
giovedì, luglio 28, 2011
Urgenze e priorità per le riforme

sabato, luglio 23, 2011
Scuola ed educazione, io la penso così...

Egregio Direttore, mi conceda un pò di spazio per dire la mia su tante pretestuose lettere ed opinioni giunte in redazione e qui pubblicate, di cittadini come me, chiaramente di parte.
Come al solito anche le parole pronunciate sulla scuola pubblica sono state travisate e rovesciate da una sinistra alla ricerca, pressoché ogni giorno e su ogni questione possibile, di polemiche infondate, strumentali e pretestuose.
Desidero chiarire senza possibilità di essere frainteso, la mia posizione sulla scuola: il Governo Berlusconi ha avviato una profonda e storica riforma della scuola e dell'Università, proprio per restituire valore alla scuola pubblica e dignità a tutti gli insegnanti che svolgono un ruolo fondamentale nell'educazione dei nostri figli in cambio di stipendi ancora oggi assolutamente inadeguati.
Questo non significa non poter ricordare e denunciare l'influenza deleteria che nella scuola pubblica hanno avuto e hanno ancora oggi culture politiche, ideologie e interpretazioni della storia che non rispettano la verità e al tempo stesso espropriano la famiglia dalla funzione naturale di partecipare all'educazione dei figli. Le parole del premier, perciò non possono essere in alcun modo interpretate come un attacco alla scuola pubblica, ma al contrario come un richiamo al valore fondamentale della scuola pubblica, che presuppone libertà d'insegnamento ma anche ripudio dell'indottrinamento politico e ideologico.
Educare i figli liberamente vuol dire non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato dove ci sono degli insegnanti (in stragrande maggioranza di sinistra, come è del resto da tutti risaputo...)che vogliono inculcare dei principi che sono il contrario di quelli che i genitori magari vogliono inculcare ai loro figli educandoli nell'ambito della loro famiglia. Si tenga conto che non tutti hanno piacere che ai propri figli siano inculcati valori che, vivaddio, non sono stati dalla famiglia stessa "scelti" come valori di riferimento ma da insegnanti che fanno politica...
Cordialmente
Giuseppe Sagliocco
Popolo della Libertà - Lodi
giuseppe.sagliocco@gmail.com
domenica, luglio 17, 2011
L'eguaglianza per la sinistra

Non c'è motivo, se non l'ammirazione per le «star» del mondo della cultura alle quali è affidato il residuo senso di superiorità antropologica della sinistra: i cervelloni stanno dalla nostra parte, quindi abbiamo ragione, come sempre. Non viene mai loro il sospetto che i cervelloni siano solo sedicenti tali, e che talvolta (anzi: spesso) anche i filosofi sparino boiate allucinanti se interpellati sulle questioni, quasi tutte, che esulano dalle loro competenze.
I cervelloni, d'altro canto, stanno volentieri al gioco per i motivi più disparati: per provare il brivido della protesta, per illudersi di guidarla, per adulare i politici, per essere adulati dai politici, per fare pubblicità a se stessi, al nuovo disco, al nuovo libro, al nuovo spettacolo, al nuovo film. C'è sempre qualcosa da promuovere e alle regole del mercato sottostanno anche e forse soprattutto quelli che sostengono di disprezzarle...
Al vip, quindi, la sinistra usa tutti i riguardi. Del resto, la lotta di classe non è più all'ordine del giorno. L'uguaglianza è solo una bandiera da sventolare quando occorre e da riporre nella vita di tutti i giorni. La sinistra in realtà ama la grande borghesia e i suoi intrattenitori, purché a parole anti capitalisti, e si tiene alla larga dalla volgarità della gente, schiava delle televisioni commerciali. I cittadini comuni sono Pinco Pallino senza volto; sono la massa da portare in piazza. Questa è l'eguaglianza per la sinistra.
Giuseppe Sagliocco
Componente ditettivo cittadino
Popolo delle Libertà - Lodi
mercoledì, luglio 13, 2011
Lettera aperta al premier: se non ora, quando?

