sabato, settembre 22, 2007

Barcollano, ma non mollano....MAI!!!

Oramai da mesi Silvio Berlusconi continua a sostenere che si debba ridare agli italiani la possibilità di scegliere un nuovo governo e che le elezioni anticipate si terranno nella primavera 2008. Gli eventi di questi ultimi giorni, l'uscita di Dini dal "nascente" Partito Democratico, le esternazioni di Di Pietro e di Mastella, quanto avvenuto ieri al Senato durante il voto sulla mozione RAI, confermano le previsioni del leader di Forza Italia e della CDL. Il governo Prodi è definitivamente avviato a implodere, vittima del suo peccato originale, aver messo insieme una coalizione con due sinistre e un centro tra loro incompatibili e l'aver rifiutato, dopo il risultato delle elezioni, la proposta di un governo di larghe intese per il bene del Paese. Mutuando un vecchio slogan dal "ventennio" potremmo affermare che barcollano ma non mollano....si, LE POLTRONE!

venerdì, luglio 27, 2007

CENTROSINISTRA...UN PARADOSSO AL GOVERNO

Cari amici, tutto cio' che pensano e scrivono da sinistra è davvero paradossale, non si vuole accettare la realtà!!! Si arrampicano strenuamente portando le loro teorie senza pensare a quanto esse siano paradossali e fuori luogo, specie in questo momento in cui a tanti verrebbe voglia di prendere a calci nel sedere chi ci ha portati, stavolta per davvero, non come le favolette propagandato in campagna elettorale e puntualmente destituite di fondamento, a questo punto così basso, mai registrato prima d'ora, e non solo in termini di perdita emorragica di consensi..Infatti in soli 16/18 mesi al governo del paese, il csx ha avuto ben modo di dimostrare cio' che da cdx da sempre si andava sostenendo...RAGAZZI CHE SERIE RECORD DI INEFFICIENZA E INCAPACITA' HANNO MANIFESTATO LORSIGNORI!!! La democrazia funziona così, amici di csx, e voi dovreste insegnarcelo....due o piu' gruppi si confrontano, con le loro idee, i loro progetti e poi si passa al voto....L'esito (al netto dei brogli, tuttora sub-judice che SICURAMENTE hanno influito sulla elezione di Prodi, vedasi BROGLI GIA' SCOPERTI all'estero, nel mentre vengono "ritrovati" migliaia di voti e riassegnati alla CDL anche in Italia...NDR) stabilisce CHI ha convinto di più e CHI il popolo sovrano decide debba governare...Fino a quando sarà sub-judice e sottoposto ai controlli delle varie Commissioni per le elezioni CHIUNQUE governi, lo sta facendo a mio parere con una DELEGA "a condizione" e cmq per uno 0,06 per mille in più...La democrazia, dicevo, prevede, che se si è "REGOLARMENTE" eletti,(e cio' ripeto E'TUTTORA DA DIMOSTRARE COME MOLTI SAPRANNO ESSENDOCI IN ATTO CONTROLLI) si abbia l'ONORE ma anche L'ONERE di governare e di soddisfare il popolo, gli italiani....Ora, a me sembra, francamente di parlare due lingue diverse con CHI SI PROFESSA DI CSX...Beh, io nel 2007 ci vivo e lo faccio sulla terra, in Italia, assieme a tutti gli altri cittadini, e sotto lo stesso cielo sotto cui vivono pure quelli che hanno votato Prodi, ma differentemente da loro, io mi rendo conto forse dello SCONTENTO POPOLARE(basta aprire occhi e orecchie e ripulirsi dalla malafede e dalla ideologia antiberlusca) perchè tutti i sondaggi, OLTRE CHE I FATTI, parlano chiaro, anzi chiarissimo: Prodi ha fallito, la sinistra ha fallito.... Percentuali che oserei dire BULGARE contro Prodi e ahiloro A FAVORE DI BERLUSCONI E DELLA CDL!!! Bisognerebbe pero' avere l'umiltà e il buonsenso di ammetterlo...e provare a ricominciare magari cercando di capire quali e quanti siano stati gli errori commessi, tali da SPOSTARE UN GROSSO PEZZO DI ELETTORATO, per lo più tendenzialmente da sempre di sinistra, verso un'altra parte politica!! Dopo aver visto all'opera questi signori, dopo solo un anno e mezzo........(CENSURA).........Un governo di chi cioè ha fatto decine di promesse MAI MANTENUTE, prima, durante e anche dopo,e di chi IN PIU' ha introdotto tasse inutili e aliquote più oppressive!!! Un governo che ha dimostrato DI NON SAPER GOVERNARE...Prodi e la sinistra hanno GIOCATO CON IL FUOCO....però la gente non è stupida, si è scottata e ha deciso che non vuole più!!! Semplice no? Lapalissiano...basta rendersene conto!!! Mi pare molto, molto semplice come discorso...la realtà delle cose oggi in questa Italia del disastrato governo delle chiacchiere, delle molte promesse e delle conseguenti balle unite a una SERIETA' INESISTENTE,a una continua faida interna e a un immobilismo STORICO è sotto gli occhi di tutti, mi pare evidente chiaro e lampante! L'occasione ce l'hanno avuta, e se la sono giocata male..PECCATO! Ora occorre che si facciano da parte, anche per evitare una vera e propria sollevazione popolare!!!
Saluti azzurri

martedì, giugno 05, 2007

Ora è proprio all'ultima spiaggia...

