martedì, maggio 21, 2013

Comunali Lodi: io sto con la Cominetti, voto Popolo della Libertà e scrivo SAGLIOCCO


Gentile Direttore,
questa campagna elettorale cominciata sotto i peggiori auspici, vedi offese e attacchi personali ricevuti da Giuliana Cominetti, lentamente volge al termine; da quando Giuliana Cominetti ha annunciato la sua intenzione di scendere in campo con un suo schieramento civico, facendo scelte diverse da quelle che qualcuno evidentemente sperava e si attendeva, molte cose son cambiate.
Intorno a questo progetto si sono liberamente coalizzate forze, partiti e altri schieramenti civici che condividono l’idea che oggi, in un clima di sfiducia generalizzata, la politica debba impegnarsi per il bene comune della città.
Ognuno, sia chiaro, è libero di criticare però non comprendo l’astio di taluni gruppi e persone, manifestato in pubblico oppure sui giornali e nei volantini, sui blog e sui social network; sono segno di paura e slealtà.
Il Comune ha le casse vuote, e Lodi sta vivendo una delle crisi più drammatiche della propria storia contemporanea, le cui conseguenze ci sono sconosciute; diamoci da fare anzichè parlare parlare parlare…
Dopo aver passato giorni e giorni a sparlare del centrodestra e della sua incapacità ad esprimere un serio candidato (ma scusate, “non è meglio per voi?”) la sinistra che intravede la possibilità di una sconfitta storica, si butta, anima e corpo, sulla ostilità verso una concorrente a palazzo. Giuliana Cominetti, ha cambiato parere, nel corso di questi ultimi anni e non vuole riconoscersi in un partito sempre meno moderato? E allora? È forse colpa grave mutare di pensiero?
 Anche lo stesso burattinaio che ora siede a Roma ha fatto altrettanto. Prima democristiano “convinto”, poi altrettanto “convinto” dal partito ad appoggiare incondizionatamente pupilli di derivazione comunista. La Cominetti ha incassato tutto con gran fair play, non ha denigrato o attaccato nessuno sul piano personale, restando sempre molto corretta.
Evidentemente, per loro di sinistra, democratico è colui che accetta solo chi la pensa nella stessa maniera, altrimenti al muro!
Dove sono le idee per Lodi? Come e dove dovrà svilupparsi? Quale ruolo dovrà ricoprire nel contesto del territorio? Quali sono i grandi disegni sui quali scommettere per il futuro?
Il sottoscritto, che è candidato nella lista  del Popolo della Libertà, con Giuliana Cominetti sindaco, ad esempio ritiene «iniqua e eccessiva» la tassazione in città; occorre abbassare l’aliquota Imu per i locali e i negozi al minimo di legge e, magari sospendere la Tares, almeno per un certo periodo, a chi inizia una attività. Per ridurre auspicabilmente l’Imu, occorre reperire le risorse per rimodulare le tasse puntando sulla riduzione dei costi della burocrazia, taglio agli sprechi e si alla innovazione digitale.
Occorre prevedere nuove aree di sosta ad es. in via Villani, all’ex monopolio di via Gorini, o all’ex macello. Aggiungerei una idea per realizzare in  citta' qualche cosa di nuovo, ma anche di utile ed interessante ad esempio l'interramento della ferrovia che non e' roba da poco se si pensa alla possibilita'  di realizzare aree residenziali per un ritorno finanziario e una accurata viabilita' lungo tutto il percorso...Il 26 e 27 maggio dunque, concedi la tua fiducia a un sindaco donna, e in consiglio comunale scegli un volto nuovo, vota il simbolo Pdl e scrivi SAGLIOCCO.

Giuseppe Sagliocco – Lodi
Candidato lista Pdl con Giuliana Cominetti sindaco.

giovedì, aprile 18, 2013

ELEZIONI COMUNALI DI LODI: E' ORA DI UN SINDACO DONNA! CON GIULIANA COMINETTI VOTA PDL E SCRIVI SAGLIOCCO



L'ottica che ha guidato il Pdl lodigiano verso la scelta Cominetti risponde alla duplice necessità di avere una lista unitaria ma non frammentata che possa puntare ad ottenere i consensi per la poltrona di sindaco, ma anche per evitare l'ennesimo sindaco di sinistra alla nostra città. La frantumazione non ci porta da nessuna parte, e se consideriamo che, obbiettivamente, Uggetti non è Guerini, il centrodestra e segnatamente il Popolo della Libertà mai come questa volta può contribuire fattivamente, assieme agli alleati di coalizione e dopo 20 anni, al tentativo di “strappare” Lodi alla sinistra.

