giovedì, gennaio 24, 2013

L'idiozia sinistra non si smentisce mai...

Non so a voi, ma a me hanno insegnato che se qualcuno non ti va a genio, ci sono mille modi per dirlo, senza offendere e senza ferire. Evidentemente, e la foto postata su Facebook dai niostri “avversari politici” da l’idea delle differenze tra noi e loro. Devo riconoscere senza ombra di dubbio, che i sostenitori di Berlusconi, l'educazione ed il rispetto sanno cosa sono, altrettanto non si può dire di molti altri.

Tra l'altro l'autore di questa pubblicazione indegna che gira in internet, ha non solo tempo da perdere, dando del NANO a qualcuno ci si pone sullo stesso piano di chi insulta dicendo "SPASTICO", o "MONGOLOIDE", o "NEGRO", insomma discrimina una minoranza che è affetta da nanismo ipofisario, e mi auguro che chi scrive “nano” e chi da del “nano” a Berlusconi non debba mai avere problemi di questo tipo, così poi la smetterà di prendere in giro le persone con questo problema. Da sottolineare, che questi sono quelli poi che dicono “aiutiamo i meno fortunati”. Ipocriti che non siete altro!!

Silvio Berlusconi è persona democratica e tollerante. Se invece a sinistra non sei allineato con il loro pensiero, sei fuori da tutto, vedi la fine ingloriosa di Renzi…Questa è la democrazia degli antiberlusconiani militanti e dei nipotini di Marx. Brutta cosa l'invidia, gran brutta cosa. Ma è la vita cari compagni….Mettetevelo bene in testa, non siamo tutti uguali e non potremmo mai esserlo!! Chi vi racconta il contrario, è in malafede…

Strategia tipica della bassa manovalanza comunista, magari convinta di fare pure ridere. Prendersela con Berlusconi con "umorismo" squallido è ormai segno di nanismo intellettuale, che è molto peggio di una bassa statura. Pensassero un po' di più alle loro beghe invece, che le stanno ricoprendo fino al collo, ai loro intrecci tra mafia, coop, toghe sporche e politici corrotti e ladri. Per non parlare dell’ultimissimo scandalo Monte dei Paschi di Siena…

Il mio pensiero è semplice: nessuno ha il diritto di offendere, ingiuriare, sentirsi così superiore, da potere comporre mosaici che infangano chiunque, il rispetto per chi non la pensa in un modo piuttosto che un altro deve venire prima di tutto e sopra tutto, altrimenti è il preludio del caos. Prima che alle persone il rispetto lo si deve dare alla verità, e non è questo lo stile della sinistra.

Hanno fallito diversi obiettivi nella vita, e piuttosto che riconoscere la loro mediocrità, molti preferiscono sfogare il loro rancore verso chi invece nella vita ha avuto successo. Queste sono le persone peggiori, per loro SB è il simbolo di chi è riuscito, di chi ce l’ha fatta, e provano odio nei suoi confronti ma sono capaci di provare lo stesso odio ed invidia nei confronti di chiunque sia più sereno e felice di loro; si perché il livello e' questo, odio personale allo stato puro, davvero border line secondo me.

L’ invidia, l’astio la gelosia e una bella dose di cattiveria i loro principi ispiratori!! Mamma, papà grazie per non avermi fatto nascere e crescere triste e rancoroso come invece sono quelli di sinistra…


Giuseppe Sagliocco - Iscritto al Pdl - Lodi

lunedì, gennaio 21, 2013

Crediamoci...siamo vicini !!

                              
Non deve sorprendere il recente sondaggio di "Euromedia" che attribuisce alla coalizione-Berlusconi un distacco di meno di quattro punti da quella che finora appariva irraggiungibile del duo Bersani-Vendola. Si tocca infatti con mano la rimonta in atto del centrodestra, che è molto più forte e profonda di quanto si dica. Io l'ho percepita sabato sera, in una cena tra una quarantina di amici che soltanto poche settimane fa mi facevano patire le pene dell'inferno con i loro annunci di voti per Grillo o di astensioni accompagnate a sprezzanti geremiadi contro Berlusconi. Ebbene, qui tutti parlavano con entusiasmo del Berlusconi del "Servizio Pubblico" ma anche di altre successive performance e si rivelavano in rapido avvicinamento verso il voto a suo favore quasi in una sorta di catartica liberazione. Ed io che mi gongolavo ad accogliere magnanimamente un autentico ritorno a casa di massa. Insomma, il grande Popolo di centrodestra si è messo in marcia, e mancano ancora 30 giorni alle elezioni…

