storia, attualità, costume, che si occupa principalmente di denunciare le infinità di ingiustizie che subisce il popolo italiano dal suo stesso governo e da altri, il nostro obiettivo è tornare alla grandezza che fu della nostra nazione ai tempi dell'Impero Romano, la nostra epoca d'oro.

lunedì, agosto 03, 2015

L'Italia NON è un Paese Islamico.


In questa terra, santa, c’è nato Francesco d’Assisi, e anche Caterina da Siena, Benedetto da Norcia, Chiara d’Assisi, Rita da Cascia, Tommaso d’Aquino, Pio da Pietrelcina, Giovanni XXIII, fino ad arrivare alla “Radio dell’Aldilà” Natuzza Evolo…
Pietro e Paolo scelsero l’Italia e Roma per continuare l’Opera del maestro.

E Roma scelse CRISTO per Fede.
Mi turba e mi sconvolge questa folle corsa verso l’affratellamento forzato con chi mio fratello non vuole essere. Con chi, quotidianamente, minuto dopo minuto, manifesta un odio irreversibile verso tutta la mia Storia e la mia Cultura. Con chi piscia sulle maestose opere d’Arte dell’Occidente progredito e libero.

Con chi mi invade cercando di cacciarmi fuori dalla mia terra. Con chi non mi concede in casa sua  la stessa libertà che pretende in casa mia. Con chi pretende di farmi tornare indietro di mille anni, quando i mori sbarcavano col sangue agli occhi sulle mie spiagge per violentare e ammazzare.

Mi fa pensare questa invasione contraddittoria fatta da maschi giovani e forti che “scappano dalle guerre” lasciando in mano al “nemico” donne, vecchi e bambini. Ai miei tempi, la gioventù temeraria combatteva proprio per difendere casa e famiglia.

Infine, mi rompe i maroni la finta bontà di certo marciume sociale e morale che, pur di passare per santo o giusto, sta consegnando martiri a cotanti carnefici...a buon intenditor, poche parole !!|

Assassini, stupratori e drogati ce n’è ovunque, ma è innegabile che i peggiori crimini, oggi, non parlino italiano. 
Dobbiamo consegnare le gole alla lama ogni volta che usciamo di casa, sperando che non sia il nostro turno, o possiamo contare su leggi restrittive e che garantiscano la sicurezza e la tranquillità?

Fermare gli sbarchi e rimandare i clandestini nei loro Paesi non è peccato: è sacrosanto!
Il peccato, mortale, è consegnare un Paese libero alla tirannia. Soprattutto a quella fanatica e macellaia.
Fra me e me. Perché Cristo non sia crocifisso due volte.


Giuseppe Sagliocco - Lodi