Anche a Lodi come altrove infatti, la sinistra/apparato ha costruito negli anni veri e propri bunker inespugnabili di voti in città, con un presidio costante dei vari enti istituzioni e associazionismo vario che in definitiva ha portato non agli aiuti economici alle famiglie in difficoltà, ma alle clientele. Esistono e prosperano in città dei veri e propri piccoli centri di potere che noi del Pdl lodigiano abbiamo la possibilità adesso, se saremo uniti e compatti e faremo passare il nostro messaggio politico, di scardinare e di scalzare! In politica, ogni tanto bisogna anche cercare di vincere, e questa volta, con questa candidata di sicuro ci proveremo fino in fondo.

Giuliana Cominetti è una candidatura civica con il suo passato certo, ma ha dalla sua anche una “moderazione” che evidentemente non è riconosciuta ad Uggetti, più estremista ed espressione DS…A proposito della candidatura, mi piace precisare che il fatto che la Cominetti abbia dichiarato di non essere il sindaco di centrodestra, affinchè questo sia chiaro a tutti, noi per primi lo sappiamo bene e lo sottoscriviamo! La signora Cominetti è un candidato sindaco trasversale dunque, che ha incassato il sostegno di Pdl, Lega Udc e buon ultimo FARE; Altrove erano le liste civiche che si aggregavano ai partiti mentre qui è avvenuto il contrario…

Ed è qui la straordinarietà del messaggio. Il “nostro” candidato sindaco è una donna coraggiosa e conosciutissima in città per il suo profilo moderato; conosce, apprezza e vive la realtà di Lodi, conosce le necessità emergenti, le problematiche che si vivono essendo a contatto giorno per giorno con i cittadini in prima persona.

Con il suo progetto condiviso che porterà a un programma comune, Giuliana Cominetti si è messa al di sopra delle parti e dell'ideologia, dopo aver assistito in prima persona al meccanismo “perverso” per usare un eufemismo, delle primarie del centrosinistra;  la Cominetti, ci piace perché ha preso le distanze da un Pd le cui primarie hanno confermato con la vittoria di Bersani e la sconfitta di Renzi a livello nazionale, la perdita di quell’auspicato rinnovamento che voleva vedere vittorioso il nuovo nei confronti del vecchio.

Invece, anche a livello locale, nel centrosinistra si erano riaffermate le antiche logiche partitiche, ormai superate. I candidati, nel centrosinistra vengono sempre calati dall’alto, e la Cominetti non si è riconosciuta più in quelle logiche che ben conosce e da cui adesso prende le distanze perché democraticità e  rinnovamento auspicati, a Lodi nel centrosinistra non si sono concretizzati. Anche a Lodi, come a livello nazionale le primarie sono solo una “sceneggiata”.

È una scelta importante dunque, sofferta e difficile da comprendere all’esterno probabilmente. Quindi prepariamoci, perché saremo oggetto, come già sta capitando da giorni sui giornali ma non solo, di attacchi personali, provocazioni pesanti e accuse di incoerenza ancora maggiori; trattasi chiaramente di accuse solo strumentali, da rimandare al mittente, naturalmente. Anche per questo motivo, ho deciso di accettare la proposta di candidatura del mio partito, il Popolo della Libertà, e sarò candidato nella lista Pdl al consiglio comunale, in appoggio a Giuliana Cominetti.

Gli altri? Lasciamoli parlare e denigrare…tanto si agitano a vuoto, perché hanno ormai chiara anche loro la consapevolezza che con la sinistra-sinistra a Lodi si perde. Avanti dunque con la Cominetti Sindaco, avanti con il Popolo della Libertà.



Giuseppe Sagliocco - Pdl Lodi 
Candidato al Consiglio comunale Lista Popolo della Libertà
Cominetti sindaco

venerdì, aprile 05, 2013

Beppe Grillo - NO GRAZIE !!



Non riesco a non vedere tutte le contraddizioni che hanno caratterizzato i primi passi del movimento guidato da Grillo. Anche a Lodi tutto esattamente uguale, ci sarà un candidato sindaco, il quale rappresenterà il M5S e anche qui lorsignori cercheranno di cavalcare la tigre del malcontento, inveendo contro tutto e contro tutti gli altri ergendosi a risolutori di tutti i problemi…come? Ma certo…..mandando tutti a casa!


I militanti del Movimento 5 Stelle sembrano zombies, persone a cui hanno fatto un vero e proprio lavaggio del cervello. Essi parlano come se quanto detto da Beppe Grillo e dal suo "guru" Gianroberto Casaleggio fosse la parola di una divinità…e non vogliono il confronto!! Che in ogni caso non è loro consentito dal dittatore del Movimento 5 stelle, il quale decide se, come e quando possono aprire bocca! Heil Hitler docet…

Ora vediamo i fatti più conosciuti: si insediano i Parlamentari eletti nelle liste del Movimento 5 Stelle; si deve decidere se e come dare un Governo stabile a quest’Italia che ne ha tanto bisogno e cosa fa Grillo? Indice un referendum, come, per altro, qualche attivista del movimento chiede dalla rete? No, chiude tutti gli eletti in un albergo e cala la sua linea di condotta: niente accordi, né con Bersani, né con nessun altro. Forse i referendum si indicono solo quando si è certi che il loro risultato non potrà che confermare quel che pensa e vuole il capo? Andiamo avanti.