Berlusconi ha tolto alla sinistra il diritto di giudicare, di ergersi a giudici, di stare sullo scranno più alto mentre sezionano i supposti o fasulli difetti altrui. Gli ha praticamente fatto lo stesso servizio di barba e capelli che loro si credono legittimamente di fare agli altri. Santoro, appena l'ha capito, poco ci mancava che non gli venisse un colpo apoplettico, si è sentito..., assieme a Travaglio, messo alla sbarra degli accusati mentre Berlusconi srotolava tutte le loro nefandezze, mandando a rotoli la loro reputazione di duri e puri e, soprattutto, di eletti morali. La reazione di Santoro ha solo peggiorato le cose e Berlusconi, da grande comunicatore, ha finito per dare il tocco finale con la sua gag e mimica di ripulimento delle porcherie lasciate da Travaglio sulla sua sedia. Solo questo ha fatto sensazione, ben peggiore che la letterina. E' incredibile che un uomo di 76 anni abbia tali riflessi, memoria, capacità di comunicazione e spirito per cogliere i punti deboli altrui, in Italia non c'è nessuno che possa eguagliarlo in questo campo, nemmeno i conduttori professionisti

La stragrande maggioranza del popolo che vota PdL, dal 2011 ha attraversato una sofferenza profonda. La delusione (mancate riforme) è tale che moltissimi pensavano di non votare. Non c'è dubbio che ciò che è successo nel 2012 ha aggravato ancora di più la situazione. Sintetizzando, il colpo di grazia è stato dato sia dalle ruberie dei politici, sia da parte di una politica europea cinica che sta affamando le famiglie italiane e distruggendo le imprese. Come hanno reagito i partiti? Hanno avuto paura. Hanno preferito, ipocritamente, affidare a mani "tecniche" la soluzione dei problemi. E' una malattia antica dei partiti, specie nel PD. Fateci caso: solo quando si compongono le liste si va in cerca di "altri" (attori, prefessionisti, cattolici, ecc.), la famosa "società civile" che, d'incanto, dovrebbe essere in grado di risolvere ogni male, mentre durante il mandato elettorale funzionari e maneggioni pensano a risolvere i loro problemi o "i problemi del partito".


Se poi capita, come è avvenuto che "le mani tecniche" falliscono clamorosamente, anzi creano guasti più grandi, si possono creare condizioni di pericolo per la nostra democrazia. Allora bisogna dire BASTA! Non fuggire nell'astensionismo, ma reagire e ragionare nel nostro interesse e non nell'interesse dei partiti...



Giuseppe Sagliocco – Iscritto al Pdl Lodi.

giovedì, gennaio 10, 2013

La rivoluzione liberale



L'aria sta cambiando: il centrodestra risale...e lo sta facendo al meglio riprendendosi parte almeno del consenso che già aveva. La proposta di Silvio Berlusconi contro la disoccupazione e per la ripresa: zero trattenute fiscali e previdenziali per i nuovi assunti per 3/*5 anni, con contributi a carico dello stato.
Ma lo avete sentito parlare di economia e lavoro, di tagli alla burocrazia e fare proposte serie e concrete in merito a nuove assunzioni e iniziative che sono ferme. La rivoluzione liberale e' ancora possibile bisogna cercare di portare a termine le grandi, epocali riforme che sono necessarie a modernizzare il nostro Paese! Occorre per fare questo riorganizzare lo Stato e questo non è possibile senza averne i poteri necessari.
Bisogna dare a un solo partito la maggioranza perché possa cambiare la Costituzione e attribuire i poteri al governo e al presidente del Consiglio che hanno tutti gli altri premier delle democrazie occidentali. Oggi invece il presidente del Consiglio sta lì a fare non il premier che governa, ma il pupazzo. Servono tre condizioni: uno, che i moderati del ceto medio, che non vogliono la sinistra al governo, vadano a votare; due, che non votino i piccoli partiti, ma il Pdl; tre, che il Pdl, avendo la maggioranza in Parlamento, cambi la Costituzione e dia poteri al governo che oggi non ha.
D’altronde mi chiedo, ma che conoscenza hanno questi vecchi burocrati non lavoratori ma professionisti della sinistra italiana, che vorrebbero imporre la loro ricetta? Ma che ne sanno, quale realtà concepiscono? Millantano...tanto sono tranquilli che dalla loro parte ci sta chi li vota sempre e comunque, senza fiatare minimamente, per pura faziosità!
Secondo il modo di vedere e di intendere la vita e il mondo (da sinistra) significa tasse, tasse e ancora tasse io non ci sto! Lo dico perché, se non è chiaro a qualcuno, il PD con SEL cioè il centrosinistra ha gia' annunciato che l’Imu sulla casa non si puo’ togliere (!?) quindi resterà com’è, e inoltre, non contento calerà anche l’asso….Oltre alla Imu che per la sinistra non si tocca e non si eliminerà questa iniqua tassa, odiata da tutti, lorsignori nella loro ricetta per migliorare l’economia ci aggiungono pure una bella tassa patrimoniale…così che anziché “lasciare” come ci chiede di fare Berlusconi, la sinistra ci chiede invece di “raddoppiare”.
Il centro-sinistra con le primarie ha accesso un barlume di socialdemocrazia per il partito, sfumato con la detonazione di Renzi ed il suo karma post comunista…peccato davvero!!
Tanti mi dicono ma le promesse…io rispondo che quelle le fanno in tanti, però poi bisogna essere conseguenziali; infatti ad esempio in merito alla abolizione dell’ICI Berlusconi fu chiaro e deciso, e così fu…primo consiglio dei ministri e ICI abrogata! E farà lo stesso con l’Imu. Nell'ultimo anno di questo governo la situazione è peggiorata. Contro la disoccupazione, impressionante, “bisogna arrivare con qualcosa di eccezionale.
Abbiamo 4 mln di imprese in Italia, si potrebbe dire loro: se assumete anche una sola persona in più con un contratto a tempo indeterminato non pagherete per 3-4-5 anni nè contributi previdenziali nè tasse.