Caro Presidente Berlusconi, senza uno scatto di reni, senza coraggio, senza rischiare la tua stessa maggioranza, da vincente rischi di ritrovarti perdente. Saranno i tuoi elettori incazzati che, perse le speranze, ti toglieranno la fiducia.C'è una manovra possibile che ti può far perdere non più dello 0,50% di voti, ma che ti farebbe guadagnare in credibilità, e rilancerebbe l'immagine del tuo coraggio. Avanti spariglia...
Mi chiedo se i portavoce periferici della politica siano capaci di interpretare la volontà del popolo libero e di trasmetterla ai responsabili del governo e della maggioranza. Questo sarebbe stato il momento di far capire che la rivoluzione liberale non fa solo scelte di mercato e di libertà d'impresa o di diritti, ma anche scelte popolari. Una classe dirigente libera e democratica sa interpretare l'indignazione della gente che lavora e che fa sacrifici. Molto spesso la fortuna non aiuta i migliori e nessuno ha, pertanto, il diritto di ignorare che c'è un popolo meno fortunato che è sempre più penalizzato.
Si possono capire le occasioni sfruttate, il vantaggio di aver scelto la strada giusta, l'onore di essere stato chiamato a rappresentare in parlamento alla sovranità popolare, anche la predisposizione a farsi trascinare ripagando i potenti col loro servilismo, ma i privilegi alla lunga non li tollera nessuno, soprattutto in momenti di difficoltà generale della nazione. ORA BASTA!
Penso che ci voglia più coraggio, anche a costo di far saltare il tavolo. Un tetto per gli stipendi pubblici, un tetto per le pensioni e l'eliminazione del cumulo, il taglio degli stipendi dei parlamentari, l'eliminazione dei rimborsi elettorali e dei contributi ai giornali di partito, il taglio dei consiglieri di comuni e regioni. L'eliminazione dei vitalizi ai parlamentari, le eliminazione dei privilegi a vita a Presidenti di Corte Costituzionale, Repubblica, Camera e Senato. Una legge costituzionale per la riduzione al 50% dei deputati, per l'eliminazione del senato e delle provincie. Un tetto massimo per ministri, viceministro e sottosegretari. Un tetto massimo per assessori. Eliminazione (per tre anni) dei contributi al cinema., allo spettacolo ed a tutte le manifestazioni e rappresentazioni (teatrali-sociali-culturali-artistiche). Non si può ridere e divertirsi a spese di chi è costretto a fare sacrifici per rimettere in piedi il Paese. Eliminazioni (per tre anni) di tutte le richieste di contributi finanziari a vario titolo per ricorrenze, commemorazioni, presentazioni e quant'altro. Nessun contributo (per calamità, scarsa produzione, difficoltà di mercato) per gli agricoltori che negli ultimi 5 anni non hanno dichiarato utili in media pari al 3% del capitale investito e che non pagano i contributi sociali ai lavoratori. Siano fatti gli studi di settore anche per l'agricoltura in cui includere la presenza della forza lavoro minima indispensabile per abbattere la piaga del caporalato e del lavoro nero, soprattutto nel mezzogiorno. Assimilazione dell'incidenza fiscale, iva compresa, per tutte le attività commerciali, cooperative comprese. Misure penali rigide per quelle forme di evasione fiscale che prefigurano dolo e grave spregio alla giustizia sociale (ad esempio evasione totale, fatturazioni false, doppio lavoro con prevalenza di quello svolto a nero, prestazioni professionali senza rilascio di ricevuta fiscale). Taglio di tutte le spese di consulenza per tutti gli enti locali e per i ministeri. C'è l personale ordinario e se non è capace si destina ad altro lavoro di profilo più basso e si sostituisce con personale interno più capace (negli uffici pubblici non sempre ai più capaci vengono affidati ruoli di maggior profilo).
Ci vorrebbe, inoltre, anche se con la manovra economica c'entra poco, una legge che impedisca nelle scuole agli insegnanti di fare politica, prevedendone nei casi più gravi l'immediato licenziamento. Un insegnate che invece di educare i giovani al pluralismo ed al rispetto di tutti, li voglia formare alla faziosità, sarebbe paragonabile al cassiere di banca che invece di gestire il denaro dei suoi clienti li convogliasse sul suo conto corrente. Se l'attività di quest'ultimo comporta l'immediato licenziamento e l'attivazione del codice penale, dovrebbe essere la stessa cosa anche per gli insegnanti....
Saluti azzurri
giovedì, luglio 07, 2011
Siamo tutti al fianco di Alfano per un nuovo Pdl