Scampato il pericolo Visco/Unipol/Speciale, ci sono ben altre tegole e temi controversi che aspettano il governo sulla soglia del baratro: Tav, pensioni e riforma elettorale sono solo alcuni degli ingredienti di una torta che rischia di non vedere mai il forno. Certo questi dubbi nella maggioranza non possono di certo diventare pubblici perchè altrimenti farebbero ballare ancora di più questa maggioranza già un pò troppo in movimento. Eppure persistono. Per il momento Prodi ha calmato sia i dirigenti dell'Ulivo e sia quelli dell'Unione cedendo poi alle richieste di Mastella (che intanto si fa i suoi conti al fine di fare il grande salto) convocando una pre verifica per affrontare tutti i temi pre-esposti al fine di trovare un punto in comune. La verifica vera vedrà la luce subito dopo i ballottaggi, ultima ancora di salvezza del prof che però, notoriamente, sono sempre stati favorevoli al centrodestra. Il caso Visco per il momento è stato sistemato, con la complicità del Quirinale che se ne è lavato le mani, destituendo un galantuomo, mentre per gli altri temi, il prof non è riuscito a cavare un ragno dal buco. In verità il premier ha ottenuto solo una piccola proroga della discussione all'interno del Partito Democratico (metà ottobre) e di quella nella maggioranza fra un paio di settimane... E le ha ottenute sempre con il solito metodo delle promesse da marinaio, a lui tanto care, e del buonismo. Trovo però molto difficile poter trovare dei punti in comune fra una maggioranza sempre più divisa su temi tanto complicati ed è impossibile che Romano Prodi, promettendo a tutti di trovare una soluzione condivisa, possa risolvere le cose. Certo lui sa fare politica solo così e sono 50 anni che usa la stessa ricetta, ma purtroppo ora è tardi perchè l'opinione pubblica è stufa... Ecco spiegato il tentativo bislacco di Repubblica di offuscare gli avvenimenti del caso Visco: un governo rimane in carica se legittimato dall'opinione pubblica, altrimenti non sta in piedi!!! A questo punto i cittadini si aspettano delle decisioni importanti per il futuro del paese, ma Romano Prodi aihmè non nè sarà capace perchè privo di spina dorsale politica, se non per i suoi interessi e di chi gli sta vicino....E' un pupazzo!!! Ed in più la grande novità di vera destabilizzazione nel centrosinistra o, come sarebbe più giusto chiamarla, "sinistracentro" sta nei recenti risultati amministrativi... La sinistra radicale (150 parlamentari) ha infatti ottenuto successi dove si presentava in competizione con l'Ulivo, come ad esempio a Taranto, mentre perde, spesso malamente, quando si presenta come alleata. E questo senza dubbio il risultato tangibile che sta facendo riflettere la sinistra massimalista e guardare con più ottimismo la nuova federazione che è in procinto di nascere... Alla luce di questo, se prima mettere d'accordo la parte della sinistra moderata con quella massimalista risultava difficile, adesso risulta invece quasi impossibile grazie alle amministrative... Per questo Romano Prodi si sta caricando di tutte le incrinature e di tutte le difficoltà. E' l'unico modo per evitare di fare un "brainstorming" fra gli alleati che porrebbe fine a questo sfortunato quanto inefficente esecutivo di cui francamente non se ne può davvero più! E sarà proprio la troppa fiducia nelle sue possibilità a farlo cadere prematuramente dalla poltrona...e scommetto che nessuno di noi gli darà una mano a rialzarsi!!! Saluti azzurri

Vergognati Visco!!!

