martedì, febbraio 07, 2012

Tutti i nodi del Pd vengono al pettine

Tutti i nodi vengono al pettine, anche quelli del Pd. Conseguenza di quello che è il suo peggior vizio: l’ipocrisia.

Dopo la ricetta Monti, «tasse e ancora tasse», ogni tesi o accusa del Pd è strumentale ed è usata ipocritamente solo per raggiungere l’obiettivo che sta a cuore al partito. La vecchia logica comunista riveduta. E questi cambi repentini non sono mai preceduti da un mea culpa, da una riflessione politico-culturale.Lo scorso anno Bersani & company, concentrati nella crociata pseudomoralistica contro le donnine di Arcore, hanno esaltato in funzione anti Cav una serie di argomenti che avevano come bersaglio il nostro Paese.

All’epoca, infatti, per il Pd le agenzie di rating erano oracoli infallibili che bisognava ascoltare, la politica egoistico-rigorista tedesca un riferimento europeista, lo spread un giudizio di Dio sui governi europei. Insomma, tutto l’armamentario che andava bene per far fuori il Cavaliere, a costo di ridicolizzare il buon nome del Belpaese, era lecito, anzi andava più che bene. Ecco perché andiamo incontro in tempi brevi a una grave crisi di credibilità che può essere risolta nell’unico modo possibile: le elezioni.La rivoluzione liberale che il centro-destra non è riuscito a compiere, e non per colpa di Berlusconi: l’impossibilità di passare dalle intenzioni ai fatti e’ il limite gravissimo del nostro sistema bloccato.

E ancora. Il clima di ostilità totale della macchina da guerra di media, magistratura e opposizione demonizzante.Con Berlusconi presidente del consiglio, i contenuti del suo messaggio politico non avevano importanza alcuna. I media si occupavano ossessivamente soltanto della sua persona.Se la sinistra avesse un minimo di onestà intellettuale, dovrebbe riconoscerlo: oggi siamo tutti berlusconiani. Il centro-destra non è riuscito a portare ad applicazione la propria agenda di riforme. Non ce l’ha fatta per la reazione sproporzionata dei poteri di veto, che trovavano una sponda forse inconsapevole ma complice nell’opinione pubblica informata.

Il berlusconismo avrà perso la battaglia politica, ma ha vinto quella culturale.Il Cavaliere ha fatto tombola: ha dimostrato che il problema è europeo assai più che italiano, ha evitato la guerra civile che si sarebbe scatenata se sotto la sua presidenza l’Italia fosse stata declassata di due punti, se ne sta tranquillo a cuccia facendo la bella figura del leader di una maggioranza che si è sacrificato nell’interesse del Paese, ha tolto i suoi processi dalle prime pagine e se tra qualche settimana anche quello Mills andrà prescritto prima della sentenza di primo grado non vedremo l’esercito nelle strade…e scusate se è poco!!


Giuseppe Sagliocco

Iscritto Popolo della Libertà - Lodi

lunedì, gennaio 30, 2012

Sacrifici imposti da Monti inutili se non muta la strategia UE


Premetto che ho sempre votato FI prima e voto PDL adesso; ho la tessera dal 94 e credo fortemente nel Segretario Alfano così come resto fedele e riconoscente al nostro Presidente e fondatore Silvio Berlusconi. Aggiungo che il sottoscritto scrive per se e non per altri; quindi se anche molti lettori che ormai mi conoscono molto bene mi identificano come “la voce” ufficiale del Pdl, ebbene io non lo sono mai stato; non lo sono e neanche voglio esserlo. Sono solamente un iscritto al partito, che ha la passione politica fin da ragazzo, che crede in quello che fa e che scrive, in perfetta autonomia e senza dipendere da nessuno. Mi sembrava giusto specificare, in maniera definitiva e per correttezza, che non sono il “portavoce” del Pdl lodigiano, ma un semplice iscritto e militante, che ogni tanto ha qualche buona intuizione, e delle idee che sarebbe bello potessero servire da stimolo per iniziative da vedere realizzate…prima o poi!! Questa è la mia funzione, e con rapporto ad essa continuerò a scrivere di politica.
I sacrifici imposti dal “tecnico” Monti saranno inutili se non muta la strategia UE. La mia previsione è che la crisi durerà finchè l’euro resterà una moneta anomala.
Si, perché siamo anche un po stufi di questo direttorio franco-tedesco e delle indebite influenze delle agenzie di rating…Perfino Monti ha riconosciuto che il fattore psicologico è decisivo per uscire dalla crisi e che un moderato ottimismo anche da parte dei mezzi di informazione è indispensabile. In effetti io sono d’accordo con lui e anche con Berlusconi perché non credo che un pessimista riesca a fare qualcosa di buono nella vita!
Tutti coloro che non si riconoscono in certa sinistra e che anzi si riconoscono nel centrodestra moderato e liberale, devono essere adesso uniti per cancellare una volta per tutte la calunnia, la menzogna di chi aveva indicato in “nostro” governo come unica causa dello spread e della crisi. Tanto per intenderci, un sepolcro imbiancato come il filosofo Buttiglione (!!??) andava vaticinando, in questo spalleggiato dal Letta “cattivo” (l’Enrico del Pd) che con la uscita di scena di Berlusconi si sarebbe avuto un balzo all’indietro dello spread “di 300 punti…”
Al di là oggi delle evidenti gaffes dal vecchio filosofo e del giovane spocchioso Letta, ritengo che il problema da tenere in considerazione sia uno, e cioè la preoccupazione degli italiani per il carico di sacrifici che rischiano di diventare inutili se l’Unione Europea non cambia strategia, puntando non solo sul rigore ma anche sulla crescita e soprattutto se la Banca europea non diventa garante della moneta unica.
Bisognerebbe occuparsi in questo momento della riforma del mercato del lavoro, delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni certo, ma quelle vere…quelle che servono realmente al fabbisogno della gente, delle famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese; manca, a mio parere, una nuova legge elettorale con le preferenze (ma senza abbandonare il bipolarismo e l’indicazione della coalizione e del premier), a cui si dovrebbe aggiungere il superamento del bicameralismo perfetto e la riduzione del numero dei parlamentari. Si farà? Chi può dirlo...intanto una prima idea c'è.