E' come assumere qualcuno in nero. Insomma, meno tasse su imprese e famiglie significa piu soldi per le casse dello Stato e più opportunità per i giovani e le aziende." “Bisogna togliere tutte le autorizzazioni che si devono chiedere per aprire negozi o imprese o avviare cantieri, e trasformarli in controlli successivi".

La medicina è stata peggiore del male. Tutti i tentativi che si sono via via susseguiti per archiviare il berlusconismo si sono ritorti contro il sistema Italia.

 
 
Giuseppe Sagliocco - Iscritto al Pdl - LODI

venerdì, gennaio 04, 2013

Lettera aperta al Coordinatore Provinciale del Pdl di Lodi Oscar Fondi


Ciao Oscar, ho letto e quindi appreso solo dal giornale “IL CITTADINO”, che mercoledì scorso si sarebbe tenuta a Lodi una "assemblea" del partito che avrebbe scelto Claudio Pedrazzini e Monica Guarischi come candidati da proporre per le elezioni alla Regione, e anche che era presente l'On.le Mantovani....Per cortesia, la prossima volta che si decidono cose importanti per il partito di cui ancora faccio parte, potreste comunicare queste cose a tutti? Altrimenti che senso ha? Saremmo alle solite, con "i soliti noti" che si riuniscono, decidono da soli e poi vorrebbero anche far passare come condivise da tutti (soprattutto dalla base riporta il Cittadino, secondo lo stesso Mantovani...) le decisioni prese già in precedenza a tavolino!! Vogliamo essere più seri? E' chiedere troppo poter essere informati? Specialmente quando si parla di "base" che avrebbe deciso poi…Ritengo grave che tale riunione sia stata convocata nello stesso giorno del consiglio provinciale e quindi i consiglieri Pdl, tanto per cominciare, non c’erano e non erano stati invitati.
So per certo, che al Lodi Hotel (previo comunicato anonimo, e non a tutti, circa una generica serata di auguri) erano presenti l’On.le Mantovani e un’altra non ben precisata On.le di Monza.
Eccoci al punto: parliamoci chiaro, gli auguri erano una scusa. Presenti, i soliti noti fedelissimi e un po di facce mai viste prima, mi si dice, urlanti e plaudenti…Motivo vero della riunione lanciare, come detto sopra, la candidatura del Signor Pedrazzini per le elezioni regionali.
Certo, Pedrazzini avrebbe avuto il consenso della maggioranza del coordinamento in ogni caso, ma ritengo giusto sottolineare che non è stata convocata una riunione per decidere i candidati ma, genericamente, per parlare di elezioni regionali e per gli auguri natalizi….
Ecco, se questa è democrazia e condivisione all’interno di un partito, allora più di qualcuno, come me, non ci capisce più nulla…Niente contro il Signor Pedrazzini, già pupillo dell’On.le Mantovani, ma basta con le candidature calate all’improvviso dall’alto e non condivise da tutti;