E poi si accusava Berlusconi di utilizzare la sua forte posizione politica per fini personali !! Ma nessuno però spende due parole per i magheggi della sinistra. Al governo c'è infatti un vice ministro dell'economia ( risponde al nome di Vincenzo Visco) che, sicuramente supportato dai suoi "compagni", esercita pressioni sul comandante della GDF per trasferire gli ufficiali che indagavano sul caso Unipol-BNL, grande scandalo che ha coinvolto i cari sinistrati. Prodi e il suo governuncolo rispondono con un "ritiro temporaneo" della delega alla GDF del generale Speciale. E si scatena la bufera.Piovono accuse non sono dalla CDL ma anche da alcuni settori dell'Unione.
Il primo è il leader dell’Italia dei Valori, che venerdì era al vertice di maggioranza in cui ha preteso il passo indietro di Visco, ma non ha partecipato al successivo consiglio dei ministri che ha deciso di far fuori anche il generale. «Restiamo in attesa - avverte Di Pietro- delle motivazioni per cui è stato rimosso il comandante Speciale: un atto di ritorsione nei suoi confronti non possiamo accettarlo. Non si può insabbiare tutto». Chiede una spiegazione sulla richiesta di trasferimento degli ufficiali della Guardia di Finanza impegnati anche su Bnl-Unipol, fatta da Visco, secondo le accuse del generale. E racconta così l’accaduto: «C’è un corpo, la Guardia di Finanza, che sente di subire un torto, lo denuncia, c’è un accertamento, tutto viene sospeso e il responsabile del torto rimette le deleghe. Viene però anche trasferito il comandante di quel corpo. Non si è potuto trasferire i subalterni di Speciale quindi si è rimosso lui stesso. Ma noi vigileremo sulla vicenda». L'ex comandante generale della Guardia di Finanza Roberto Speciale ha accusato oggi il governo di averlo cacciato senza motivo proponendogli un "baratto", un posto alla Corte dei Conti, che il generale si è riservato di valutare."Mi limito a dire che il provvedimento è immotivato", ha detto Speciale in un'intervista al Corriere della Sera riferendosi all'atto con cui è stato sollevato dall'incarico."E' un atto irrazionale. Per salvare un viceministro devo pagarla io", ha aggiunto Speciale riferendosi a Vincenzo Visco, accusato di avere esercitato pressioni illecite sul generale per il trasferimento da Milano di quattro alti ufficiali delle Fiamme gialle.
Il generale ha definito "un baratto" la proposta avanzata dal governo di garantirgli un posto alla Corte dei Conti."Un baratto. Di questo si tratta. E allora prima che io accetti un baratto ci penserò mille volte", ha detto Speciale, che ha anche minacciato di fare ricorso contro il decreto con cui venerdì il Consiglio dei ministri lo ha rimosso dall'incarico di comandante generale della Guardia di Finanza, nel quale gli subentrerà Cosimo D'Arrigo. Da parte sua il viceministro all'Economia ha rimesso le deleghe sulla Guardia di Finanza."Ho già parlato con insigni giuristi, i quali mi hanno detto che se faccio ricorso non c'è partita. Qui siamo proprio fuori da ogni regola giuridica".Il caso aveva aperto una crisi nella maggioranza, e ieri ha spinto il leader dell'opposizione Silvio Berlusconi a esprimere l'intenzione di salire al Colle per investire della cosa il presidente Giorgio Napolitano. Ma il Quirinale ha sottolineato in una nota che il coinvolgimento del capo dello Stato è "improprio".

martedì, maggio 29, 2007

Amministrative: una vittoria sonante della Cdl