Grillo dice che i Parlamentari si devono ridurre lo stipendio del 50% e che i suoi lo hanno già fatto. Tuttavia un servizio di Ballarò dimostra che, di fatto, quel che prendono i grillini è di poco inferiore a quel che prendono gli altri Parlamentari, non avendo rinunciato i grillini né alla diaria, né alla somma destinata al collaboratore, né a tante altre voci, tanto che, se ben ricordo le cifre, 13.000 € circa è quel che prende un Parlamentare, 10.000-11.000 euro è quel che prende un grillino. Sono questi i tagli che Grillo ha promesso alle folle?

Grillo tuona contro i partiti che costringono i propri eletti a votare seguendo “la linea del partito”, ma una volta scelto il Presidente del Senato, inveisce dal blog contro i grillini traditori che hanno votato Grasso cadendo nel trappolone architettato da PD e PDL (???). Chiede la testa dei traditori e vuole che rassegnino le dimissioni perché non hanno rispettato il contratto che avevano firmato prima di essere messi in lista (poi, però, come un buon padre, li perdona). 

Ma come? La storia è piena di uomini e donne che hanno commesso errori; oppure che sono caduti in evidenti contraddizioni; oppure che hanno predicato bene, ma razzolato male. L’intervista di pochi giorni fa rilasciata alla Stampa dal “cittadino” siciliano  Currò che ritiene necessario un confronto con il Pd, senza escludere l’ipotesi di fiducia rompe con la linea ufficiale del M5S, che continua a rifiutare compromessi o accordi.

Ieri  Beppe Grillo lo aveva ribadito ancora una volta con un post sul suo blog: “Perché hai votato per noi? Per fare un governo con i partiti? Per discutere con il pdmenoelle di programma quando quello del M5S è il suo esatto contrario?”, aveva attaccato il “Semplice Portavoce”, invitando i delusi e chi spera nel dialogo con i democratici a votare per gli stessi odiati partiti alla prossima occasione.

Ma l’offensiva di Currò, poi bersagliato da insulti su Facebook dalla maggior parte dei militanti, contro Grillo e Casaleggio rischia di aprire nuovi scenari. Per il nuovo “dissidente” non si parla ancora di espulsione, ma il grande capo Grillo non avrà gradito. Mentre non mancano le voci riportate anche da Libero, che parlano di una trentina di “cittadini” pronti a cercare accordi con il Pd.

Un uomo (o una donna ) che sbaglia certamente non rappresenta una minaccia per le Istituzioni o per la vita democratica d un paese. I termini del problema cambiano quando molti si rifiutano di vedere gli errori solo perché a compierli è il loro leader; quando molti chiedono la forca se a cadere in contraddizioni sono “gli altri”, ma invocano attenuanti se a peccare di incoerenza è il capo-popolo del momento; quando molti non si indignano per il “razzolare male” del predicatore di turno perché “comunque ha detto tante cose giuste”.


Ecco il vero problema. Ecco quel che mi preoccupa. Ecco quel che non dobbiamo sottovalutare. Anche a Lodi.


Giuseppe Sagliocco - Pdl Lodi

giovedì, marzo 21, 2013

Basta con l'uso politico della giustizia...Tutti a Roma!!



Il Partito Democratico scopre le carte: vuole Berlusconi in carcere. Fallito il tentativo di sconfiggerlo alle urne l’unica soluzione è fare fuori il leader del centrodestra con la gentile e accorata collaborazione della magistratura. Un’idea, un sogno che la sinistra coltiva da tanto tempo, dal 1994 per l’esattezza. Dopo Tangentopoli e la marea che spazzò via un’intera (corrotta) classe dirigente, la sinistra si leccava già i baffi pronta a godersi il potere per lungo tempo.

E invece arrivò Silvio a distruggere i piani con la sua Forza Italia e la Casa delle Libertà. Da allora 20 anni di processi, indagini, accuse (cosa mai accaduta prima, eppure si trattava sempre di uno degli imprenditori italiani più importanti: presidente di Milan e Fininvest) una persecuzione che adesso sta arrivando al momento cruciale: le sentenze. Il Pd non perde tempo e chiarisce subito il proprio pensiero, in caso di condanna voterebbe in Parlamento il si per l’arresto di Berlusconi.

I ripetuti comportamenti processuali di una parte della magistratura, che e' mossa da un pregiudizio politico, non sono piu' tollerabili. La magistratura si e' trasformata da ordine dello Stato in un potere assoluto, onnipotente e irresponsabile. I magistrati si sono costituiti in correnti con chiaro orientamento ideologico e politico.