Come testamento, come lascito della mia partecipazione alla vita politica, ripete Berlusconi, «vorrei dare all’Italia una grande unica formazione ispirata ai valori del Ppe, in grado di raccogliere tutti gli elettori moderati» . Indicato l’obiettivo, spetta ad Alfano raggiungerlo….e noi siamo tutti con lui!
Oltre ai problemi interni, Alfano, che nel suo discorso ha anche accennato ad un “partito degli onesti”, dovrà provvedere all’organizzazione sul territorio, dove i personaggi più disparati esercitano un ampio potere locale spesso scappato di mano al controllo di chi è a Roma. E’ il caso dell’On. Cosentino in Campania o dello scontro intestino tra Mantovani e Podestà in Lombardia.
Inoltre va affrontato il nodo primarie. Diversi colonnelli del partito le richiedono, sia per quanto riguarda il candidato premier, sia per i ruoli dirigenziali locali, per affidare agli iscritti la possibilità di scegliere in maniera diretta la classe dirigente. Giusto, sono d’accordissimo!! Le primarie devono essere un mezzo per raggiungere il fine che è vincere alle Politiche. Con un segretario così, un Presidente che sarà comunque presente, e con una sinistra che è solo invidia e fuffa ce la faremo…
Saluti azzurri
Il mondo culturale, la scuola l'Università e l'informazione in mano alla sinistra

lunedì, maggio 16, 2011
Evviva la maggioranza silenziosa dei togati!

Non c'è contraddizione tra il presidente della Repubblica, che rende onore al merito, e il presidente del Consiglio che denuncia i guasti recati dalla malagiustizia al funzionamento dello Stato democratico. Sono modalità diverse, entrambe necessarie, di affermazione del principio della leale collaborazione tra le istituzioni preposte al buon funzionamento della cosa pubblica (e quindi anche alla promozione delle riforme necessarie). Pretenderle in contraddizione tra loro, sia pure nei fumi polemici di una campagna elettorale amministrativa ricca di significato politico, sarebbe come contestare,in Francia, al generale De Gaulle la repressione dei "soldati perduti" in rivolta contro la Repubblica. Erano gli stessi soldati autori del sollevamento che aveva spianato la via al rinnovamento di quella democrazia francese, ma poi non erano stati capaci di "rientrare nel dovere". Ce n'è abbastanza da legittimare l'esigenza della inchiesta parlamentare, ventilata da Berlusconi, sui deragliamenti nell'interesse privato, o corporativo, dell'amministrazione della giustizia. Deragliamenti che conducono alcuni magistrati a fungere da contropotere, oggettivamente eversivo, rispetto all'ordinamento democratico.
Difficile negare al presidente Berlusconi il dovere di difendere l'istituzione che rappresenta dall'insistente tentativo, articolato in ventiquattro processi campati in aria dal giorno del suo ingresso in politica, di surrogare con l'iniziativa giudiziaria la devastante miscela di handicap, contestata dallo stesso Napolitano, che inibisce all'opposizione di sinistra una efficace partecipazione al gioco democratico.
Onore ai magistrati che lo meritano, e anche al governo che fa il suo dovere.
Giuseppe Sagliocco
Direttivo cittadino Pdl - Lodi
domenica, maggio 15, 2011
Sinistra italiana vero pericolo per la democrazia

Il pericolo per la democrazia non è Berlusconi, ma questa sinistra italiana. Che plaude al lancio di monetine e che ora invoca un colpo di Stato. Gli intellettuali chiedono l’intervento di carabinieri e polizia, perché vogliono un golpe per rovesciare il dittatore. Perché, dicono, la democrazia si salva “anche forzando le regole”. Poveracci.
E’ proprio particolare l’opposizione italiana, non c’è niente da fare. Più i suoi esponenti tentano di darsi un’aria da indefessi custodi delle Sacre Istituzioni, più vengono al pettine tutti i nodi del loro essere drammaticamente comici.Eppure, il peggio è arrivato da un intellettuale, da un professore universitario che di cose, nella sua lunghissima vita, ne ha viste tante. Parliamo di Alberto Asor Rosa, teorizzatore di moderni colpi di Stato dalle colonne del Manifesto.
In pratica, il vegliardo linguista ha auspicato l’intervento dei Carabinieri e della Polizia per “congelare le Camere, sospendere tutte le immunità parlamentari, restituire alla magistratura le sue possibilità e capacità di azione, stabilire d’autorità nuove regole elettorali, rimuovere le cause di affermazione e di sopravvivenza della lobby affaristico-delinquenziale”. E tutto questo per “difendere i capisaldi irrinunciabili del sistema repubblicano”. Un golpe in piena regola, dunque. Un golpe che secondo Asor Rosa “godrebbe di un prevedibilissimo appoggio europeo”.
Serve commentare ulteriormente? Meglio di no, meglio lasciare questi intellettuali al loro delirio. Si parla tanto, a sinistra, di volontà berlusconiana di incendiare le folle e il Paese, di creare disordini e polemiche, di fomentare sit-in e di avvelenare il clima. E poi, una mattina, capita di leggere che uno dei loro, uno che avrebbe potuto diventare Ministro nel 2006 (così voleva Diliberto), pensa che sia opportuno farci piombare in uno “Stato d’Emergenza”.E nessuno si indigna, dalle parti del Quirinale. Sia mai, in quest’Italia sconcertano solo i dopocena privati del Presidente del Consiglio. Chiedere un colpo di Stato in piena regola, evidentemente, non fa notizia. Ed è questo che preoccupa…
Giuseppe Sagliocco
giovedì, aprile 14, 2011
Processo breve, nessun rischio e tante balle!!