Giuseppe Sagliocco
Iscritto Pdl – Lodi
giuseppe.sagliocco@gmail.com

mercoledì, gennaio 04, 2012

Tesseramento e primarie, istruzioni per l’uso.



E’ giusto che gli appartenenti ad un partito siano tesserati e che tra questi siano selezionati i dirigenti del partito stesso a due condizioni:

1) che ogni città possa avere un numero di tesserati non inferiore percentualmente al numero dei voti riportati alle ultime elezioni politiche per evitare la formazione dei “pacchetti di tessere” che sono e restano solo carta e non invece soggetti politici;

2) per le elezioni di partito non dovrebbe essere difficile far venir fuori una classe dirigente effettiva e una fasulla “guidata” dai cosiddetti pacchetti di tessere;

Per quanto attiene invece alle elezioni non di partito diciamo, non potendo imporre la norma anche agli altri partiti, bisogna creare un meccanismo di “primarie” che però sia lontano, distinto e distante dalle cosiddette primarie della sinistra, che come tutti sanno e sicuramente ricorderanno ha portato a votare da parte dei vari Vendola e Bassolino per esempio stranieri, ed in alcuni casi addirittura anche avversari politici, pur di “fare numero”. Ad esempio si potrebbe, lontano dalle elezioni naturalmente, creare elenchi di iscritti e non iscritti al partito che sia registrato e noto.

Insomma, un poco come il sistema americano: rendere noto il proprio orientamento politico non dovrebbe creare problemi in un Paese civile che vuole una classe dirigente che non si comporti come i “girasoli”. Per dare forza a questa impostazione bisognerebbe poi nelle leggi dello Stato inserire una norma che impedisca che il candidato eletto non possa “saltare” da un partito all’altro. Forza Italia prima e il Popolo delle Libertà poi, hanno raggiunto ottimi risultati proprio perchè ori dagli schemi dei pacchetti di tessere e dei poteri interni: chi vota Pdl vota indipendentemente dalla tessera e dalla partecipazione al Congresso o alle primarie. Quello che, secondo me, vogliono gli elettori è una classe dirigente figlia e progenie di Berlusconi, non asservita e non asservibile, non condizionabile dai giochi di Palazzo.

Quello che servirebbe è un violento ricambio, anche dall'alto delle gerarchie territoriali, ossia un colpo di spugna su tutti gli attuali dirigente e avanti le seconde e terze file, molte donne, molti giovani, anche tra chi, fino ad ora, ha fatto solo militanza. Si, violento perchè in un modo o nell'altro i "Signori delle Tessere" riescono sempre a esserci e ad emergere, o al massimo a far emergere amici parenti conoscenti e delfini vari....i quali altro non fanno che ubbidire ai comandi, alle indicazioni che il cosiddetto “capobastone” ingiunge e ingiungerà loro successivamente.

Sarebbe bello avere un Segretario che non conti le tessere e non cerchi alleanze coi "traditori", ma faccia di tutto per mandare Monti da dove è venuto, chiedere l'impeachement di Napolitano e l'uscita dall'euro, alzi la voce insomma, e che porti il partito a nuove ed immediate elezioni ripristinando una vera democrazia parlamentare....così non ci sarebbe bisogno di tessere e si vincerebbe ancora.