Non si puo' piu' consentire che nei confronti di un protagonista politico di centrodestra possano scendere in campo pm appartenenti alla stessa corrente di sinistra e che poi anche il collegio giudicante sia composto da due o addirittura tre giudici appartenenti alla sinistra.

La "lotta in Parlamento" su questi temi sara' una battaglia combattuta per ottenere, naturalmente, le stesse garanzie per gli esponenti politici della sinistra. E' una battaglia che non si puo' perdere, se non si vuole che l'Italia continui a essere un Paese in cui nessuno che si dedichi al servizio della politica possa vivere sereno.

Corre voce che nel palazzo di giustizia di Milano si parli espressamente e senza vergogna di una 'operazione Craxi 2'. Non sono riusciti a eliminare Berlusconi con il mezzo della democrazia, le elezioni, e ora tornano a provarci attraverso questo uso della giustizia a fini di lotta politica. Sanno che il Presidente del Pdl rappresenta il vero ostacolo sulla strada della sinistra verso la conquista dell’unica cosa che a loro importi….il potere!!

Soffermandosi ora sulle accuse lanciate dal senatore Sergio De Gregorio che ha denunciato a Napoli di essere stato corrotto con 3 milioni di euro per fare cadere il governo Prodi, preciso che lo stesso De Gregorio aveva preannunciato questo suo comportamento con piu' visite ai parlamentari del Popolo della Libertà.

Alle risposte necessariamente negative dei nostri rappresentanti, se ne era andato sbattendo la porta e minacciando di raccontare ai pm, che insistevano in questa direzione, quelle menzogne che poi in effetti ha raccontato davvero per scampare alla prigione. Mi chiedo perche', pur sapendo gia' la risposta, i pm anziche' chiedere il giudizio immediato non abbiano fatto le opportune investigazioni che avrebbero dimostrato fin da subito l'assurdita' delle dichiarazioni di De Gregorio...

Questo, e concludo, e' il solito metodo usato 'ad personam Berlusconi' da 20 anni a questa parte da certi pubblici ministeri, ed e' pure molto semplice: il testimone viene intimidito al punto di minacciarlo della privazione della liberta'; se e' gia' in carcere gli si promette la liberazione o un miglioramento della propria condizione all’interno del carcere stesso se accusa Berlusconi di qualche comportamento delittuoso, e questo metodo stanno usando non solo con De Gregorio. 

Questa malagiustizia va fermata, occorre opporsi alla oppressione burocratica, fiscale ma anche giudiziaria. Il Popolo della Libertà lodigiano sarà presente alla manifestazione di piazza sui suddetti temi, che si terra in Piazza del Popolo a Roma sabato 23 marzo.



Giuseppe Sagliocco - Lodi

lunedì, marzo 11, 2013

Per 124.000 voti...ecco il prezzo da pagare!!




Quanto stanno costando all’Italia quei 124 mila voti che sono mancati al centrodestra per aggiudicarsi la maggioranza assoluta della Camera, e che avrebbero reso insostituibile il suo ruolo parlamentare e gli avrebbero comunque conferito la prima mossa per la formazione del Governo. Avrebbero fatto bene perfino al povero Bersani, oggi costretto dai suoi talebani ad umiliarsi dinanzi all’uomo mascherato che,  respingendolo senza pietà ne segnerà per sempre la fine dei sogni di gloria.

E quanto immediatamente costano anche agli Italiani che- viste anche le posizioni di Grillo su IMU ed IRAP avrebbero già potuto disporre di una forte maggioranza parlamentare contro l’oppressione fiscale impersonata dal duo Bersani-Monti.
Nel tentativo disperato di arrampicarsi ad ogni costo alla prima poltrona di Palazzo Chigi, Bersani sta giocando sulla pelle non soltanto del Paese, i cui interessi non possono essere svenduti ai cangevoli umori del duo Grillo-Casaleggio, ma anche e forse soprattutto del suo stesso Partito e del mondo che rappresenta.

Se infatti dovesse riuscire ad ottenere, a prezzo evidentemente altissimo, una qualche forma di lascia-passare dal comico genovese, ne sarebbe inesorabilmente prigioniero, per essere gettato alla prima occasione senza troppa pietà. Né potrebbe essere diversamente in presenza di un soggetto che nutre nei confronti suoi e del suo Partito un totale disprezzo, e visto che mai come in quest’occasione gli eletti a 5 stelle, sono stati accuratamente tenuti nascosti agli elettori, per cui altro non sono che numeri in mano al mattatore per il quale, e solo per il quale, ha votato un quarto dell’elettorato italiano.