Ad esempio, il processo per il terremoto dell’Aquila, quello per la Moby Prince, quello della Thyssen, quello della strage ferroviaria di Viareggio. Tutti, indistintamente, scrivono e affermano che la legga salva-Berlusconi affosserà tutti quei processi...
Vale a dire che andrà in prescrizione solo e soltanto se il procedimento sarà fermo ancora al primo grado. Ora, scusate, ma immaginatevi un processo del genere che dopo 25 si ritrova ancora a quel punto. Provate a pensarci. Dopo 25 anni. Un quarto di secolo. Più che prendervela con Berlusconi, cari giornalisti e cari politici andate a cacciare col forcone i giudici, vera casta privilegiata e autentica palestra di inetti. Perché se 25 anni non bastano per un primo grado, allora, qualche problema c’è. E pure bello grosso.
Ma ci rendiamo conto, l’ossessione di Berlusconi non vi permette lucidità. Preferite fomentare l’odio e la violenza, preferite raccontare balle, tanto gli ossessionati credono a tutti. Fateci almeno un favore, se riuscite. Lasciate fuori da tutto questo i parenti delle vittime. Loro non c’entrano niente. Loro non meritano di finire in mezzo al vostro vomito.
mercoledì, gennaio 26, 2011
Ancora vergogna Annozero

Dagli schermi di Repubblica Tv, il segretario del Pd, lancia l’iniziativa per cercare di dare “una spallata al governo”. Parla di "italiani indignati" di "una cosa che non si può più sopportare".
Un'intervista che ha ruotato tutta sul tema caldissimo di queste settimane declinato sotto diversi aspetti: dall'uso dei Tg pubblici fatto dal premier e dai suoi sostenitori, all'attacco alla magistratura
Ha tuonato (si fa per dire) contro l'informazione di parte.
"Ieri ho visto un Tg incredibile - ha detto Bersani riferendosi al modo in cui il telegiornale di Minzolini ha parlato del caso Ruby-. “Pagare il canone diventa sempre più difficile".
Ma l’ha visto Annozero?
Bersani ha definito "vergognoso" l'attacco di Berlusconi ai pm che indagano sulla concussione e sui festini di Arcore: "Vanno puniti"
Il leader Pd ha ricordato che il reato di cui si tratta è gravissimo:
"Io non faccio moralismi al netto dei reati e qui c'è un reato di prostituzione minorile.”
(SENTENZA EMESSA?)
Peccato abbia dimenticato di indignarsi per la violazione dei più elementari diritti di cittadini “spiati” (100.000 intercettazioni) e “perquisiti” come delinquenti per una decina di mesi, senza che ci fosse un "reato da perseguire” e spendendo circa 500.000 euro dei nostri soldi...
Se tutto quello che ha in mano la pm dell’inchiesta Ruby è del tenore e della credibilità delle dichiarazioni della escort Nadia Macrì, allora la sua “brillante” carriera di inquisitrice .. è veramente finita!
Forse non tutti hanno avuto la pazienza e lo stomaco di seguire la trasmissione di Santoro di ieri, ma chi ha avuto la disavventura di farlo, non può non essere stato assalito da un’irresistibile attacco di rabbia intervallato a irrefrenabili risate, sentendo questa testimonianza:
"Abbiamo fatto il bagno in piscina, dove ci raggiunse il presidente. Nudo. Noi eravamo sette ragazze. Siamo stati tutti quanti insieme a scherzare e a toccarci. Poi lui dopo un po' si e' avvicinato ad un'altra camera dove c'e' un lettino in cui fa i massaggi e dopo un po' disse. 'Avanti la prossima, avanti la prossima. E ogni cinque minuti noi aprivamo la porta e consumavamo il rapporto sessuale. Una alla volta".
Se me lo vengono a raccontare di Rocco Siffredi, mi faccio una risata!
Ma se me lo raccontano di Berlusconi a 75 anni, mi incazzo!
Non sopporto di essere preso per scemo!
SETTE “BOTTE” IN TRENTACINQUE MINUTI ??????
A 75 ANNI ???
POTENZA DEL VIAGRA O DELL'IDIOZIA ???
Altro che parafrasare Ghedini: “Ma, va là!” … qui ci vuole un bel VAFFA!
A Santoro e ai suoi “cani da cazzate”.
Saluti azzurri