Lodi ha battezzato il Primo Congresso del Popolo della Libertà d’Italia, e le cose sono andate esattamente come si prevedeva...i soliti nomi, le solite facce e zero spaccato per militanti nuovi arrivati, giovani e donne.

Chi non ha potuto ricandidarsi a causa di alcuni impedimenti e/o incompatibilità voluti da Alfano ha agevolmente aggirato l'ostacolo candidando un suo fido (ma tanto a scegliere, decidere per se e per tutti gli iscritti e non sarà sempre chi non ha potuto ricandidarsi perché già ampiamente collocato...).

E voi cosa credete accadrà a Milano? Nessuno si fa sentire eppure in questo momento sarebbe importante far vedere che si riparano gli errori, che si dà spazio alle donne, ai giovani, ai militanti che hanno la passione, quella vera…


Saluti azzurri

lunedì, dicembre 12, 2011

Tasse, tasse e ancora tasse...grazie Prof. Monti



Si poteva fare prima. In altro modo. Se solo il governo Berlusconi avesse avuto la stessa benevolenza da parte del Quirinale, della sinistra, dei sindacati e dei mass media. La macelleria tutta tasse di Monti è più protetta della reliquia di Padre Pio. Non si capisce perché, ad esempio, il capo dello Stato abbia concesso al “professore” di agire con un decreto legge che rifiutò per questioni di principio (deve essere il Parlamento a decidere) la sera del 2 novembre a Berlusconi, facendo arrivare il suo «no» nel bel mezzo di un drammatico Consiglio dei ministri (il decreto cento misure del duo Brunetta-Sacconi che avrebbe sortito più o meno le stesse conseguenze di quello Monti). Adesso è chiaro che Berlusconi (ma tantomeno Bersani) non ha nessuna voglia di mettere il suo nome sotto una simile manovra.

Votare la fiducia, anziché i provvedimenti uno per uno, può salvare la coscienza e forse anche la faccia. Tanto che gli ultimissimi sondaggi danno in crescita il Pdl. Il fatto che il premier rinunci allo stipendio in maniera plateale poi non ci tranquillizza per nulla. È un signore molto ricco, con un vitalizio da senatore a vita, che ci tratta come scolaretti ossequiosi. Si tenga i soldi e se davvero vuole combattere gli sprechi, invece che darci le briciole del suo desco, abbia il coraggio di proporre di dimezzare il numero dei parlamentari e i loro compensi. Ci provi, così in aula lo impallinano senza pietà e addio al «Salva Italia».“Troppe tasse e pochi tagli”, Caro Presidente, no, così non va. E’ il titolo shock dell’editoriale che campeggia oggi in prima sul Corriere della Sera, e non è ovviamente firmato né da Alessandro Sallusti né da Giuliano Ferrara. Il duo delle meraviglie che ha scritto il durissimo pezzo contro il consiglio di facoltà presieduto dal riflessivo Monti è formato nientedimeno che da Francesco Giavazzi e Alberto Alesina. Ossia da due che fino a ieri erano tra i principali sponsor della soluzione tecnica e tecnocratica guidata dal già presidente della Bocconi.

La cosa piu' giusta e' che dovevamo andare alle elezioni. Ricordo a lorsignori poco informati e molto faziosi di sinistra che Berlusconi non è mai stato sfiduciato, mai. Egli si è dimesso volontariamente, non essendovi tenuto affatto, solo per il bene del Paese. Sembravano infatti giorni di catastrofe irrimediabile, se ben ricordate. Pareva che a ogni ora trascorsa si avvicinasse la fine del Paese, il default. Quel venerdi giorno delle dimissioni di Berlusconi, tutto è stato fatto in fretta ma con senso di responsabilità, proprio perché si credeva davvero che al lunedi successivo, con la riapertura della Borsa, i mercati avrebbero mollato un po la presa!! Ma così non è stato, anzi, è parso a tutti chiaro che Berlusconi non aveva nessuna colpa e che lo spread anziché calare vertiginosamente (ignoranti di economia e sinistrume vario quelli che lo avevano “previsto”….) è restato uguale anzi ha superato i limiti precedenti pur con le sue dimissioni….

Credo che moltissima gente come me sia delusa e amareggiata per il fatto soprattutto di non poter parlare ed esprimere la propria opinione e sopratutto farla valere!! Ma come e' possibile accettare ancora questa presa per i fondelli? Possibile che noi italiani non ci ribelliamo, e accettiamo che tutto passi così,? Si parla di crescita, e non mi sembra che ci sara',..Equità? ma sanno cosa vuol dire questa parola, non credo. L’equità non si fa certo tassando e colpendo esclusivamente il ceto medio-basso. Forse li dobbiamo mandare alle elementari e non all'Universita' tutti questi “scienziati”…