Penso con rabbia agli pseudo-liberali con la puzza al naso circuiti da quel millantatore seriale che era il povero Giannino, che da soli sarebbero bastati a ribaltare tale risultato e che ci hanno graziosamente consegnato ai più anti-liberali di tutti, ma anche ai 40 mila seguaci di Magdhi Allam, che peraltro avrebbe potuto e dovuto essere ospitato in liste PDL meno chiuse ad apporti di qualità, ed a FORZA NUOVA, CASAPOUND, che avrebbero trovato quanto meno il modo di riunirsi visto che proprio non si capisce in cosa si differenzino, ma che intanto hanno contribuito, vanificando altre decine di migliaia di voti, a rimettere le sorti della Patria nelle mani di quelle lobbies bancarie contro le quali si scagliavano.

Per non parlare degli ultimi, patetici scampoli della congrega dei volta-gabbana, casiniani, finiani e montiani di ultima generazione, condannatisi da soli alla strameritata irrilevanza politica che si erano illusi di poter rifilare, per compensarlo di averli inventati e pompati oltre ogni merito, al Cavaliere. Penso infine a quegli imprevidenti che, pur con tutte le ragioni del mondo, hanno votato Grillo da destra e presto se lo ritroveranno, se non lui i suoi “eletti”, all’estrema sinistra.

Certo è che, mentre il PD annaspa inseguendo pateticamente un sogno perduto, l’aria di nuove elezioni non può non addensarsi sui cieli tempestosi della politica italiana.

Ed il Popolo “moderato” liberal-nazional-popolare, che Berlusconi ha avuto il merito storico di assemblare e di rilanciare ogni volta che sembrava in affanno, salvo talora trovarsi con un misero pugno di voti in meno, non può più permettersi dispersioni di sorta. Si lanci dunque fin d’ora un appello all’unità di tutti i non post-comunisti oggi soggiogati dal duo Bersani-Vendola ed i non neo-talebani oggi plagiati dalla Grillo & Casaleggio spa.
Se non è morta il 24 e 25 febbraio scorsi, l’Italia si può ancora salvare.




Giuseppe Sagliocco - Lodi

venerdì, febbraio 15, 2013

Un imbroglio di nome Oscar Giannino.



Oscar Giannino è un paradosso, un liberale che ha per fine, come ha dichiarato, di far perdere il centro destra per far vincere la sinistra centro. Infatti egli pesca voti nella stessa area del Pdl.

L’economista in questione, che il sottoscritto ha sempre seguito ed apprezzato, fino a quando non ha perso la testa, si è inacidito presumo perché frustrato dalla consapevolezza di non riuscire a divenire protagonista attraverso una larga condivsione delle sue idee.

Quindi sta concludendo questa sua avventura sparando a zero contro tutti ed in particolare contro Berlusconi. Peccato perché si tratta comunque di una persona di valore.
E lo dico subito: penso che ogni voto dato a Fare sia un voto tolto all'area moderata e liberale per contrastare Bersani e Vendola. Il progetto di Berlusconi è l'alternativa alla sinistra.

Il moderatismo italiano, quello sano, non quello della conservazione, è il solo che ha in se lo spirito rivoluzionario del liberalismo. Il liberalismo riformista, innovatore, progressivo, dialettico. Se devo dire il vero quello di Giannino mi sembra solo semplice liberismo, cioè solo l'aspetto economicistico del pensiero liberale.

In teoria è facile dire diminuiamo le tasse e tagliamo lo Stato. Le cose sono più complesse e richiedono riflessioni e senso di responsabilità. Un liberale deve avere il senso delle cose e capire che attribuire responsabilità, a Berlusconi, ad esempio, per la battuta d'arresto e per la crisi recessiva che ha origine altrove, è ingeneroso e fuorviante. Ma Giannino dov'era? Non dirigeva un inserto economico di un giornale di centro destra? Si è ricordato solo quando è passato al Sole XXIV ore di essere un antiberlusconiano?

Francamente, certi atteggiamenti non posso condividerli.
Costui ha poi l'impudenza di mostrare il proprio ghigno sarcastico, che ben rappresenta il suo sobrio programma: impedire al centrodestra e a Berlusconi di diventare maggioranza.

Rammento a tutti quelli che fossero indecisi (o decisi) a votare FARE che lo stesso movimento non entrerà quasi certamente in Parlamento, non raggiungendo il quorum necessario che per la Camera è fissato al 4% e per il Senato addirittura all’8%...Giannino non ha nessuna possibilità di portate un deputato, nemmeno uno in parlamento…che sia ben chiaro a tutti!

Ho grande fiducia invece nell'elettorato moderato e liberale, so che non cadrà facilmente nell'ingannevole trappola, e mi aspetto il fallimento di questo gioco sporco, subdolo e indegno, organizzato da chi indegnamente si richiama ai principi ed ai valori della gloriosa ideologia liberale. Nei fatti dimostra di non essere né liberale, né liberista, né qualsiasi altra cosa, al di fuori di un megalomane, un falso, un servo di quegli stessi poteri forti che manovrano Monti.