Dalle urne, è venuto fuori un messaggio chiaro e straordinario. Dall' Italia intera, e non solo dal Nord, come ha titolato (certo a malincuore) il Corriere della Sera, sponsor ufficiale di Prodi e compagni nella campagna elettorale per le politiche del 2006. Ha vinto la partita dell'Italia, il centrodestra, perché l'ondata di sdegno degli italiani per il governo comunista delle tasse si è manifestato, ampiamente e rabbiosamente, in tutta Italia, al Nord, al centro, al Sud e nelle grandi isole. E dunque, ha vinto la partita dell'Italia, l’elettorato del centrodestra: quella della libertà, della democrazia, del rispetto delle regole della democrazia che impongono (è il caso di ricordarlo a chi finge di averlo dimenticato) che a governare il Paese ed a scegliere il suo destino politico sia la maggioranza dei cittadini, non gli illuminati leader di partiti comunisti (ex, post o comunque etichettati) e dell'estrema sinistra che (da minoranza) si arrogano il diritto di decidere per tutti noi, pronti a imporci vecchi modelli ideologici ed economici che appartengono ormai (da anni, per fortuna dell'umanità) alla "pattumiera della storia". Chiaro, prof. Prodi? Chiaro, signori della sinistra e dell'estrema sinistra? Chiaro, signori ex democristiani che sostenete con il vostro voto, da “utili idioti”, la rissosa, tumultuosa, pericolosa e assolutamente impresentabile "armata Brancaleone" dell'ex democristiano comandante di lungo corso Romano Prodi?
Questo successo politico è dovuto in primo luogo al Presidente Silvio Berlusconi che ha suscitato ovunque un moto popolare di adesione e di entusiasmo senza precedenti... In secondo luogo si deve al valore fondamentale dell’unità della Casa delle Libertà, grazie in particolare alla forza trainante e unitiva rappresentata da Forza Italia, ma anche dalla Lega, da An e pure dall'Udc, a dimostrazione che uniti e coesi così come siamo, si vince!! A differenza della sinistra di governo che è ancora più spaccata adesso che prima in due tronconi, ove gli uni non sopportano e sono contro gli altri, e con un Presidente del Consiglio che non sa cosa vuol dire governare e reggere un esecutivo....Verdi, Rifondazione e Comunisti sono all'interno di un governo in cui sono malvisti da tutti gli altri, in particolare dal centro: Udeur e Idv, ma anche dal neonato (ma già morto per me, dati i risultati modestissimi) Partito Democratico...Andare avanti così, contro ogni regola e senza consensi, voti e numeri non è certo quanto si merita il Paese, che avrebbe bisogno invece di governabilità, unità di intenti e capacità di fare.In più, se ci mettiamo pure che gli italiani sono ormai stufi di tante chiacchiere e di pochi, pochissimi fatti, non vedo proprio perchè continuare a difendere l'indifendibile da parte della sinistra...Si prenda atto, una buona volta per tutte, che l'occasione l'hanno avuta, e che non è stata sfruttata adeguatamente, ma questo, me lo si lasci passare, era largamente in preventivo!! Noi lo avevamo detto sin dall'inizio, sin da quando questa Unione (di partiti e partitini) era stata formata a tavolino, che non si poteva sperare di rimanere aggrappati ad un consenso che non c'era già prima e che non c'è più, a maggior ragione adesso. Voler restare lì, a dispetto dei santi e di tutti quanti gli italiani non è più possibile...Noi speriamo solamente che lorsignori lo capiscano, e che finalmente antepongano gli interessi della gente che fa fatica a stare dietro alle loro continue topiche e pagliacciate, ai bassi interessi di potere e mantenimento della poltrona!! Si è arrivati al paradosso che l'astensionismo alto,una volta tanto è arrivato per lo più da sinistra, perchè ormai schifati da questa politica "non sense" di questo esecutivo. Si è arrivati al punto che in realtà come Genova, ma non solo, parte dello zoccolo duro di sinistra piuttosto che andare a votare destra ha preferito restare a casa!!!
Si tratta quindi di una doppia sconfitta...cui si potranno opporre sorrisini ironici e le solite battutine, ci si potrà dimenare finchè lo si vuole, ma il dato resta netto: la gente è stufa di una sinistra di governo morta e di un governo composito e colorito quanto litigioso e immobile. E lo ha gridato forte e chiaro...Lo capiranno?