E’ una vergogna che a sinistra siano tutti zitti, partiti, movimenti, media e televisioni oltre a tutte le istituzioni che fanno capo alla sinistra per non parlare della CGIL che solo adesso con gli altri sindacati ha realizzato che non ci sarà nessuna equità ma solo tasse tasse tasse…E Casini? Lui fa lo gnorri, si barcamena, è un democristiano 100% lui. Il che significa: nessuna decisione ma plausi continui e convinti di adesione a Monti e al suo salasso legalizzato. Ah, infine una chicca, l’imperturbabile Pierferdy ha pagato le transfughe dal Pdl Carlucci e D’Ippolito con la guida del Dipartimento Cultura e Spettacolo per la prima e la guida del Dipartimento Coesione e Sviluppo per la seconda. I tempi cambiano, e la memoria, in questo Paese, è sempre più corta.






Giuseppe Sagliocco
Popolo della Libertà - Lodi

mercoledì, novembre 30, 2011

Povera Italia!!!




Pensavamo d’avere una Repubblica Parlamentare e ci siamo trovati, senza colpo ferire, con una Repubblica Presidenziale. La nascita del governo Monti ne è l’evidenza. Un governo nato con la benedizione di Napolitano e dove si intravedono e sono anzi parte essenziale, i poteri forti.Ha ragione il referendario Mario Segni quando dice che è stato rotto lo schema del maggioritario secondo cui i governo viene scelto ai cittadini e quando cade si va al voto. “Il Presidente della Repubblica aggiunge Segni, ha gestito la crisi andando ben oltre i suoi normali compiti diventando interlocutore di governi stranieri”.
Quando si sente dire che questo è il governo del Presidente, molti fatti confortano l’affermazione. Certo è che al rientro da una missione all’estero, Monti aggiorna Napolitano senza riferire in Parlamento. Altro passo negativo è stata la riunione “carbonara” con Pdl, Pd e Udc senza convocare tutti gli altri partiti.

L’incoronazione di Monti e l’abbandono di Berlusconi presentano aspetti molto nebulosi. Sembrava che la causa di tutti i mali fosse il governo Berlusconi...invece ci siamo dovuti ricredere tutti, e accorgerci che la Borsa, lo spread e la crisi sono rimaste praticamente le stesse (lo spread era sotto i 500 con Berlusconi, adesso invece pure!!).E non si capisce neanche perchè rappresentanti di banche, manager, funzionari statali e non debbano poter essere più bravi, più concreti, più capaci dei governi politici che li hanno preceduti, e che con grandissimo senso di responsabilità si sono volontariamente fatti da parte pur non essendone tenuti. E dire che i soliti sapientoni arroganti di sinistra prevedevano che bastasse la sola uscita di scena dell'ex premier per riguadagnare subito 2/300 punti di spread....i soliti ridicoli!!!

Non c’è Monti che tenga. La speculazione mondiale continua e la situazione economica in Italia si aggrava. Stati Uniti e Gran Bretagna lavorano per demolire l’Euro e convincere i paesi asiatici (Pechino compresa) a puntare su dollaro e sterlina.La minaccia angloamericana tocca tutta l’eurozona (Germania compresa).
Il duo "Merkozy" adesso sta pensando di rivedere i trattati e di dividere l’Europa mettendo l’Italia in serie B. Per questo ci troveremo sotto l’albero di natale un bel regalo: tasse tasse tasse.
Povera Europa dei Popoli!! La moneta non funziona e la crisi dello spread è nelle mani del Rag. Filini, il miope collega di Fantozzi...



Saluti azzurri

venerdì, novembre 25, 2011

Dopo l'assoluzione di un mese fa dal processo "Mediatrade", Berlusconi ancora prosciolto per "Alitalia"




Chi risarcirà mai gli utenti dei milioni di euro spesi per architettare procedimenti che hanno la consistenza dei castelli di sabbia costruiti sul bagnasciuga?
A chi giova spendere così inutilmente risorse umane e finanziarie per il nulla, laddove ci sono in giro assassini e delinquenti che non si è riusciti a tenere dentro per decorrenza dei limiti di detenzione preventiva? Con “mafiosi innocenti” cui si è dovuto sospendere la pena (strage Borsellino) perchè estranei ai fatti e quelli che dei fatti son responsabili non si ha la più pallida idea di chi siano? Vabbé, lasciamo perdere con le domande retoriche.

La notizia secca secca è questa: Silvio Berlusconi, nella primavera del 2008, “non diffuse notizie false ne’ pose in essere artifizi idonei concretamente a provocare l’alterazione del prezzo delle azioni Alitalia poiche’ era intenzionato a trovare una valida alternativa all’offerta avanzata dalla societa’ francese Air France Klm attraverso il reperimento di una cordata di imprenditori italiani interessati all’acquisto della societa’ Alitalia cosi’ che la proprieta’, e quindi la gestione di quest’ultima, rimanessero in ambito nazionale”.