Questo è sempre stato il problema del Pdl, vendere le scelte come condivise quando poi si trattava di teatrini costruiti per qualcuno, salvo poi sbandierare merito e la trasparenza. Non ha funzionato il metodo, e la dimostrazione è data dalla disaffezione della gente verso il Pdl.
Dal Congresso è trascorso un anno. Non una parola abbiamo letto sui giornali, ne un solo atto, un convegno, una riunione sono state fatte!! Zero…Per questo che io personalmente, ma so di interpretare il pensiero di molti iscritti e militanti come me disamorati, vi chiedo e ti chiedo di cambiare rotta; abbiamo degli obblighi con i nostri elettori, i quali non ci servono solo nel momento dei Congressi o delle elezioni, ma a loro bisogna render conto. Bisognerebbe anzitutto far conoscere la nostra linea politica (se ne abbiamo una) senza nasconderci, ma essendo presenti sul territorio e facendo politica. Caro Oscar, se esiste un partito, esso deve essere riunito TUTTO nei momenti fondamentali come la candidatura dei rappresentanti del territorio nelle assemblee REGIONALI e NAZIONALI.

Ti saluto cordialmente, sperando di incontrarti presto e nella fervida speranza che il Pdl lodigiano faccia davvero un grosso sforzo per scrollarsi di dosso rancori e antipatie da parte degli iscritti ma anche da parte dei semplici cittadini lodigiani i quali vedono, sentono e parlano…Auguri!!




Giuseppe Sagliocco – Iscritto al Pdl Lodi


venerdì, dicembre 21, 2012

Bugie e verità sullo spread: riflessioni


L’impennata dello spread ci fu quando la Deutsche Bank nel luglio 2011 vendette una quantità ingente di BTP, addirittura 7 miliardi. Tutti questi nostri titoli, immessi così sul mercato fecero diminuire la loro quotazione rispetto ai titoli tedeschi, e non poteva andare diversamente secondo le leggi dell’economia.
Ad ottobre 2011 Deutsche Bank presentò un lungo lavoro al Governo tedesco e alla Troika (Fmi, Bce e Ue), intitolato “Guadagni, concorrenza e crescita“, nel quale chiese esplicitamente che venissero privatizzati i sistemi welfare e i beni pubblici di Francia, Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda.
Praticamente un metodo per impadronirsi dei beni di questi Stati: infatti si mettono nel mirino i Paesi da invadere, poi li si mettono in crisi, aumentando artificialmente gli interessi sul debito pubblico, e infine viene indicata “la cura”, presentandola come la sola possibilità.
Questa guerra viene combattuta senza spargimento di sangue, con un facile bottino ottenuto con la complicità dei servi schiocchi e mediante l’introduzione di un cavallo di Troia: Monti per l’Italia.
Berlusconi dice il vero quando indica nella Germania il braccio armato e l’utilizzatore finale di una crisi creata ad arte per rimpiazzare i vertici istituzionali con altri più compiacenti, chiamati a liquidare il nostro patrimonio. Di fronte a questi dati, chiunque difenda ancora la Germania come esempio di virtù e di buon governo non solo dice il falso, ma va contro gli interessi del suo Paese e deve assumersene la responsabilità.
Nell’era digitale dove ogni cosa è ormai immateriale, le crisi le creano i tiranni dell’economia e della finanza. Le banche, soprattutto quelle centrali, sono una lobby che persegue unicamente il mantenimento dello status quo e congela ogni forma di progresso per il popolo: lo dice espressamente l’ex banchiere centrale belga Bernard A. Lietaer.
Bisogna cambiare. Il voto è alle porte. Votate qualcuno che dica basta a questo scempio, che dica basta a questi signori, denunciati perfino all'Aia per crimini contro l'umanità, a partire da Christine Lagarde ad Angela Merkel, da Wolfgang Schäuble a José Barroso passando per Hermann Van Rompuy, nella lunghissima denuncia di una cittadina tedesca, Sarah Luzia Hassel-Reusing, che cita anche Mario Monti come persona informata sui fatti.
Votiamo per qualcuno che abbia un'idea diversa del senso dell'economia, dei suoi obiettivi e delle sue ricadute sui cittadini. Qualcuno che non viva unicamente per spostare capitali finanziari di banca in banca, di fondo in fondo. Qualcuno che sia ancora un essere umano, possibilmente.