giovedì, maggio 17, 2007

Un anno di Prodi....mamma mia!!!

Ad un anno dalla vittoria della sinistra alle elezioni politiche facciamo un rapido bilancio dell'operato di parlamento e governo.
Aprile/Maggio 2006: Insediamento del nuovo parlamento e primo mese di governo
Premessa: prima delle elezioni la stampa autorevole esibiva sondaggi in cui la sinistra aveva un vantaggio di circa il 5% sulla destra. L'unico sondaggio che dava una sostanziale parità tra i 2 schieramenti fu quello commissionato da Berlusconi ad un'azienda americana. Superfluo ricordare come questo sondaggio fu oggetto di derisione da parte di quasi tutta la carta stampata italiana a causa del suo "scostamento" dai valori degli altri sondaggi. Insomma, sulla vittoria di Prodi non c'erano e non dovevano esserci dubbi.Questa convinzione, che poi si rivelò essere un'enorme fandonia, fu determinante nella composizione delle coalizioni: difficile immaginare Pensionati e Radicali all'interno de L'Unione se i sondaggi avessero pronosticato un vantaggio della CdL. Come tutti sappiamo, il risultato delle elezioni fu determinato da 25.000 voti, 1/3 dei voti della Lista Consumatori. I risultati elettorali, oltre a mostrare una sostanziale parità tra gli schieramenti, evidenzierono un aumento del potere dell'estrema sinistra all'interno de L'Unione.
Una volta insediatisi deputati e senatori, la sinistra ci regala due ex-sindacalisti a presiedere i 2 rami del Parlamento: il comunista Bertinotti è Presidente della Camera, il democristiano Marini è Presidente del Senato.Il 9 Maggio Giorgio Napolitano è il primo ex-comunista a diventare Presidente della Repubblica. Tanto per cambiare non è quel che si dice un "giovincello".Ancora una settimana e nasce il secondo governo Prodi: quelli che avevano dichiarato battaglia ai costi della politica, stabiliscono subito un ignobile record. Ma tutto sommato è un governo da Oscar...Giugno/Luglio 2006: Convenevoli, indulto e propaganda
Allora: il 9 aprile si è votato, il tempo di insediare il parlamento e, con calma, sorseggiando un aperitivo è già arrivato maggio che porta con sè un nuovo Presidente della Repubblica. Poi deve insediarsi il governo più numeroso della storia della Repubblica e non si può certo pretendere che sia subito operativo. Un riconteggio delle poltrone, convenevoli di rito, qualche cordiale in transatlantico e in un men che non si dica è arrivato giugno. "Ok, si parte! Ora si comincia a governare per davvero". E' quindi giugno il mese che sancisce la reale partenza della macchina governativa? No. A giugno, infatti, la sinistra tutta è impegnatissima a produrre le mille balle da usare contro la ratifica della modifica costituzionale proposta dalla destra. E visto l'esito del referendum, come si può fargli una colpa se anche a giugno concretamente non abbiano concluso alcunchè? "Sarà per il prossimo mese!" E infatti luglio si rivela intensissimo per i ministri prodiani:come tutti ricorderete Giovanna Melandri, Ministro dei "ggiovani & sport" trascina l'Italia alla vittoria della Coppa del Mondo e nonostante l'ingombrante quanto indelicata presenza di Marcello Lippi e dei calciatori azzurri sul pullman scoperto che l'ha portata in trionfo per le vie di Roma, decine di migliaia di italiani la festeggia calorosamente.Il Ministro Bersani, nel frattempo ha buttato giù un piano di grandi "riforme": sa che dovrannno colpire le odiate categorie dei taxisti, degli avvocati e dei farmacisti e che si chiameranno "liberalizzazioni", termine che da un recente sondaggio pare essere il più cool. Resta solamente da decidere in che cosa constisteranno tali provvedimenti e a cosa servano, ma uno staff di esperti esamina presto il caso.E il parlamento? Superlavoro anche per deputati e senatori che presi dall'entusiasmo per la vittoria del mondiale non trovano di meglio da fare che installare le porte girevoli alle carceri e votano l'indulto. La calura estiva gioca brutti scherzi a Di Pietro che, dimenticandosi di essere un ministro, scende in piazza contro la sua stessa maggioranza. Amnesia che gli impedirà anche di rassegnare le dimissioni come coerenza richiederebbe...Agosto/Settembre 2006: Libano e Telecom
Se, come abbiamo visto nelle puntate scorse, fino a quel momento Prodi e compagni non si erano oberati di lavoro, non si può certo pretendere uno scatto d'orgoglio proprio ad agosto mese vacanziero per antonomasia, ed è così che l'unico avvenimento politico degno di nota nei 31 giorni del mese più caldo dell'anno risulta l'invio da parte del Ministro della Difesa Arturo Parisi delle truppe italiane in Libano. Ovviamente, essendo militari partiti con la benedizione della sinistra sono per definizione in "missione di pace". Il chiassoso popolo della "pace senza se e senza ma" questa volta pare essere affetto da grave afonia e così ancora una volta il circense baraccone della sinistra riesce a "tirare avanti" pur contemplando al proprio interno, già dai tempi del precedente governo, almeno 3 visioni di politica estera totalmente contrapposte l'una dall'altra: il no incondizionato a qualsiasi missione militare dell'estrema sinistra, il no all'Irak, ma il sì all'Afghanistan di Ulivo e dintorni e la condivisione (o quasi) della politica estera del Governo Berlusconi da parte di Mastella e centristi di quei paraggi. "Rispetteremo ciò che c'è scritto nel programma che è stato approvato da tutti" rispondeva l'Uomotalpa a chi domandava come avrebbe fatto a conciliare posizioni così diverse. Ma se durante la campagna elettorale era sufficiente nascondersi dietro un programma degno di Nostradamus per possibilità di interpretazione, quando si è al governo i nodi vengono inesorabilmente al pettine. E se questa volta le zecche più rosse erano già in configurazione balneare, in futuro, non potrà essere sempre così...Con settembre i burocrati tornano, con molta calma, dalle ferie, ma se state pensando ad un'intensa attività di cancellazione di leggi inutili, di programmazione di riduzione della spesa pubblica e tante altre cose che ci si potrebbe aspettare da dei politici, evidentemente siete sicuramente arrivati in Italia da meno di 20 minuti.E' Il caso Telecom ad impegnare governanti meschini e rispettivi "collaboratori".Il 28 settembre Prodi riferisce alla Camera sostenendo con una faccia tosta a cui ormai abbiamo fatto l'abitudine che, sostanzialmente, non è successo nulla. Il suo fido Rovati ha confessato di aver redatto un piano aziendale segreto riguardante un'azienda, almeno teoricamente, privata; come si può far finta di niente? Evidentemente, grazie a certa stampa, si può...E CONTINUA.....(ANCOOOOORAAAAAAAAAA)
Saluti azzurri

domenica, aprile 15, 2007

PRODI, IL "TESORETTO" E LE SOLITE BUGIE...