E’ uno dei passaggi della motivazione con cui il presidente aggiunto dei gip di Roma, Stefano Meschini, accogliendo la richiesta avanzata dal procuratore aggiunto Nello Rossi, ha disposto l’archiviazione del procedimento per aggiotaggio a carico di Silvio Berlusconi, dopo la denuncia presentata da un piccolo azionista dell’allora compagnia di bandiera italiana.Per il gip, nei confronti di Berlusconi non ricorrono neppure gli estremi di reato dell’insider trading “poiche’ non risulta che lo stesso sia venuto in possesso direttamente di informazioni privilegiate, cioe’ di carattere preciso, che non siano state rese pubbliche, concernenti, direttamente o indirettamente, uno o piu’ emittenti strumenti finanziari o uno o piu’ strumenti finanziari che, se rese pubbliche, avrebbero potuto influire in modo sensibile sui prezzi di tali strumenti”.

Stando al gip Meschini, Berlusconi “si e’ limitato a manifestare volonta’, intendimenti, progetti di carattere politico-economico riguardanti la sorte di Alitalia in base a dati di pubblico dominio e, per cio’ stesso, oggetto di contrastanti valutazioni nel dibattito pubblico relativo al destino della compagnia di bandiera, senza esprimere alcun dato tecnico e soprattutto alcuna notizia di carattere riservato, privilegiata e tale da influire sensibilmente, al di la’ della fonte da cui proveniva, sui prezzi delle azioni Alitalia”.Appunto. Allora perchè lo avevano accusato? Al momento dunque, Berlusconi conduce a valanga sui togati rossi…27 a zero!!!

Saluti azzurri

Giuseppe Sagliocco
www.giuseppesagliocco.blogspot.com

martedì, novembre 22, 2011

Crisi: ma i giornalisti hanno capito quello che sta succedendo?


Resto sconcertato nel vedere i giornalisti italiani, di certi giornali in particolare, legati ad ambienti che si rivedono in posizioni di sinistra; giornalisti italiani schierati, così come il più grande quotidiano italiano, a godere delle disgrazie dell’Italia in un’ottica in cui tutto fa brodo come per esempio l’aver visto cadere il governo grazie alle dimissioni date dal Presidente Berlusconi.

Egli infatti si è dimesso, non essendo tenuto a farlo, per un segno di discontinuità e con un atto di responsabilità che è stato evidente agli occhi di chi abbia un minimo di onestà intellettuale…Il Presidente Berlusconi e quindi il suo governo non sono mai caduti ma si sono dimessi che è diverso. Sottolineo inoltre come Berlusconi si sia dimesso pur non essendo mai stato sfiduciato in Parlamento, e pur avendo una solida maggioranza al Senato…tutto il resto è demagogia, i fatti sono questi.

Dimissioni quindi, che hanno portato alla sua “sostituzione” con il Prof. Monti, autorevole figura di tecnico voluto fortissimamente da Napolitano e che dovrebbe fare adesso, con il tramite di un nuovo governo esclusivamente composto da tecnici il cosiddetto ”lavoro sporco” per cercare di portarci fuori dalle secche di questa crisi globale, mondiale ed europea non certo italiana e non certo dovuta a Berlusconi o al governo di centrodestra.

E secondo voi questi novelli “scienziati” fino ad ora da tutti dimenticati e che qualcuno non a torto giudica essere parte dei cosiddetti “poteri forti” in Italia, improvvisamente dovrebbe fare ciò che la politica, i politici non sono stati in grado di fare? Bah…Ma i giornalisti italiani (ed alcuni politici) sono consapevoli di quello che sta succedendo? Dove vogliono arrivare i giornalisti italiani? La cosa importante era per loro unicamente poter dimostrare che Berlusconi non è stato capace di gestire la crisi? E adesso Monti, frettolosamente investito della onorificenza di senatore a vita dal solito Napolitano, dovrebbe fare miracoli?

Meglio dire che farà un mazzo tanto a tutti gli italiani, sarebbe più onesto e corretto! Ma si sa…basta che non sia Berlusconi………………….Se affonda l’Italia non ci sarà tempo per salire sui campanili e gridare a tutti che Berlusconi è stato «sconfitto».Se affonda l’Italia, affondiamo tutti noi, giornalisti compresi. Basta quindi con la solita cantilena... o credete forse che Casini, Bersani, Di Pietro, abbiano la bacchetta magica? Non ce l’hanno loro e non ce l’ha il neo senatore a vita Monti, nuovo capo del governo espressione chiara e diretta del Presidente della Repubblica Napolitano e non espressione della democrazia e del popolo sovrano...