Il governo dei tecnici si è accucciato di fronte alle richieste dell'Ue e soprattutto della Germania. Ora si rende indispensabile un cambio totale di questa politica dei tecnici. L'Unione europea 'tedesca' e del nord, ha imposto una politica di austerità che porta solo alla recessione e anche alla depressione.

Non é solo un mio giudizio. Occorre far ripartire le imprese, riducendo le imposte che su di esse gravano, rilanciando l'apertura al credito e snellendo la burocrazia intorno alle aziende. Solo così si potrà far uscire italiani dal clima di ansia, paura preoccupazione che grava oggi sul Paese.

 

Giuseppe Sagliocco - Lodi




mercoledì, novembre 28, 2012

Considerazioni "primarie"...da parte del centrodestra



Sono giorni difficili per la politica e in particolare per il centrodestra; giorni incerti e per questo difficili da comprendere appieno e quindi commentare…proviamoci: non nascondo di aver parlato di primarie in passato, quando alcuni di quelli che oggi si dimenano tanto nemmeno sapevano cosa fossero figuriamoci sostenerle!!
Oggi però temo che queste primarie, così come stanno nascendo, possano creare nuovi problemi. Per me, il Presidente Berlusconi in questa capziosa situazione che si è venuta a creare, ha ancora una volta capito tutto e ha voglia adesso di riprendere in mano la situazione.
Chi ci garantisce infatti che le primarie, paradossalmente, non frammentino ancor più (se possibile) i consensi? E chi ci assicura che esse faranno davvero emergere quel “leader” che cerchiamo, in grado di gestire il partito e/o la futura coalizione? Nessuno.
C’è confusione, così come ci sono i comitati per le primarie, i candidati a queste primarie e la data pure: 16 dicembre; manca la linea operativa e organizzativa data la situazione in continua evoluzione.
Da qualcuno forse le primarie sono state viste come un congresso di partito; beh, si tranquillizzi allora, perchè non è così: qui si tratta esclusivamente di scegliere il futuro candidato premier, quello che si opporrà alla sinistra alle prossime elezioni politiche, e quello che dovrebbe catalizzare il maggior numero di consensi….appunto!!!
L’annuncio dell’ex premier Berlusconi di tornare in campo, ha smosso le acque. Berlusconi ha infatti esternato circa la possibilità della creazione di un progetto nuovo e, personalmente, di questo sono molto curioso. Sto coi moderati dal 1994 e quindi non sono tra quelli saliti dopo sul carro del vincitore. Leale e coerente sempre, sottolineo di non aver mai ricoperto incarichi o avuto cariche ne in FI allora tantomeno nel Pdl oggi.
Molti che oggi fanno gli schizzinosi, o si smarcano parlando (adesso) male di Berlusconi dovrebbero ringraziare per tutta la vita il loro “benefattore” per il fatto stesso di esistere; ma si sa, la riconoscenza in politica non è di casa…e allora capita di leggere qua e la, da parte di piccoli e piccolissimi personaggi politici a livello nazionale ma non solo, attacchi ingrati e cattivi verso chi “li ha fatti uomini” per usare una terminologia napoletana. Senza Silvio Berlusconi oggi molti pseudo politici (politicanti) di professione, anche lodigiani, non sarebbero stati eletti o non sarebbero arrivati dove sono arrivati.
Eppure si leggono tristi affermazioni del tipo “non si può essere sotto diktat dell’ex premier perché poi non ci resterà che piangere sul latte versato”, o ancora altri giudizi taglienti e irriconoscenti giungono da ex, post e vetero di varie estrazioni e provenienze politiche che nel Pdl hanno trovato la loro fortuna...in quanto esiste Berlusconi!
Noi dobbiamo riconoscere ad Alfano il merito di avere fortemente voluto queste primarie, ora però Alfano stesso si mostra titubante, ma ciò è naturale in quanto il percorso democratico delle primarie potrebbe essere inficiato qualora Berlusconi ritorni in campo.
Occorrerà, al centrodestra cercare un candidato che sarà quello che prende più voti e che meglio di altri potrà quindi battersi contro questa sinistra che si appresta a governare con “quello che pettina le bambole” il Sor Bersani da Bettola. Dio ce ne scansi e liberi…

In conclusione, secondo me non è che Alfano debba mandare all’aria il percorso democratico delle primarie, ma più semplicemente nella situazione attuale e in quella che si andrà a configurare, ognuno potrà sentirsi, come sempre nel centrodestra, di fare ciò che ritiene più opportuno; le opzioni e le possibilità sono numerose e basterà scegliere se restare, se andare via, con chi stare e che cosa fare. In piena libertà, mettendoci la faccia come si dice, perché come dice Crozza/Bersani "questa è la democrasssia ragasssssi".