Ma quando la finirà questo BUGIARDO patentato dalla faccia tosta?? Quella di Prodi sul Corriere della Sera e’ a tutti gli effetti una lettera pre-elettorale nella quale il presidente del Consiglio prende impegni di spesa pubblica che comunque non potra’ mantenere, non solo perche’ la sua non e’ ormai che una tra le tante voci che si levano dalla maggioranza...Lui non è NESSUNO...non ha mai deciso nulla e non influisce se non COME, E ALLO STESSO IDENTICO MODO, fanno TUTTI gli altri 9/10 partiti e partitini messi assieme tout-court, senza nessuna UNIONE ne intesa tra loro...E' tutto ridicolo...comunque....gli italiani lo sanno bene, hanno imparato a conoscere lui e la sua COMPAGNIA DI GIRO...Ormai sono alla frutta...manca davvero poco!!! Ma come si fa?
Dichiarare che i due terzi delle maggiori entrate dovranno essere destinati ai meno abbienti puo’ forse essere funzionale alla tenuta del governo, ma e’ in evidente contrasto con gli impegni europei di riduzione del debito pubblico e con le previsioni di riduzione delle tasse previste dalla Finanziaria. Cosi’ come e’ demagogico evocare l’esplosione dei costi della politica e dello stato, se a farlo e’ chi presiede un governo composto da piu’ di cento membri o (per dire l’ultima) ha ceduto al ricatto dei sindacati sul contratto del pubblico impiego.
In realta’, se davvero si vuole rilanciare l’economia e la produttivita’ si deve puntare in modo deciso sulla vera emergenza del paese, l’eccessivo peso delle tasse e dei contributi sui conti delle aziende e degli individui. Se il tesoretto (’bonus Tremonti’) esiste, va utilizzato per questo e non per produrre ulteriore e improduttiva spesa pubblica!!!Saluti azzurri

martedì, aprile 10, 2007

Cosa è cambiato con la sinistra...

Le relazioni internazionali di un Paese non si costruiscono attraverso interpretazioni domestiche. Ma con scelte politiche ben precise. Quelle che sta facendo l’Italia in questi mesi, concretizzano una discontinuità esplicita con tutto ciò che era stato con il governo Berlusconi. Non c’è un nuovo “americanismo di sinistra”. Per vicinanza agli Stati Uniti, dall’11 settembre in poi, si intende quella visione multilaterale secondo cui chi vive nella libertà e nella democrazia si fa carico di promuoverla. Auung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace nel ’91 e ancora oggi detenuta politica in Birmania, supplicava: “per favore, usate la vostra libertà per promuovere la nostra”; credo che in questo possa essere riassunto il significato della parola willing. E’ una missione politica, da cui Palazzo Chigi ora sta deviando. Con la scusa di rapporti con l’America che assumono altre formule. Basta leggere alcune dichiarazioni di esponenti della sinistra. Fausto Bertinotti, intervistato di recente al Tg1, ha affermato che “occorre superare le categorie di antiamericanismo e filoamericanismo, e lavorare per una politica di pace”. Romano Prodi, invece, si è più volte trincerato nella non meglio precisata difesa di interessi nazionali. Il più perspicace è stato D’Alema, che, sabato scorso, intervenendo ad un convegno romano ha dichiarato: "C’e’ bisogno dell’ Europa sulla scena internazionale in un rapporto di cooperazione con gli Stati Uniti ma anche con l’ idea che in questa cooperazione noi siamo una faccia importante dell’occidente". Continuando poi: "gli americani qualche volta ci hanno spinto a uscire da certe pigrizie e penso ai Balcani... Pero’ quando la logica di potenza dell’ azione americana non e’ riequilibrata dalla cultura politico diplomatica europea finisce per produrre piu’ guasti di quelli che vuole risolvere ". Insomma, va bene stare a fianco dell’America soltanto quando alla Casa Bianca c’è Clinton e la dittatura da abbattere è quella di Milosevic. Sarebbe un errore credere che, alla base di questo atteggiamento, ci sia soltanto l’influenza delle componenti radicali della coalizione. L’attuale governo non è amico degli Stati Uniti non solo a causa dei riferimenti parlamentari e governativi di chi grida “dieci, cento, mille Nassirya”, ma anche a causa di quel sentimento gauchista proprio della burocrazia europea (quella burocrazia che, ricordiamolo, ha allontanato in maniera sempre più significativa i cittadini dalle istituzioni di Bruxelles) che ha sempre guardato alla Francia come alla stella polare di un’Europa in eterna competizione con gli Stati Uniti. La posizione di Prodi si ritrova anche nel resto della sinistra moderata. Per questo, non può stupirci come, nonostante si speri in una frattura sulla politica estera, questa non sarà mai così significativa come la si prevede. Guardiamo a come è stata gestita la questione della base di Vicenza. Prodi non ha mai avuto la minima intenzione di compiere un gesto politico forte. Dopo aver deliberato l’ampliamento, perché diversamente non avrebbe potuto fare, ha dribblato furbescamente la sua scelta addossando a Berlusconi il non aver avvertito di accordi prestabiliti. Nel suo atteggiamento, dunque, l’antiamericanismo radicale e il gauchismo europeista si sono fusi in maniera evidente. Possiamo dire, quindi, che, con tutte queste componenti ideologiche, il risultato è una politica sostanzialmente realista. Una politica, cioè, che rifiuta di acquisire un ruolo attivo nella difesa della libertà globale, ma che tende all’effimera ricerca di una sicurezza interna nel breve periodo. Lo slogan del dissenso verso i governi americano e israeliano (che rifugge, a loro dire, dalla contrapposizione ideologica verso i rispettivi popoli) non ha significato. Il fondamentalismo islamico, infatti, agisce a causa di una profonda spinta ideologica, che spinge a voler distruggere l’Occidente in quanto tale, con il suo patrimonio di valori, libertà, cultura. La sinistra italiana, inequivocabilmente, si sta tirando indietro dalla difesa.Al contrario di quanto D’Alema possa pensare, l’11 settembre non è stato soltanto un brusco risveglio dal pensiero che “l’economia di mercato potesse darci il migliore dei mondi possibili”. L’11 settembre è stato ben altro: una dichiarazione di guerra alla nostra civiltà, ai nostri valori, a quella libertà costruita con secoli di storia...Saluti azzurri