Di positivo registro finalmente che sono cessati, per il momento, gli attacchi tanto faziosi quanto continui al precedente governo; la fiducia a Monti sarà anche illimitata e scelta da tutti o quasi, ma essa deve essere sicuramente “a tempo”, per far si che questo nuovo governo possa non appena il programma che la Ue ci ha richiesto di portare a termine sarà portato a compimento, andare a casa e lasciare spazio alla democrazia e alla Costituzione che prevedono scioglimento delle Camere e indizione di nuove elezioni, sì da lasciare finalmente e nuovamente la parola al popolo sovrano.Possibile che l’accanimento politico abbia preso il sopravvento anche sulla ragione?



Saluti azzurri

giovedì, novembre 17, 2011

Se a sinistra dicono che il governo non ha fatto nulla...

Non c’è modo migliore per rispondere alla disinformazione che dire la verità. Ecco perché, sperando di fare cosa gradita a tutti ho pensato ad un elenco di tutte le riforme dei governi Berlusconi, dal 2008 al 2011. A chi dice che si è chiuso un periodo buio, un ciclo negativo per la storia d’Italia, posso solo rispondere dimostrando che questi sono stati anni di lavoro. Non tutto quello che si doveva fare è stato fatto, certo, anche per oggettivi ostacoli impedimenti e ostruzionismi, ma è giusto ricordare l’esperienza dei governi di centro-destra come globalmente riformista e propositiva. Governi del Fare, a differenza dell’immobilismo degli esecutivi del centro-sinistra.

Continueranno a dire che nulla è stato fatto, che sono state promulgate soltanto leggi ad personam ed inutili per il Paese? Pazienza…intanto palesemente questo non è vero, e tcon questo elenco intendo fornire a tutti uno strumento adeguato anche per poter poi rispondere a menzogne e falsità diffuse dalla sinistra.
Ecco l’elenco dei principali provvedimenti del IV Governo Berlusconi (8 maggio 2008-12 novembre 2011).

RIFORMA DELLA SCUOLA E DELL’UNIVERSITA’ (legge 169/2008 e legge 240/2010) RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE (legge 69/2009)

LEGGE SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLE GRANDI IMPRESE IN CRISI (legge 166/2008)

PACCHETTO SICUREZZA (legge 94/2009)

FEDERALISMO FISCALE (legge 42/2009 e gli otto decreti attuativi: dlgs 85/2010 sul federalismo demaniale; dlgs 156/2010 su Roma Capitale; dlgs 216/2010 sui fabbisogni standard; dlgs 23/2011 sul federalismo municipale; dlgs 68/2011 su autonomia tributaria di Regioni e Province; dlgs 88/2011 su perequazione e rimozione squilibri; dlgs 149/2011 su premi e sanzioni per Regioni, Province e Comuni;dlgs 118/2011 su armonizzazione sistemi contabili).

RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (dlgs 150/2009)

CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE (dlgs 235/2010)

CODICE ANTIMAFIA (dlgs 159/2011)

ABOLIZIONE ICI: Da giugno 2008 non deve più essere pagata l’imposta comunale sulla prima casa, ossia l’immobile adibito ad abitazione principale;
SOSTEGNO AL REDDITO: Per sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti, dal primo luglio 2008 è partita la detassazione degli straordinari e dei premi di produttività. Un altro provvedimento concreto, il cui fine è quello di rendere meno leggera la busta paga di operai ed impiegati, per ridare potere d’acquisto a milioni di lavoratori dipendenti.
LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE: Da lunedì 9 febbraio 2009 i Comuni, attraverso un canale telematico, hanno accesso – in modalità protetta e tracciata – ai dati dell’anagrafe tributaria che riguardano i contratti di somministrazione di luce, gas e acqua, quelli di locazione, i bonifici bancari e postali per ristrutturazioni edilizie e le informazioni sulle denunce di successione di immobili. L’attività anti evasione fiscale dei comuni è incentivata e premiata con il riconoscimento di una congrua percentuale sui tributi recuperati. A queste misure, va aggiunta la realizzazione del federalismo fiscale che, con il coinvolgimento sempre più stretto degli enti locali, renderà ancora più complicato evadere
LOTTA ALL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA: Le nuove norme contenute nel “Pacchetto sicurezza” (legge 94/2009) ampliano i casi di espulsione degli immigrati clandestini e prevedono l’espulsione anche per i cittadini comunitari, attraverso la misura dell’allontanamento di chi non ha reddito o di chi delinque. Il limite della pena per applicare l’espulsione è stato ridotto a due anni (prima era di dieci).
EMERGENZA RIFIUTI: Il 21 maggio 2008, nella prima riunione operativa del Consiglio dei Ministri (tenutasi a Napoli come da impegno preso in campagna elettorale), attraverso il decreto legge 90/2008 il governo ha stabilito una serie di interventi che in soli 58 giorni hanno messo fine all’emergenza rifiuti in Campania. Erano ben 551 i Comuni della Campania interessati dall’emergenza. Questi centri producono circa 7.200 tonnellate di rifiuti al giorno: l’uscita dall’emergenza ha permesso di raccogliere e avviare a smaltimento la produzione quotidiana di immondizia insieme con le migliaia di tonnellate accumulatesi nei mesi precedenti.
RINEGOZIAZIONE MUTUI: Chi può accedere alla rinegoziazione? Tutti coloro che hanno acceso un mutuo a tasso variabile per acquisto, costruzione e ristrutturazione dell’abitazione principale. Le banche sono libere di aderire o meno alla Convenzione ma, se aderiscono, sono obbligate a rinegoziare qualora il cliente lo chieda. Nell’accordo tra Abi ed esecutivo rientra anche la istituzione di un Osservatorio sulla trasparenza dei mutui cui parteciperanno rappresentanti del Ministero dell’Economia, delle banche e dei consumatori. Costi portabilità azzerati.
STALKING: Introdotto nel codice penale il reato di «atti persecutori», il cosiddetto stalking che riguarda le molestie insistenti, che scatta quando c’è una ripetitività di azioni contro una persona. Per chi compie molestie insistenti, con l’inserimento del reato di stalking nel codice penale e il patrocinio gratuito per le vittime di stupri.
ALITALIA: Il 13 gennaio 2009, CAI, la nuova compagnia di bandiera, ha ufficialmente aperto i battenti, completando un lungo e faticoso percorso di molti mesi, nei quali la “cordata italiana” ha saputo superare molti ostacoli e raggiungere l’obiettivo di mantenere all’Italia una compagnia di bandiera. I possessori di azioni Alitalia sono stati indennizzati con le risorse provenienti dai “conti dormienti”. La legge sul salvataggio Alitalia (legge 111/2008) è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale il 23 giugno 2008.