Dichiarare apertamente di avere come unico obiettivo quello di fare perdere Berlusconi è un chiaro indice del valore del personaggio, evidentemente capace solo di distruggere, non di creare; di guardare solo alla propria immagine riflessa dallo specchio, con tutte le sue stravaganze, invece di guardare al bene dell'Italia. il vero voto liberale, moderato e riformista è quello dato al Popolo delle Libertà e a Silvio Berlusconi.

Una delusione immensa, non solo lui, ma anche tutti quelli (per fortuna pochi) che lo seguono…




Giuseppe Sagliocco - Iscritto al Pdl LODI

martedì, febbraio 05, 2013

Mps-Pd e le 'favole' di Bersani (e Monti)


Un PD all’angolo per il più grande scandalo politico-finanziario del dopo-guerra, alias l’affaire Monte dei Paschi, stava già cercando cinicamente di uscirne con l’immancabile polverone su una frase di Berlusconi a proposito del fascismo. Tempo sprecato compagni…

Eh già, perché che l’affaire MPS sia molto più grossa di quanto poteva sembrare lo dicono i numeri: inizialmente si è parlato di una "cresta" di 2 miliardi sui famosi 3,9 (e per renderci conto tutti di quanto sia basta fare il conto in Lire: 4mila miliardi ! quanta gente si può pagare con una cifra così? quante generazioni possono vivere?).

Poi si è parlato di 5, di 7... poi Bersani ha fatto un annuncio mafioso (non provateci che vi sbraniamo) e non l'ha fatto a porte chiuse ma proprio in pubblico. Berlusconi (proprio lui !) non ha sfruttato il momento e non si è accanito... Monti si è rimangiato la prime parole... insomma secondo me, mi sbaglierò, ma ci sono dentro tutti, chi più chi meno ed ovviamente, dulcis in fundo, se la stessa magistratura ha detto che ci sono cose scottanti, ma non fa trapelare nulla, non abbiamo ancora visto niente. Io prevedo che, come all'epoca Tangentopoli, ci saranno arresti eccellenti...

C'è il rischio che una banca che esiste da 500 anni venga rasa al suolo in soli 5 anni. E' possibile sapere di chi siano le colpe? C'è una responsabilità giudiziaria e compete alla magistratura accertarla, e c'è la responsabilità politica, perchè questa è l'unica banca italiana che è controllata dalla stessa area politica da decenni, prima il Pci, poi i Ds e poi il Pd. Sono loro che fanno le nomine.

E’ inaccettabile che al Pd facciano gli gnorri. Non possiamo affidare solo alla magistratura l'accertamento di quello che è successo, c'è una responsabilità politica evidente. Ed è tutta del Partito Democratico.

C'è stato poi uno scambio ipocrita di slogan elettorali tra Monti e Bersani.
Il primo dice: «Per il bene di tutti dobbiamo tenere i partiti lontani dalle banche». Il secondo rincara:«Monti ha detto via i partiti dalle banche? Sono d'accordo dieci volte. Io aggiungo via i banchieri dai partiti. Così siamo a posto».

La verità, come sappiamo è ben altra: e cioè: Bazoli e Profumo hanno fatto la fila per votare alle primarie del PD, e come dimenticare poi l'aspirazione dei suoi vertici ad avere una banca?

E ancora, è conosciuto a tutti il collegamento del PD con un polo assicurativo-finanziario della Lega delle Cooperative e come detto che il Monte dei Paschi di Siena è collegato per vicende di controllo e di gestione allo stesso PD; aggiungo che Monti ha inserito nel suo governo banchieri, personaggi collegati al mondo della finanza, e che egli stesso è stato consulente di banche d'affari di organismi finanziari internazionali.

Ipocrisia e grigiore, invece che senso di responsabilità e trasparenza dunque. Bersani dice:«se qualcuno dei nostri ha sbagliato deve pagare».

C'è però che l'organo dei garanti del PD, che dovrebbe espellere chi "ha sbagliato", è presieduto da Luigi Berlinguer,che fa parte di quegli uomini PD ai vertici del MPS…la conclusione è semplicissima: non votate per questi ipocriti, bugiardi professionisti.




Giuseppe Sagliocco - Iscritto al Pdl Lodi

giovedì, gennaio 31, 2013

Fascismo e Mussolini, la storia va raccontata tutta!!


Da De Felice in poi, quel giudizio articolato di Berlusconi sul fascismo e su Mussolini si è affacciato perfino nella storiografia più di sinistra, in base alla constatazione che il regime del Duce godette a lungo di un reale consenso popolare, fino al punto di indurre, al suo culmine e cioè in occasione della “conquista dell’Impero”, i comunisti di Togliatti ad inviare ai “fratelli in camicia nera” una calorosa lettera aperta in cui si rimarcavano i tratti comuni delle rispettive ideologie.