domenica, febbraio 25, 2007

SE NAPOLITANO SI AGGRAPPA ALLA COSTITUZIONE

In Italia, specialmente quando fa comodo, ci si appella a quanto prevede la Costituzione, come appunto ha fatto l'ineffabile Napolitano, che probabilmente non cercava di meglio per glissare su quanto i "rumors" e la opinione pubblica, per non parlare dei sondaggi in possesso di TUTTE le parti politiche, non solo di centrodestra ,andavano ormai sottolineando da mesi: l'Italia è lacerata nel suo governo, nella sua leadership debole, e minata al suo interno dalla sua stessa maggioranza....uno, due mesi e saremo punto e da capo! Per la cronaca: Prodi e il governo sono sotto i minimi storici (meno del 30% di gradimento) e Berlusconi e la CDL in grande, grandissimo spolvero (siamo quasi al 60%)...Attualmente, se si andasse a votare, probabilmente l'Unione starebbe a casa alla grande, si parla infatti, per cio' che possono valere i sondaggi, di 8/12 punti di differenza!!!
Ma ritornando a Napolitano, il Presidente ha praticamente istigato "I SUOI PRODI", (mi piaceva il gioco di parole) a passare sul mercato e raccattare personaggini di secondo piano o auto-epurati di origine e derivazione moderata e di centrodestra, disposta a vendersi per un posto da sottosegretario....o addirittura da ministro vedi Follini!!
Godono, i sinistri invasati, per questa ennesima vittoria di Pirro....Ma si sa, non si puo' pretendere di tirar fuori il sangue dalle rape!!! Il potere logora chi non ce lha...o chi sa che sta per perderlo...definitivamente...
Qualcuno ha per caso sentito o letto di UNO SOLO dei sinistri storici affermare che le cose non vanno mica tanto bene e che c'è qualcosa da criticare???
Assolutamente no....per loro si stava solo scherzando, e non è successo niente, ora infatti da 281 pagine di programma si è passati a 12 punti, insomma,ci si rifà il trucco e si ritorna in pista, come prima, piu' di prima!!!
Ma scusate, mi spiegate poi cosa vuol dire il Presidente della Repubblica ed ex comunista doc, quando afferma che anche in passato "non vi sono precedenti..." I precedenti sono fatti per essere smentiti e per essere rinnovati, i record nello sport per essere superati...cosa c'entrano le consuetudini e gli usi? Diciamo invece, piu' sinceramente che fatta la legge, trovato l'inganno... all'italiana!
Ok lasciamo stare, aggrapparsi agli specchi oliati è previsto, è vero, e loro hanno fatto subito tesoro di tutto cio' che la legge gli permetteva...pur contro il comune sentire di quanti sono oggi minoranza-maggioranza e della opinione pubblica...
Magari se non c'era lui come Presidente comunista, chissà.....In ogni caso, con Pallaro (che mancava dall'italia da 46 anni) eletto all'estero, e quel brav'uomo di Follini, in Senato sono 162-159 considerati i 4 voti dei senatori a vita sicura stampella EXTRA (e anche qui il Predidente e i sinistri invocano la LEGITTIMITA' costituzionale, ignorando quella MORALE)....Ma noi dobbiamo andare avanti!!! Ora che si faccia pulizia e chiarezza all'interno della CDL e chi sta dentro è dentro, chi sta fuori, ahimè è fuori....
Tanto, al suo interno i voti che dovessero mancare in caso di voltafaccia dell'UDC sono AMPIAMENTE già stati recuperati da FI in particolare ma anche da AN dalla Lega e in misura piu' o meno minore anche da Nuova DC e Nuovo PSI...Inoltre credo che ci saranno i radicali "buoni" capeggiati da Della Vedova e con l'aggiunta del fiero Capezzone...ma questo è un altro discorso....e ci saranno anche i pensionati...per così dire, pentiti!!
La certezza è quindi una soltanto: dureranno poco...la porcata si trascinerà ancora pochi mesi...in senato sarà DURISSIMA!!!!!
E allora cosa farà Napolitano, a cosa si aggrapperà stavolta per non propinarci un Prodi ter?
Saluti azzurri

domenica, febbraio 11, 2007

LO STRAPPO....DICO...NON DICO

Pollastrini santifica, Bindi combatte. La prima si crede titolata, per il ruolo che ricopre, a benedire con una legge dello Stato i rapporti affettivi di qualunque genere e si trasforma nel santo patrono del governo italiano; la seconda sventola combattiva la bandiera della parità dei diritti per tappare le bocche a chi afferma che il Consiglio dei ministri di giovedì ha dato il via libera al percorso che porterà ai matrimoni gay, con tanto di possibilità di adozione. Pollastrini benedice: voleva di più ma si accontenta di ciò che ha sfornato. Bindi combatte: le rimorde la coscienza ma è fiera del lavoro di limatura che l'ha tenuta impegnata in queste settimane, un piede in Vaticano ed uno sulla poltrona di governo per non far scappare né l'uno né l'altra.