Beh....tutto sommato non sarei così catastrofista, specie tenendo conto che l'Italia, come tutta l'Europa, si è ritrovata in una crisi della economia mondiale mai sofferta prima d'ora nella storia e di cui ancora non si intravede la uscita....non male no?


Saluti azzurri

lunedì, novembre 14, 2011

Monti: "Lacrime e sangue"...ma poi si vada presto al voto!!



Mi chiedo, ma abbiamo dato forse noi il nostro voto a Mario Monti ? NO, mi rispondo, la maggioranza di noi ad Aprile del 2008 ha votato per una coalizione che aveva in lista come presidente del consiglio, Silvio Berlusconi .
Da parte dei soliti noti si racconta una storiella: che l’Italia si trova finanziariamente alla deriva; in estate Buttiglione disse che l’Italia è “tecnicamente fallita” per colpa di Berlusconi e del suo Governo; qualche giorno fa la Mercegaglia diceva che siamo sull’orlo del baratro. Sarà proprio così?
Io non credo che Berlusconi sia il problema: dalla notizia delle voci di dimissioni il mercato azionario ha perso, in due giorni il 5,5% e lo spread BTP/Bund è arrivato ad oltre 500 punti. Poi si è abbassato sotto i 500, ma nel frattempo a livello politico nulla è cambiato. La Mercegaglia aveva detto che Monti è l’uomo giusto. Giusto per cosa?
Per avere chiaro ciò di cui si parla chiarisco i significati di tre parole:
Debito pubblico: è l’ammontare di quanto lo Stato deve ai suoi creditori e consiste per circa l’80% in titoli di Stato (BOT, BTP, CCT etc) ed il restante in altro. Al momento somma circa 1900 mld.
Deficit pubblico, è invece l’ammontare della spesa pubblica non coperto da entrate e ad oggi per l’Italia è del 3,6% circa ed in Europa solo la Germania ne ha uno migliore.
Spread: differenziale di rendimento a parità di durata.