L’orrore delle “leggi razziali”, comunque infami, non produsse nel nostro Paese alcuna incarcerazione o assassinio finchè l’Italia ancora sabauda detenne la sovranità reale sul proprio territorio, tant’è che l’eroico Questore di Fiume Palatucci salvava gli Ebrei dell’Est facendoli entrare nel nostro Paese mentre Giorgio Perlasca, che fingendosi Console spagnolo ne salvò circa 5000 a Budapest, era un fascista convinto e quando morì votava MSI.

La genesi stessa della seconda guerra mondiale è molto più addebitabile ai danti causa di Bersani e Vendola che a quelli di Storace e La Russa: essa infatti inizia con l’ accordo tra la Germania nazista e l’URSS comunista per la spartizione della Polonia, con l’Italia che ci entra, sbagliando dico io, quasi un anno dopo, quando erroneamente sembrava che fosse già finita con il trionfo di Hitler. Aushwitz parte da lì.

Ciò detto, l’eredità del fascismo non può essere circoscritta ai pochi galantuomini che non la rinnegarono, ma è ampiamente ripartibile tra tutte le aree politico-culturali esistenti. La sinistra, per esempio, può riconoscersi nel sistema del Partito unico mutuato da Lenin, in una legislazione sociale di assoluta avanguardia per la sua epoca, nella genesi delle “Partecipazioni statali”, nonché nel livore anti-occidentale dell’ultima fase, culminata nella Carta di Verona, dalle fortissime inclinazioni collettivistiche.

Il fascismo nasce a sinistra, aspira alla sinistra nelle utopie del suo “movimento” e muore a sinistra in una Repubblica non a caso auto-definitasi “Sociale”, tant’è che i giovani intellettuali allevati da Bottai non faticarono molto per passare dalle camicie nere alle bandiere rosse. Dario Fo, per esempio, era una recluta della RSI. Ciò spiega l’amnistia di Togliatti, che puntava ad assumere di quell’eredità quanto più possibile.

Se poi risaliamo agli inizi del regime, ci imbattiamo in un “biennio rosso” che lo alimentò, in un Parlamento liberamente eletto che lo legittimò, ed in un successivo trionfo elettorale che lo confermò, rendendo inutile anche la famigerata legge-Acerbo e ad onta anche dell’eroica contestazione di Matteotti.


Ciò non lo assolve dai suoi misfatti e dai suoi errori, che rendono il suo saldo assolutamente negativo, ma la storia va raccontata tutta.


Giuseppe Sagliocco - Lodi

giovedì, gennaio 24, 2013

L'idiozia sinistra non si smentisce mai...

Non so a voi, ma a me hanno insegnato che se qualcuno non ti va a genio, ci sono mille modi per dirlo, senza offendere e senza ferire. Evidentemente, e la foto postata su Facebook dai niostri “avversari politici” da l’idea delle differenze tra noi e loro. Devo riconoscere senza ombra di dubbio, che i sostenitori di Berlusconi, l'educazione ed il rispetto sanno cosa sono, altrettanto non si può dire di molti altri.

Tra l'altro l'autore di questa pubblicazione indegna che gira in internet, ha non solo tempo da perdere, dando del NANO a qualcuno ci si pone sullo stesso piano di chi insulta dicendo "SPASTICO", o "MONGOLOIDE", o "NEGRO", insomma discrimina una minoranza che è affetta da nanismo ipofisario, e mi auguro che chi scrive “nano” e chi da del “nano” a Berlusconi non debba mai avere problemi di questo tipo, così poi la smetterà di prendere in giro le persone con questo problema. Da sottolineare, che questi sono quelli poi che dicono “aiutiamo i meno fortunati”. Ipocriti che non siete altro!!

Silvio Berlusconi è persona democratica e tollerante. Se invece a sinistra non sei allineato con il loro pensiero, sei fuori da tutto, vedi la fine ingloriosa di Renzi…Questa è la democrazia degli antiberlusconiani militanti e dei nipotini di Marx. Brutta cosa l'invidia, gran brutta cosa. Ma è la vita cari compagni….Mettetevelo bene in testa, non siamo tutti uguali e non potremmo mai esserlo!! Chi vi racconta il contrario, è in malafede…

Strategia tipica della bassa manovalanza comunista, magari convinta di fare pure ridere. Prendersela con Berlusconi con "umorismo" squallido è ormai segno di nanismo intellettuale, che è molto peggio di una bassa statura. Pensassero un po' di più alle loro beghe invece, che le stanno ricoprendo fino al collo, ai loro intrecci tra mafia, coop, toghe sporche e politici corrotti e ladri. Per non parlare dell’ultimissimo scandalo Monte dei Paschi di Siena…

Il mio pensiero è semplice: nessuno ha il diritto di offendere, ingiuriare, sentirsi così superiore, da potere comporre mosaici che infangano chiunque, il rispetto per chi non la pensa in un modo piuttosto che un altro deve venire prima di tutto e sopra tutto, altrimenti è il preludio del caos. Prima che alle persone il rispetto lo si deve dare alla verità, e non è questo lo stile della sinistra.