Diciamo la verità. Cosa è stato partorito? I DICO, diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Questo ci viene comunicato. Anzitutto, DI sta per diritti e CO per conviventi. Abbreviazione manchevole del senso di dovere che doveva essere un chiaro messaggio educativo per un governo che si appresta a tutelare le convivenze ma che vuole e deve mantenere saldo il rispetto verso coloro che scelgono la «strada stretta» del matrimonio. Già dallo slogan, dunque, potremmo dire che trattasi di una mossa politica che produce un sostanziale sbilanciamento del senso del diritto ed un profondo affievolimento del senso di responsabilità che dovrebbe essere tutelato, in primis e profondamente, dallo Stato.

Non volendo questionare sui refusi di comunicazione del messaggio, fermiamoci a riflettere sull'obiettivo che si intende perseguire. «Vogliamo dare dignità, serenità e rispetto delle scelte affettive di tutte le coppie che scelgono la via della convivenza, soprattutto a coloro che non potranno mai scegliere la strada del matrimonio», afferma Pollastrini dalle poltrone di Porta a Porta. Ma c'è qualcosa che non torna. Se è vero che il Consiglio dei ministri, con il ddl in questione, ha voluto dare dignità agli etero conviventi e, soprattutto, agli omosessuali conviventi, come mai c'è chi, come Silvestri dei Verdi, afferma che «il Ddl assume forme di umiliazione»? Non era dignità quella che si voleva garantire? No. Anche la presidente nazionale di Arcilesbica, Francesca Polo, afferma che con questo Ddl «ingiustizia è fatta. Ci sentiamo offese una volta di più da una risposta che non restituisce il rispetto e il diritto a disporre di sé alle coppie omosessuali italiane, che rimangono spogliate di diritti concretissimi». Ma quale dignità? Insorgono pure i diretti beneficiari del provvedimento!

Scartata, dunque, l'ipotesi del buonismo che Pollastrini e Bindi volevano appiccicare a questo ddl, cosa ne resta? «Si tratta solo di un pasticcio demagogico per coprire lo stato comatoso di una finta maggioranza. Non c'era bisogno di nessuna legge. I diritti ribaditi nei DICO sono già ampiamente tutelati dal codice civile» afferma Isabella Bertolini di Forza Italia. Eh già, e come darle torto? Anche la parte più «calda» della stessa maggioranza, Sgobio (Pdci) in testa, arriccia il naso, se lo tappa e si fa piacere la DICO-invenzione. Senza dubbio è una trovata che rompe il muro. Diciamo la verità. Non romperà mai il muro del pregiudizio, sentimento intimo e privato che nessuna legge mai potrà modificare. Rompe, invece, il muro del limite producendo un manifesto culturale di portata enorme. Quale limite ha la nostra società? Nessuno più. Fai ciò che vuoi, che se siete in tanti a farlo vi garantisco tutele legali. Ecco il muro che si rompe. Il buon senso, il dovere alla responsabilità laica, culturale della nostra civiltà. E se domani in forza di una qualunque simil-maggioranza d'opinione fosse così necessario rompere il muro della monogamia, rompere il muro dell'incesto, rompere il muro della paternità/maternità? Il governo che limite pone e sulla base di cosa pone limiti al proprio legiferare? Ecco la verità.

Il governo pensa di costruire la società del futuro, a suo avviso ostacolata da muri culturali, spazzando via il senso naturale quanto culturale della società del passato, se così vogliamo maldestramente etichettarla. Un ddl anticamera di ogni abolizione futura che sintetizza ciò che in legge come nella società già c'era e costruisce pezzi importanti di ciò che in legge e nella società di domani ci sarà. Arcilesbica offesa nella dignità, comunità Glbt (gay, lesbiche, bisessuali e trans) umiliate. Un ddl che apre a nuove pressioni, a nuove richieste, senza alcun limite non alla decenza ma al rispetto dell'identità. E se domani chi chiede la poligamia sarà così ben vociante, beh, avremo un governo disposto a «dargli dignità». Chi paga il conto di queste aspirazioni pontificatorie della politica? Il conto va, salato, a chi ha sempre creduto che la democrazia debba essere rispetto e responsabilità in forza dei quali un refuso, anche grammaticale, sui doveri non può essere ammesso dalla società, del passato, di oggi e di domani. Nel pasticcio creato da questo governo, il Paese ha bisogno di trovare qualcuno che chiaramente dica fino dove e perché dobbiamo lottare.

Saluti azzurri