Bene. C'era ieri chi sosteneva che fosse opportuno comprare e che la borsa italiana sarebbe schizzata in avanti. C'era anche chi sosteneva che fosse giunto il momento di aiutare l'Italia comprando titoli pubblici.
Oggi si, ieri no!
Di stupidi nel nostro Paese ce ne sono in quantità, come in quantità ci sono individui pronti ad affossare la nostra economia solo per pregiudizio ideologico e per odio politico.
Non c 'è bisogno di chiamarsi Bersani o Franceschini, nè Fini e Casini per essere avvoltoi.
Chi si aspettava un balzo della borsa, e per i BTP a 10 anni un deciso calo dello spread coi bund tedeschi, dopo l'affidamento dell'incarico a Monti, dovrà ricredersi.
La Borsa ha aperto bene, come le altre piazze in Europa, ma sta ripiegando sul neutro, in attesa che i mercati ci capiscano qualcosa di più. Senza fatti nuovi nelle economie europee, i mercati restano in attesa delle indicazioni di apertura di Wall Street.
Come accade di solito!
Ma vorrei discutere partendo da una leggenda: il debito pubblico è una colpa di Berlusconi.
Un qualsiasi soggetto che abbia un minimo di conoscenza della storia politica italiana e un minimo di correttezza e onestà intellettuale, comprende benissimo quando è stato creato e chi ha creato il debito pubblico; molti dei personaggi che oggi strepitano erano presenti in Parlamento quando si stava formando ma non risultano loro voti contrari all’aumento della spesa pubblica; quando nel ’94 Berlusconi divenne Presidente del Consiglio la frittata era stata fatta, mangiata e digerita.
Ora, però c’è stato il piano di risanamento, che è stato giudicato valido dall’Europa, anzi pare propri che lo abbia quasi dettato; allora, perché proprio ora sta succedendo tutto questo?
Nuove e antiche tasse con Monti? Fa nulla è per il bene del Paese. Ma come non era diventato il governo delle tasse quello appena defunto? Eh no. Quelli erano balzelli volgari e berlusconiani, questi sono nobili sacrifici per il riscatto della nazione…Misteri di quell’Italia un po’ cialtrona per la quale il concetto di bene comune ha un significato a dir poco fazioso. Si faccia brevemente quanto possibile da parte del neogoverno Monti, sperando di limitare le lacrime e sangue che ci attendono, ma poi si torni a dare, a stretto giro, voce al Popolo con indizione di elezioni democratiche.

Giuseppe Sagliocco
http://www.giuseppesagliocco.blogspot.com

mercoledì, novembre 09, 2011

Da Cesare in poi.... La Storia si ripete!!



I congiurati, impotenti e vili, trovano sempre qualche servo apparentemente fedele da comprare, che colpisca a tradimento il proprio capo magnanimo che lo ha accolto, loro nemico imbattibile, se non col tradimento. Ogni Cesare ha il proprio Bruto.E' il destino triste e glorioso dei grandi uomini. Oggi è toccato a Silvio.


Penso che ora ne vedremo delle belle: ogni ipocrisia e meschinità si rivelerà per quello che è, chi ha tradito avvertirà oggi più che mai la gravità delle proprie azioni sulla propria coscienza e dovrà sopportarne gli effetti. Ma una cosa mi consola: a breve non vedremo più passeggiare nel Parlamento italiano i tanti irrispettosi, irriconoscenti e inutili parlamentari da sempre beneficiati dal nostro Presidente, e di loro sarà ricordata solo l'infamia del tradimento.


Berlusconi a breve non ci sarà più e molti saranno felici, altri ne piangeranno la “dipartita” . Gli uni penseranno di aver risolto i problemi dell’Italia gli altri si sentiranno orfani in quanto non hanno più il grande imprenditore capace di fare miracoli. Ma come stanno veramente le cose? Già ieri nella stessa Camera alla notizia che il Governo non aveva più la maggioranza non si sono sentiti i soliti schiamazzi da stadio. Come se tutti fossero rimasti attoniti (ricordate Manzoni: “così percossa, attonita, la terra al nunzio sta muta…..”) e come se fosse per un attimo balenato nei loro cervelli un pensiero: e ora? Già ora che cosa succede? Purtroppo è vero che l’Euro e questa Europa ci costringono a non avere una nostra sovranità nazionale.


La nostra politica economica non la facciamo più noi ma la Bce e gli altri burocrati che gli girano intorno. Quindi noi saremo costretti (per sempre?) a prendere le decisioni che ci verranno imposte. E tutto ciò come si concilia con le “ideologie” (immaginando che ce ne siano ancora). Riforma delle pensioni, liberalizzazioni, riforme strutturali (il termine evoca un qualcosa fatto sempre in danno dei più deboli), chi le farà? La Camusso? Di Pietro (che già parla di macelleria sociale), Bersani (che dice di non essere disposto a votare certe cose), Vendola o chi? E chi si potrà permettere di fare una vera riduzione della spesa pubblica colpendo anche le famose caste? Ma poi mi chiedo: vi pare giusto far fare riforme “liberali” a socialisti e riforme “socialiste” a liberali? Ma come usciremo da questo serio guaio? Avverrà il miracolo per cui la nostra mediocre classe dirigente farà le cose “giuste” senza pensare ai, peraltro, legittimi interessi di parte?


Silvio Berlusconi annuncia le dimissioni, la sinistra fa la ola, ma lo spread sui titoli pubblici resta alto. I conti non tornano, dunque. Non ci avevano detto che via Berlusconi tutto d'incanto sarebbe andato a posto? O forse, ci diranno, dipende dal fatto che non è andato via del tutto e definitivamente, magari alle Antille?


La solita, insulsa sinistra!!! E questi dovrebbero/vorrebbero governare il Paese?


Meditate elettori, meditate.....



Saluti azzurri