Giuseppe Sagliocco - Lodi

martedì, ottobre 30, 2012

Il prezzo da pagare per la sua "discesa in campo"



La improvvisa e inaspettata “discesa in campo” di Silvio Berlusconi, diciotto anni fa non poteva che avere un prezzo; la deriva verso ideologismi e sentimenti di avversione personale, verso denigrazioni e delegittimazioni faziose che non hanno fatto il bene dell’Italia. Il vecchio partito comunista, riciclatosi prima in Pds poi in Ds (oggi Pd) era sicurissimo di vincere le elezioni e prendere il tanto agognato “potere” dopo aver fatto, i giudici di tangentopoli tabula rasa di tutti i partiti….tranne il solo PCI-PDS-DS. La “gioiosa macchina da guerra” guidata dall’allora segretario Occhetto vide i suoi piani segreti (ma non troppo) sconvolti dal Cavaliere il quale riuscì a chiamare a raccolta tutti i liberali, moderati e di centrodestra, vincendo alla grande le elezioni…da quel momento a sinistra se la sono legata al dito e per Berlusconi è stato l’inferno!!
Dopo 18 anni di tentativi andati a vuoto infatti, con accuse di tutti i tipi possibili e immaginabili a chi fino ad allora non aveva mai avuto un processo a suo carico, ebbene è arrivata. Ma quella di SB è chiaramente una condanna politica, incredibile e intollerabile per usare le stesse parole dell’ex premier…E' senza dubbio una sentenza politica come sono politici i tanti processi inventati a riguardo. La sentenza di condanna è la conferma di un vero e proprio accanimento giudiziario e dell'uso della giustizia a fini di lotta politica. Ci sono però due prove della innocenza di SB facilmente rilevabili e assolutamente inoppugnabili:
1) Secondo l’accusa SB sarebbe socio di due imprenditori americani. Ma se egli fossi stato socio di questi imprenditori sarebbe bastata una telefonata all'ufficio acquisti di Mediaset per far acquistare i diritti televisivi che questi due imprenditori volevano vendere, senza pagare tangenti.
2) E ancora, se SB fosse stato socio sarebbe subito venuto a conoscenza di una tangente così elevata versata ai responsabili del servizio acquisti, e non avrebbe potuto che provvedere al loro immediato licenziamento, visto che per quell'ufficio passavano 750 milioni di acquisti all'anno.
Non si può andare avanti così: dobbiamo fare qualcosa. Quando non si può contare sull'imparzialità dei giudici, questo paese diventa incivile, barbaro, invivibile e cessa anche di essere una democrazia. E' triste, ma la situazione del nostro paese oggi è così. Intanto però nel centrodestra tanto bistrattato qualcosa si muove: ci saranno elezioni primarie aperte nel Popolo della Libertà. Quindi sapremo, entro dicembre, chi sarà il successore di Silvio Berlusconi. Il 16 dicembre ( data più che probabile), saranno gli italiani che credono nell’individuo e nei suoi diritti naturali, nella libertà politica e civile di fronte allo Stato, ad aprire democraticamente una pagina nuova di una storia nuova, quella che abbiamo fatto insieme, uomini e donne, tra cui il sottoscritto che fin da subito ha aderito al movimento fin dal gennaio del 1994 assieme a tutti coloro che non intendevano e che neanche oggi intendono essere governati da questa sinistra.

La continuità con lo sforzo riformatore cominciato diciotto anni fa è in pericolo serio. Una coalizione di sinistra che vuole tornare indietro alle logiche di centralizzazione pianificatrice che hanno prodotto la montagna del debito pubblico e l’esplosione del paese corporativo e pigro che conosciamo, chiede di governare con uno stuolo di professionisti di partito educati e formati nelle vecchie ideologie egualitarie, solidariste e collettiviste del Novecento. Sta al Popolo della Libertà, al segretario Angelino Alfano, e a una generazione giovane che riproduca il miracolo del 1994, dare una seria e impegnativa battaglia per fermare questa deriva.