Hanno fallito diversi obiettivi nella vita, e piuttosto che riconoscere la loro mediocrità, molti preferiscono sfogare il loro rancore verso chi invece nella vita ha avuto successo. Queste sono le persone peggiori, per loro SB è il simbolo di chi è riuscito, di chi ce l’ha fatta, e provano odio nei suoi confronti ma sono capaci di provare lo stesso odio ed invidia nei confronti di chiunque sia più sereno e felice di loro; si perché il livello e' questo, odio personale allo stato puro, davvero border line secondo me.

L’ invidia, l’astio la gelosia e una bella dose di cattiveria i loro principi ispiratori!! Mamma, papà grazie per non avermi fatto nascere e crescere triste e rancoroso come invece sono quelli di sinistra…


Giuseppe Sagliocco - Iscritto al Pdl - Lodi

lunedì, gennaio 21, 2013

Crediamoci...siamo vicini !!

                              
Non deve sorprendere il recente sondaggio di "Euromedia" che attribuisce alla coalizione-Berlusconi un distacco di meno di quattro punti da quella che finora appariva irraggiungibile del duo Bersani-Vendola. Si tocca infatti con mano la rimonta in atto del centrodestra, che è molto più forte e profonda di quanto si dica. Io l'ho percepita sabato sera, in una cena tra una quarantina di amici che soltanto poche settimane fa mi facevano patire le pene dell'inferno con i loro annunci di voti per Grillo o di astensioni accompagnate a sprezzanti geremiadi contro Berlusconi. Ebbene, qui tutti parlavano con entusiasmo del Berlusconi del "Servizio Pubblico" ma anche di altre successive performance e si rivelavano in rapido avvicinamento verso il voto a suo favore quasi in una sorta di catartica liberazione. Ed io che mi gongolavo ad accogliere magnanimamente un autentico ritorno a casa di massa. Insomma, il grande Popolo di centrodestra si è messo in marcia, e mancano ancora 30 giorni alle elezioni…

Berlusconi ha tolto alla sinistra il diritto di giudicare, di ergersi a giudici, di stare sullo scranno più alto mentre sezionano i supposti o fasulli difetti altrui. Gli ha praticamente fatto lo stesso servizio di barba e capelli che loro si credono legittimamente di fare agli altri. Santoro, appena l'ha capito, poco ci mancava che non gli venisse un colpo apoplettico, si è sentito..., assieme a Travaglio, messo alla sbarra degli accusati mentre Berlusconi srotolava tutte le loro nefandezze, mandando a rotoli la loro reputazione di duri e puri e, soprattutto, di eletti morali. La reazione di Santoro ha solo peggiorato le cose e Berlusconi, da grande comunicatore, ha finito per dare il tocco finale con la sua gag e mimica di ripulimento delle porcherie lasciate da Travaglio sulla sua sedia. Solo questo ha fatto sensazione, ben peggiore che la letterina. E' incredibile che un uomo di 76 anni abbia tali riflessi, memoria, capacità di comunicazione e spirito per cogliere i punti deboli altrui, in Italia non c'è nessuno che possa eguagliarlo in questo campo, nemmeno i conduttori professionisti

La stragrande maggioranza del popolo che vota PdL, dal 2011 ha attraversato una sofferenza profonda. La delusione (mancate riforme) è tale che moltissimi pensavano di non votare. Non c'è dubbio che ciò che è successo nel 2012 ha aggravato ancora di più la situazione. Sintetizzando, il colpo di grazia è stato dato sia dalle ruberie dei politici, sia da parte di una politica europea cinica che sta affamando le famiglie italiane e distruggendo le imprese. Come hanno reagito i partiti? Hanno avuto paura. Hanno preferito, ipocritamente, affidare a mani "tecniche" la soluzione dei problemi. E' una malattia antica dei partiti, specie nel PD. Fateci caso: solo quando si compongono le liste si va in cerca di "altri" (attori, prefessionisti, cattolici, ecc.), la famosa "società civile" che, d'incanto, dovrebbe essere in grado di risolvere ogni male, mentre durante il mandato elettorale funzionari e maneggioni pensano a risolvere i loro problemi o "i problemi del partito".


Se poi capita, come è avvenuto che "le mani tecniche" falliscono clamorosamente, anzi creano guasti più grandi, si possono creare condizioni di pericolo per la nostra democrazia. Allora bisogna dire BASTA! Non fuggire nell'astensionismo, ma reagire e ragionare nel nostro interesse e non nell'interesse dei partiti...



Giuseppe Sagliocco – Iscritto al Pdl Lodi.