Giuseppe Sagliocco

venerdì, agosto 31, 2012

Casini, Udc e cattolici in politica: contraddittori e incoerenti


Perche la Chiesa continua a proclamare Casini come suo difensore?
Le nuove generazioni hanno bisogno di avere una visione della società, capire dove si sta andando, cosa si sta costruendo. Ecco allora l’importanza dei cattolici nella politica a dare linfa e sostanza alla politica del fare. Guardiamo al futuro nel solco della migliore tradizione, quella di Don Sturzo e De Gasperi.
Pier Ferdinando Casini invece, in assoluta autonomia, ha deciso l'alleanza con Vendola e Sel oltre che con il Pd di Bersani. Il capo dell'Udc si professa strenuo difensore dei valori cristiani, salvo poi allearsi con il diavolo per un vile calcolo di convenienza politica, tirando per la giacchetta quel mondo cattolico che è il bacino principale dal quale l’Udc attinge i voti.
Eppure il Cardinale Bertone e il Presidente della Cei Bagnasco si erano già lamentati del fatto che la UE avesse lasciato sola l’Italia quanto alla questione immigrazione. Mentre Magdi Cristiano Allam si batte perche nello stato europeo vengano inserite le radici giudaico-cristiane dell’Europa, che cosa ha fatto Casini?
Ognuno può votare Casini e il finto centro che va con la sinistra, ma a mio modo di vedere, i cattolici non possono votare il centro e in particolare Casini, che nulla fa per sostenere i principi cristiani. L’ultimo arrivato nel popolo di Cristo, quel Magdi Allam Cristiano di cui sopra, è certamente più benemerito di questo Casini nel tentativo di mettere in guardia i cattolici dalla islamizzazione strisciante e crescente.
Casini vorrebbe rifare un “centro” riunendo cattolici e laici, atei e agnostici, quando poi le varie posizioni su questioni etiche sono inconciliabili e contrastanti? Ci spieghi come....Quali possono essere, i punti di convergenza per un governo di coalizione tra Udc Sel e Pd?
La Chiesa, ha già espresso un "no"deciso ai cattolici ad allearsi con Vendola e la sinistra del Partito Democratico.
La convergenza sui valori non negoziabili trova e deve pertanto trovare un naturale riferimento nella casa comune dei moderati. Il segretario del Pdl Angelino Alfano del resto ha ribadito che i cattolici già oggi hanno trovato nel Pdl un partito che ha sempre difeso i loro valori «non a chiacchiere o a parole, ma con leggi sulla vita, la famiglia e tutto ciò che attiene ad un sistema di valori».
Non si tratta, però, di rifare un partito confessionale, tutt’altro. Noi vogliamo una casa comune che su valori cristiani aggreghi varie anime, quella popolare, socialista, liberaldemocratica, riformista.
Un partito che crede nella difesa incondizionata della dignità di ogni singola persona umana, nella famiglia, nella comunità. Che vuole più società e meno Stato, che difende l’impresa, il lavoratore e non il posto di lavoro, che crede nella sussidiarietà, nella libera istruzione, nella responsabilità di chi amministra e dunque nel federalismo solidale, nel merito come condizione per tornare a crescere.

La brusca virata di Pierfurby verso Vendola e Bersani ha lasciato perplesso e disorientato gran parte dell'elettorato Udc, che critica fortemente la scelta autoritaria fatta dal suo leader. Occhio a chi svende i valori cattolici pur di difendere poltrone.


Giuseppe Sagliocco - Lodi

lunedì, agosto 06, 2012

"Non siam mica qui a smacchiare i leopardi..."



Per chi vota a sinistra perché “antiberlusconiano” la parola democrazìa non ha molto significato; la sinistra e i suoi elettori non cambiano mai, sembrano acefali. La notizia del (possibile) ritorno di Berlusconi nella politica attiva li ha tramortiti...gli orfani di Marx infatti immaginano già che verranno sciancati da Berlusconi in campagna elettorale, sanno già che dovranno soffrire la sua presenza, e non ci stanno!!
Ma guardiamo loro, i sinistri rosiconi, invece che novità portano? Bersani con D'Alema? Fini? Vendola?
L'unico nuovo è Grillo, ma io me lo ricordo in tv a fare il comico già 30 anni fa. Berlusconi sarà quello che sarà, ma politicamente è il più giovane di tutti...
Si è finalmente dimostrato tutto falso che la responsabilità della crisi fosse del governo Berlusconi, che ha portato l'Italia sull'orlo del baratro. Al contrario il problema è l'euro, è l'architettura imperfetta della moneta unica, è il ruolo inadeguato della Banca Centrale Europea.
La candidatura a premier di Silvio Berlusconi ha irritato tutto il centrosinistra. Puntualmente è scattata la campagna di denigrazione e i più benevoli parlano di minestra riscaldata.
Credevano d’averlo messo fuori combattimento, ma hanno fatto i conti senza l’oste. Inoltre, visto che le agenzie di rating continuano a penalizzarci, lo spread e il debito pubblico continuano a salire, signifca che i nostri guai non dipendevano dal bunga-bunga. Ai mercati finanziari interessano le riforme strutturali e i conti in ordine.
Ora aspettiamo fiduciosi la conferma ufficiale della candidatura perché dai vari Casini, Fini, Rutelli, Veltroni, D’Alema Bersani ecc.che hanno fatto carriera politica solo con le chiacchiere non ci si può aspettare nulla di buono… Se a Casini poi il ritorno di Berlusconi fa paura, a noi elettori liberi è la sua presenza nell'agone politico da più di trent'anni che fa paura.
Pur di stare in poltrona, egli ha trascorso gli ultimi anni con un piede col PDL e con un piede col PD, sta accarezzando furbescamente Bersani per farsi eleggere Presidente della Repubblica;
La “festa della liberazione” celebrata il 12 novembre 2011, giorno delle dimissioni di Berlusconi, non ha portato bene. Non solo non sono saliti loro al potere, non solo hanno dovuto fare da zerbino a un professore bocconiano non certo di sinistra e che per di più, odia la concertazione, sindacale e non. Ora rischiano di ritrovarsi al punto di partenza, cioè per loro a un punto morto.


Nel senso che è morta la speranza di essersi liberati definitivamente dell’unico vero ostacolo ai loro progetti di guidare l’Italia, con chicchessia (Monti, Vendola, Casini, Di Pietro, uno per l’altro) ma guidare indisturbati…



Giuseppe Sagliocco - Lodi


giovedì, agosto 02, 2012

La "Banda" dei 400 indagati...(più Travaglio condannato)



Provate ad andare su uno dei motori di ricerca più famosi e digitate INDAGATI PD, vedrete che essi parlano di 400 indagati, ed è possibile trovare pure la lista. Adesso anche gente del calibro di Errani e Vendola (non proprio del Pd ma sempre a sinistra è...) si sono aggiunti alla banda dei 400.
Visto che i compagni sono bravi a fare la morale agli altri, chissà se avranno da chiedere a questi Governatori di farsi da parte... Speriamo in un Pd meglio di quello precedente, o attuale, se solo si ricorda che Penati ad esempio è ancora lì', e ben stipendiato!!
Vediamo come finirà, se avremo modo di notare la solita "coerenza rossa" secondo cui GLI ALTRI si devono dimettere....NOI NO ;))
Vendola ed Errani sono indagati e proprio in questi giorni sono stati rinviati a giudizio. Eppure i quotidiani sonnecchiano e di certo non si impegnano per evidenziare le notizie che provengono dalle procure. Guardiamo ad esempio il caso Vendola. Repubblica dà la notizia a pagina 15, taglio basso, 3 colonnine.
Il Corriere a pagina 17, 4 colonne. Il tutto in maniera sobria e tranquilla. Un’opera di occultamento difficilmente spiegabile...Come se un indagato di sinistra avesse l’immunità dagli attacchi della stampa.
E non importa se Vendola è stato rinviato a giudizio ed è colpito da un’altra pesante inchiesta perchè tanto, a prescindere, il leader di Sel è estraneo ai fatti, innocente a priori.
Per lui e Errani la parola dimissioni è stata cancellata dal vocabolario di opinionisti e commentatori della stampa. Non è neppure contemplata come ipotesi.
Di fronte a questo imbarazzante clima ci vuole equità nei trattamenti. Se quindi Formigoni si deve dimettere, allora lo devono fare anche Vendola e Errani. Perchè di questa presunta superiorità morale a sinistra, da sempre inesistente, ci siamo anche un po’ rotti le scatole.
A proposito di gradi di giudizio e processi farsa: a Bassolino la prossima udienza è stata fissata per questo o per il prossimo secolo?

E infine, amici e compagni se digitate "TRAVAGLIO CONDANNATO" qualcuno ci rimarrà male forse...infatti il "castigamatti" antiberlusconiano di professione, che adesso fa anche l'attore in teatro pur di continuare indisturbato con la sua sequela di invettive e calunnie da cui lucra, E' STATO CONDANNATO!!! BEN DUE VOLTE, PER CALUNNIA E DIFFAMAZIONE!! PENSA TE, ALLE VOLTE I CASI DELLA VITA, LUI SI.....QUALCUN ALTRO NO ;))



Giuseppe Sagliocco - Iscritto al Pdl - Lodi